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“La caparra per il Milan dalle Isole Vergini”

Un documento del 14 dicembre 2016 pubblicato dal sito Calcio e Finanza svela da dove arrivano i 100 milioni di euro, versati dalla Sino Europe Sports, per la seconda caparra necessaria a far slittare al 3 marzo il closing per l’acquisto del club rossonero 

C’è un prestito proveniente da una società con base nelle Isole Vergini Britanniche dietro l’operazione con cui la cordata guidata da Sino-Europe Sports ha versato a Fininvest la seconda caparra da 100 milioni. Il versamento della somma è servita a far slittare al 3 marzo la data entro cui sarà perfezionato il closing per l’acquisto del Milan. La chiusura dell’affare è stata rallentata dalle lungaggini per ottenere dal Governo di Pechino l’autorizzazione a trasferire i capitali.

L’inchiesta di Calcio e Finanza – Il nuovo dettaglio di una vicenda dall’esito ancora non scontato arriva da “Calcio e Finanza”. Il sito ha pubblicato infatti documenti datati 13 dicembre, con cui Rossoneri Champion, società veicolo con sede a Hong Kong, controllata da Sino-Europe, ha ricevuto un prestito di circa 102 milioni di euro da Willy Shine International Holdings, con sede appunto nell’arcipelago caraibico considerato un importante paradiso fiscale. E nello stesso giorno è stato ufficializzato l’accordo fra Fininvest e Sino-Europe per la proroga del closing.

Il 3 marzo il closing – Secondo quanto l’Ansa fa filtrare dal fronte cinese, si tratta di capitali comunque riconducibili a Sino-Europe Sports e, viene spiegato dalla stessa fonte, la triangolazione è stata necessaria per fare uscire in maniera più rapida dalla Cina i soldi necessari a ottenere la proroga. Restano ancora meno di 60 giorni per portare a termine l’affare entro il 3 marzo, e gli acquirenti sono convinti di fare in tempo, nonostante a cavallo fra gennaio e febbraio gli uffici pubblici della Repubblica Popolare resteranno chiusi per qualche giorno per i festeggiamenti del Capodanno cinese.

 

Fonte: SkySport

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