Juve, qualificazione da brivido: 3-2 all’Atalanta
Bianconeri ai quarti di finale della Tim Cup. Avanti 2-0 nel primo tempo grazie a Dybala e Mandzukic, gli uomini di Allegri subiscono prima il gol di Konko e, dopo il 3-1 di Pjanic su rigore, anche quello dell’ivorano classe ’99 Latte Lath. Torino o Milan il prossimo avversario dei campioni d’Italia
JUVENTUS-ATALANTA 3-2
22′ Dybala (J), 34′ Mandzukic (J), 72′ Konko (A), 75 rig. Pjanic, 81′ Latte Lath (A)
Dopo Napoli e Fiorentina, anche la Juventus supera gli ottavi di finale di Tim Cup: la squadra di Allegri ha affrontato e battuto l’Atalanta di Gasperini 3-2. Decidono Dybala, Mandzukic e il rigore di Pjanic una partita a lungo senza storia ma che solo nel finale, con le reti di Konko e del classe ’99 Latte Lath, è diventata molto, molto più incerta. Passano comunque il turno i bianconeri, che ai quarti affronteranno la vincente di Torino-Milan.
Il momento e le scelte – Entrambe le squadre sono arrivate a questo incontro con uno stato di forma soddisfacente: i bianconeri sono ripartiti bene dopo la sconfitta in Supercoppa aprendo il 2017 con il netto 3-0 sul Bologna; gli ospiti erano invece reduci dalla vittoria a Verona sul Chievo. I nerazzurri, però, hanno perso Gagliardini, ceduto all’Inter, e Kessie, convocato per la Coppa d’Africa.
Turnover da coppa? – Sì, ma senza esagerare. Nella Juventus (4-3-2-1) esordio (positivo) di Rincon a centrocampo, con Dybala in attacco accanto a Mandzukic e Pjaca in panchina; l’Atalanta (3-4-1-2) rispolvera Migliaccio e lascia a riposo il Papu Gomez.
La partita – Quello dello Stadium è stato il 13° confronto in coppa tra queste due squadre: 4 vittorie juventine, 3 dei bergamaschi e 6 pareggi. La Juventus in avvio fatica a costruire. Ma si tratta di una situazione momentanea, perché dopo un palo colpito da Mandzukic al 16′, i bianconeri cominciano a martellare un avversario che ci mette del suo a subire con un atteggiamento troppo timido. Al 21′ padroni di casa in vantaggio: Mandzukic inventa e un sinistro violentissimo a mezz’altezza di Dybala spedisce il pallone in rete; i due si scambiano il favore al 34′ con l’assist del sudamericano e l’interno destro del croato che supera ancora Berisha.
Riecco Pjaca – Nella ripresa non c’è (subito) reazione da parte dell’Atalanta. La squadra di Gasp sembra non avere fiducia, come quando Petagna si ritrova da solo al limite dell’area e con un certo impaccio si fa recuperare e togliere il pallone da un avversario. Poi qualcosa cambia. Mentre Allegri concede a Pjaca gli ultimi 30 minuti al posto di Dybala (croato in campo dopo circa 3 mesi dall’infortunio), Gasperini sistema tatticamente almeno tre volte i suoi. E l’Atalanta col passare del tempo appare più ordinata e aggressiva a metà campo, fino ad accorciare le distanze con Konko.
Finale ad alta intensità – Poco dopo il 2-1 la Juve allunga di nuovo con il rigore trasformato da Pjanic per un evidente fallo di D’Alessandro su Lichtsteiner; il finale, però, è tutto dei nerazzurri. Konko sfiora ancora il gol a una manciata di metri da Neto, mentre Latte Lath s’inventa il 3-2 su assist di Conti. Difese a tre e tanti spazi per una chiusura di match tanto bella quanto inaspettata. L’Atalanta trasformata magicamente da Gasperini lotta fino al terzo minuto di recupero, la Juve contiene e va ai quarti.
Fonte: SkySport