Cina, no grazie di Zeman: ”Non ho bisogno di soldi”
Zeman con Veronesi e Cervelli negli stadi di Radio2 (ansa) ROMA – Non c’è la Cina nel futuro di Zdenek Zeman. Il tecnico boemo ha infatti escluso categoricamente un eventuale trasferimento in Asia: “Di offerte non ne ho avute ma anche se fosse non ci andrei. Non ho bisogno di soldi, per mangiare ne ho ancora”. Fermo dopo l’esperienza in Svizzera al Lugano, il 69enne allenatore aspetta la chiamata giusta: “Qualche contatto l’ho avuto, ma devo trovare una squadra in cui si può lavorare, dove il presidente non fa la formazione. E oggi ce ne sono poche…”.
ZEMAN VS JUVE – “Non ce l’avevo con la Juventus ma con le persone che guidavano la Juventus, che hanno fatto tanti danni…”. Così il tecnico boemo, in un’intervista a ‘Non è un paese per giovani’ su Radio2, ha parlato delle lunghe polemiche con la società bianconera negli anni scorsi. Toni più distesi quando si parla del miracolo Leicester firmato da Claudio Ranieri: “Nessuno pensava che potesse vincere il campionato, e ha vinto con merito di fronte a squadre più titolate. Non era facile, e si vede quest’anno. Squadra e tecnico si sentono appagati? Di solito dopo aver toccato l’apice e la gloria viene più fame, dovrebbero cercare di mantenerle ma non è facile, e infatti stanno soffrendo”.
BASTONE E CAROTA CON TOTTI – “Quando ero alla Lazio me la prendevo con Totti, aveva il fisico ma invece cascava sempre, senza motivo. Ho cercato poi di correggerlo, sta all’allenatore farlo”. Con un pizzico di ironia Zdenek Zeman lancia una tiratina di orecchie al capitano giallorosso, nonostante tra i due i rapporti siano ottimi. Dal bastone infatti si passa subito alla carota: “Francesco è il più grande di tutti. Anche se ho allenato tanta gente brava, in lui c’è qualcosa di più e si vede se gioca ancora in quel modo a 40 anni”.
“BALOTELLI TALENTO SCOMPARSO” – Totti, Signori, Insigne. Sono solo alcuni dei tanti giovani lanciati da Zeman, che spiega il suo segreto con la linea verde: “C’è un perché, anche se avevo soddisfazioni da ‘vecchi’, come ad esempio Aldair: ascoltano di più, i più esperti invece vogliono fare di testa loro”. Ma con Balotelli probabilmente la musica sarebbe stata diversa: “Ci hanno provato in tanti senza riuscirci. Ho visto tanti talenti che sono scomparsi perché non riuscivano a stare nel sistema calcio”.
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- zdenek zeman
- francesco totti
Fonte: Repubblica