Il Napoli di Coppa con poche luci e molte ombre
Ieri sera nel gelo del San Paolo, davanti a 20.000 temerari che hanno sfidato le temperature polari di questi giorni, a Napoli, gli azzurri, orfani di Sarri, hanno ottenuto, con fatica, la qualificazione ai quarti di finale della Tim Cup 2017, battendo per 3 a 1 uno Spezia molto coriaceo e volitivo. Ed è quello che conta più di ogni altra cosa, anche della partita in chiaroscuro di molti giocatori napoletani, che probabilmente hanno preso, a torto, sottogamba l’avversario di turno. Migliore in senso assoluto per la squadra di casa, il polacco Zielinsky, autore di una prestazione sopra le righe, oltre ad aver avuto il merito di realizzare la prima rete che ha aperto il match. L’atteggiamento non all’altezza della loro fama degli uomini schierati dal tecnico toscano, in tribuna, ha permesso allo Spezia di non sfigurare al cospetto di una formazione di categoria superiore e per di più blasonata come il Napoli.
Ci si attendeva molto di più da calciatori che avevano tutto l’interesse di mettersi in luce, tuttavia nè Maggio, nè Rafael,. nè Maksimovic, nè Diawara, hanno fornito una performance esaltante, anzi il loro voto, a stento, raggiunge la mediocrità. Sufficiente invece Rog, che ha fatto vedere cose egregie e più che sufficiente Giaccherini tornato al gol e che gol, dopo tanti mesi di digiuno. La terza rete della partita firmata da Manolo Gabbiadini è stato l’unico lampo dell’attaccante bergamasco con le valigie pronte, per il resto, ancora una volta una gara senza mordente. Ma tant’è, l’obiettivo è stato raggiunto, nei quarti ci sarà la vincente di Fiorentina – Chievo, il 24 gennaio, sempre a Fuorigrotta ed ora sotto con il Pescara, in campionato, per il terzo incontro di fila al San Paolo. Domenica, guai a sottovalutare anche gli adriatici, conto la formazione dell’ex azzurro, Oddo, occorre un altro piglio un’altra mentalità, quella della squadra che non fa sconti a nessuno.