Juventus-Atalanta 3-2, qualificazione sofferta per i bianconeri
Dybala e Mandzukic, autori dei primi due gol della Juventus, festeggiano il successo sull’Atalanta (agf) TORINO – La Juventus suda fino all’ultimo istante, l’Atalanta conferma le sue grandi qualità. Allo Stadium va in scena un ottavo di finale di Coppa Italia tutt’altro che scritto, con i detentori delle ultime due edizioni del trofeo che nel secondo tempo subiscono il rientro prepotente dei ragazzi di Gasperini. Il 3-2 finale, con i nerazzurri vicini anche al possibile pareggio, è la fotografia di una partita avvincente, che spalanca le porte dei quarti a Marchisio e compagni pur con qualche patema in più rispetto a quanto si potesse pensare dopo i primi 45 minuti. LA JUVE ALLUNGA – Poco turnover per Allegri, pochissimo per Gasperini, che al netto dell’assenza di Kessié e dell’addio ormai ufficiale a Gagliardini, schiera di fatto il miglior undici possibile ad eccezione del “Papu” Gomez, al quale viene preferito D’Alessandro. La regia bianconera è affidata a Hernanes, con Marchisio restituito al ruolo di mezz’ala destra e Rincon alla sua prima da titolare sul fronte opposto. L’Atalanta parte bene, prova a spaventare Neto con Grassi e Spinazzola ma la qualità della Vecchia Signora emerge dopo il quarto d’ora. Lichtsteiner al cross da destra, Caldara scivola, Mandzukic è reattivo e corregge a rete con il petto: palo pieno. Sul corner seguente Marchisio spara alto, poi è Dybala a prendersi la scena. L’argentino chiede (giustamente) un rigore per un’entrata in ritardo di Toloi e firma il capolavoro del vantaggio con un bellissimo sinistro di prima intenzione su sponda dell’onnipresente Mandzukic. L’ex Palermo ritiene doveroso rendere la cortesia, è lui a guidare l’azione centralmente prima di aprire per il croato. Toloi in scivolata disperata non intercetta, il centravanti apre il piatto destro e fa 2-0, sprecando poco più tardi il tris su un bell’invito di Pjanic.
L’ATALANTA NON MOLLA – Ci si aspetterebbe un secondo tempo di accademia ma Gasperini non intende rinunciare al sogno qualificazione. L’ingresso di Konko per Kurtic è il primo segnale di una sperimentazione tattica che porta i nerazzurri inizialmente alla difesa a 4, mentre Allegri vara la staffetta Marchisio-Sturaro in mediana. L’Atalanta cambia pelle di continuo alla ricerca di un assetto in grado di trovare una lacuna da sfruttare, entra anche il baby Latte al posto di Grassi. Rincon sfiora il 3-0 con un gran destro da fuori area, un lampo di Konko riapre il discorso. Petagna manca l’aggancio al limite, l’ex Lazio arriva in corsa e spara al volo sorprendendo Neto. E’ il 2-1 ma dura poco, visto che D’Alessandro travolge in area Lichtsteiner e concede a Pjanic il rigore del nuovo doppio vantaggio. Ma la “Dea” non molla e Konko va vicinissimo all’incredibile doppietta, che fa da aperitvo al 3-2: Conti per il ragazzo del 1999 Latte Lath, che brucia proprio Lichtsteiner e accorcia nuovamente le distanze con 10′ ancora da giocare. Gasperini allora getta nella mischia anche Gomez, Allegri si copre con Bonucci e il ritorno alla difesa a 3. La chance per il pareggio capita sul mancino di Petagna, la conclusione del centravanti fa il solletico a Neto e la Juventus si risparmia volentieri i supplementari, in attesa di sapere se nei quarti sarà derby con il Torino o un remake della Supercoppa con il Milan.
JUVENTUS-ATALANTA 3-2 (2-0)
Juventus (4-3-1-2): Neto; Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Asamoah; Marchisio (1′ st Sturaro), Hernanes, Rincon; Pjanic (37′ st Bonucci); Dybala (17′ st Pjaca), Mandzukic. (Audero, Del Favero, Semprini, Cuadrado, Khedira, Higuain). All.: Allegri
Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Grassi (15′ st Latte), Freuler, Spinazzola; Kurtic (1′ st Konko); Petagna, D’Alessandro (37′ st Gomez). (Bassi, Sportiello, Raimondi, Melegoni, Gatti, Migliaccio, Capone, Pesic). All.: Gasperini
Arbitro: Giacomelli
Reti: 22′ pt Dybala, 34′ pt Mandzukic, 26′ st Konko, 30′ st rig. Pjanic, 36′ st Latte
Ammoniti: Toloi, Freuler, Grassi, Latte
Recupero: 2′ e 3′
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Fonte: Repubblica