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Juventus-Roma, decide una prodezza di Higuain: bianconeri campioni d’inverno e fuga

TORINO – Il Pipita, come nel derby, come col Napoli. Il peso di 90 milioni sulla corsa scudetto si sente eccome: è il peso di Higuain, ancora decisivo. Juve-Roma lo decide lui, stendendo i giallorossi con una zampata in cui c’è tutto. La Juve, a 180′ dalla fine del girone d’anadata, è già campione d’inverno e può concentrarsi sulla Supercoppa del 23 col Milan. La Roma forse smette di sognare, mantenendo almeno il primo posto nel campionato dei comuni mortali. mentre Allegri vola via. Spalletti gioca a stupire: né Salah né El Shaarawy dall’inizio, ma il 19enne Gerson da Rio de Janeiro. Il freddo di Torino però sembra sorprenderlo più della scelta del suo allenatore. Allegri fa l’opposto, conferma i soliti confinando ancora in panchina Dybala per non togliere il disponibilissimo Madzukic allo spietato Higuain. Bastano 55 secondi per ricordarsi che è lui l’uomo da cui la Roma deve guardarsi: per una volta, però, la freddezza proverbiale del Pipita si traduce in un destruccio strozzato. Scena simile al 10′ quando è ancora Higuain a spaventare una Roma intorpidita dai 3 gradi dello Stadium ostile. Che la Roma lo soffra te ne accorgi al 14′, quando Higuain al limite dell’area sradica il pallone a un sonnecchiante De Rossi, punta Manolas che irriverente tenta di tranciarlo facendosi saltare come un birillo, e spedisce in porta un terra aria di sinistro che fa esplodere l’arena. Per la Roma tornano gli spettri delle 6 sconfitte in 6 gare: Gerson latita sbattendo contro chiunque, Dzeko galleggia lontano dall’area, solo Nainggolan ci prova innocuo. Quando sale la tensione Orsato usa i cartellini: giallo a De Rossi, Gerson, Rugani. Piccoli addobbi a un primo tempo caratterizzato da un grande assente: la reazione della Roma.  
 
Quella di Spalletti, all’intervallo, è correggere i propri errori: mea culpa, miserere e Salah per Gerson. Pure Allegri è costretto a cambiare quando al 6′ Pjanic – dopo una cinquantina di minuti passati a giocare a nascondino – chiede il cambio per una botta all’anca. Sulla carta, il doppio cambio dovrebbe dare slancio alla Roma e togliere qualche idea alla Juventus. ma grandi proposte la Roma continua a non produrne. L’orologio gira più veloce del pallone che Perotti e Nainggolan tentano faticosamente di trascinare nell’altra metà campo. Ma Rugani non fatica a soffocare i campanili alzati sulla testa di Dzeko e Perotti sbatte regolarmente su Lichtsteiner. E così finisce che sul piede di Sturaro capiti la palla del knock out: destro a centro area che solo un tuffone a terra di Szczesny toglie dalla porta. Spalletti disperato lancia pure El Shaarawy sacrificando De Rossi e abbassando in regia Nainggolan. La Roma guadagna metri. Potrebbe persino pareggiare: da corner la palla finisce a due passi dalla linea sui piedi di Fazio, che però aggredito da Rugani non riesce a girarsi per chiudere l’1-1. Ma i romanisti iniziano a crederci, Salah offre una chance a Perotti che però scambia Buffon per un compagno. Quando El Shaarawy tarda all’appuntamento col pari dopo un corner sporcato da Lichtsteiner, si capisce che è finita. Ancora Szczesny nega al solito Sturaro il gol. Ma l’esito non cambia: è Juve. E il campionato, ora, è di nuovo in terapia intensiva.

JUVENTUS – ROMA 1-0 (1-0)
JUVENTUS (4-3-1-2) Buffon – Lichtsteiner (23′ st Barzagli), Rugani, Chiellini, Alex Sandro – Khedira, Marchisio, Sturaro – Pjanic (6′ st Cuadrado) – Higuain (37′ st Higuain), Mandzukic.
ROMA (4-2-3-1) Szczezny – Rudiger, Manolas (40′ st Bruno Peres), Fazio, Emerson – Strootman, De Rossi (27′ st El Shaarawy) – Gerson (1′ st Salah), Nainggolan, Perotti – Dzeko.
Rete: 14′ pt Higuain
Arbitro: Orsato.
Note: ammoniti De Rossi, Dzeko, Sturaro, Gerson, Alex Sandro, Nainggolan, Rudiger. Spettatori 41.470, incasso 2.201.934 euro.
 

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Fonte: Repubblica

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