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Dal rifiuto al provino: origini del mito Cantona

Tutti lo conoscono per le sue gesta al Manchester United: 143 presenze e 60 reti, quattro Premier League in cinque anni, due Coppe d’Inghilterra, gol, assist a volontà. Eric Cantona è il genio sregolato per eccellenza del calcio inglese, uno che “sarebbe capace di scatenare una rissa in una stanza vuota” – parole di Gianluca Vialli sul suo compagno al Chelsea Dennis Wise, ma che si adattano benissimo a “The King”. In pochi conoscono però i suoi inizi nel calcio inglese, una serie di rifiuti, casualità e colpi di scena, a volte propiziati da comportamenti tipici del suo carattere fumantino.

Nel 1991 tutta la Francia sportiva conosce già Eric Cantona: ha tirato una pallonata a un arbitro durante una partita del suo Nimes. La commissione disciplinare lo squalifica per un mese. Se non fosse che durante l’audizione Cantona definisce “idiota” l’arbitro e vede la sua squalifica prolungarsi.

Il no del Liverpool – La storia di Eric Cantona in Premier League inizia con un rifiuto. Raggiunto il punto più basso della carriera in Francia, non riceve esattamente un’accoglienza da re quale sarebbe stato con la maglia del Manchester United. L’allenatore del Liverpool dell’epoca, Graeme Souness, riceve una visita dal ct della Nazionale francese Michel Platini, che gli propone Eric Cantona per i Reds. Souness conosce bene Cantona, e decide di rifiutare la proposta perché non voleva problemi con lo spogliatoio e con la stampa.

La grande occasione mancata dello Sheffield – Nel gennaio 1992 Cantona va in Inghilterra per effettuare un provino con lo Sheffield Wednesday. Il tempo è terribile, classici scrosci di pioggia da clima inglese. Cantona non riesce a esprimere al meglio il suo talento. Disputerà una sola partita con lo Sheffield: è un sfida indoor della Transatlantic challenge, torneo di calcio a 6 (una variante del calcio a 5). L’allenatore dello Sheffield Trevor Francis disse all’epoca: “Feci una richiesta ragionevole, ovvero di aspettare una settimana in attesa che il tempo migliorasse per potersi allenare”. La risposta di Cantona fu negativa e risentita.

La cavalcata a Leeds – Il destino attende Cantona a Leeds. Nel gennaio 1992 il francese decide di firmare con i Whites, ed è la scelta più giusta che potesse fare all’epoca. Cantona è protagonista di una cavalcata che porta il Leeds a vincere il titolo della Premier League, regala alla squadra il Charity Shield segnando una tripletta nel 4-3 al Liverpool. Quella al Leeds è un’esperienza fulminante ed entusiasmante, ma anche molto breve. Nel novembre 1992 il passaggio al Manchester United. Il resto, calcio di kung fu compreso, è storia: quattro Premier e due FA Cup in cinque anni con i Red Devils.

Fonte: Sky

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