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Ternana, ecco Monachello, Ledesma e Pettinari

Gaetano Monachello, nuovo attaccante della Ternana (Getty)

Dopo la presentazione di Gautieri come nuovo allenatore, la Ternana presenta anche i tre nuovi acquisti: ecco Cristian Ledesma, Gaetano Monachello e Stefano Pettinari. Tre rinforzi, tre colpi per la Serie B. Che si aggiungono anche a Modibo Diakite – ex difensore di Lazio, Samp e Fiorentina – e forse a Robert Acquafresca, attaccante sempre più vicino. Le loro parole. 

Pettinari: “Voglio consacrarmi!” – Dopo Pescara, ora la Ternana per l’attaccante cresciuto nelle giovanili della Roma: “Spero che questa sia l’occasione giusta per consacrarmi, ho avuto stagioni altalenanti”. Un gol segnato a Terni: “E’ stata una bella partita, e anche un bel gol, ma adesso basta segnare alla Ternana. Questa è una buona opportunità”. Sul ruolo: “Si, ho giocato ovunque in attacco, l’importante è che ci sia un’idea precisa di gioco, posso fare anche il trequartista. Penso che qui posso trovare una buona intesa coi compagni”. Su Carmine Gautieri: “Le prime impressioni sono postitive, poi vediamo il campo quello che dirà”. Concorrenza davanti: “Questo è quello che ci serve, se vogliamo salvarci serve anche la sana concorrenza”. Sull’inserimento in gruppo: “L’inserimento è stato facile, sono tutti disponibili, hanno tutti voglia di giocare e di imparare. Le soluzioni per uscire da questa situazione sono solo allenarsi a duecento all’ora e cominciare a fare punti il più presto possibile”. Qualche rimpianto fin qui: “Certamente, c’è sempre da migliorarsi, ho avuto stagioni altalenanti. Potevo fare di più, ma voglio arrivare ai massimi livelli”. Obiettivo, derby col Perugia: “Da quando sono arrivato mi hanno nominato sempre il derby, sarebbe bello arrivarci con più punti, ma prima pensiamo alle altre gare. Vincere il derby sarebbe bello, poi se dovessi segnare io sarebbe ancora meglio. C’è tempo per recuperare, comunque, in queste 20 partite”.

Ledesma: “La Ternana mi ha voluto fortemente” – Parola anche all’ex Lazio, reduce dall’esperienza al Panathinaikos: “Ci tengo a precisare che non sono venuto pensando a quello che mi sono lasciato dietro, ma convinto che questa sia la cosa migliore per me e per la mia famiglia. La partita di sabato mi ha lasciato l’amaro in bocca, ma sono tornato a casa dicendo a tutti che avevo la sensazione che la squadra è buona, e che questa sia una buonissima opportunità per me. Non voglio più pensare a quello che ho fatto prima nè cullarmi su quello che ho fatto. La Ternana mi ha voluto fortemente, in due giorni abbiamo fatto tutto, ci siamo parlati subito, ho parlato prima con tanta gente che ha fatto tante chiacchiere, ma nulla di concreto, invece a Terni mi hanno parlato subito a quattr’occhi”. Grande piazza: “Ho anche detto ai miei compagni che non sono venuto per fare il capitano e che non sono un giocatore che gioca da solo, tutti possiamo trarre qualcosa di buono da ognuno. Questo è un campionato molto difficile, l’ho fatto col Lecce e sono qui anche per prendermi delle responsabilità, se non fossi stato convinto non sarei venuto, non sono venuto per prendere gli ultimi soldi. Poi dovrò dimostrare tutto in campo”. Che consigli Diakitè e Siviglia: “”Con Sebastiano ho una grande amicizia, con Modibo ho passato più anni, ma non sono stati loro a farmi venire qui, le amicizie contano ma a convincermi è stata la voglia di fare tutto senza perdere tempo e senza aspettare, il fatto che la società mi voleva davvero”.

Monachello: “Mi confermo a Terni” – “Qualsiasi esperienza mi ha lasciato qualcosa, sotto tutti i punti di vista. Ho dovuto imparare diverse lingue, sono cresciuto anche a livello di gioco. Poi ho deciso di rientrare a Lanciano per mettermi in luce per la nazionale, e poi l’Atalanta con cui non è andata benissimo, mi aspettavo di giocare un po’ di più. Ma sono soddisfatto delle mie esperienze, significa che il destino doveva portarmi qui, una squadra che può salvarsi e alla quale voglio dare una grande mano”. Sulla gara col Pisa: “Io vengo da campi in sabbia, dove dovevi guadagnarti tutto, e la prima cosa che serve è la fame, la cattiveria. In partita ero un po’ nervoso, anche perchè l’arbitro forse si era fatto un po’ condizionare dal clima”. Su Avenatti: “Mi trovo bene con lui, ma quando si tratta di giocare mi trovo bene con tutti”. Un pensiero su Gautieri: “E’ un allenatore importante, che valorizza il giovane. Ma comunque devi valorizzarti da solo a un certo punto”. Sulla situazione Virtus Lanciano, dove Monachello ha giocato: “Non me lo aspettavo, era una città tranquilla, una società ideale per i giovani e si riusciva a gestire tutto bene. Mi è dispiaciuto tantissimo, ma credo che la proprietà abbia un po’ mollato, ed è un peccato. Avevamo mister D’Aversa quell’anno, somiglia un può a Gautieri”.

Fonte: SkySport

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