Lazio, Inzaghi vuole il pieno: ”Chiudiamo l’anno con due vittorie”
Simone Inzaghi (agf) ROMA – All’Olimpico arriva la Fiorentina, primo dei due scontri diretti che accompagneranno la Lazio alla sosta natalizia. Simone Inzaghi sa quanto sia importante fare risultato pieno nell’ultima del 2016 davanti ai proprio tifosi, ma allo stesso tempo è consapevole che non sarà una passeggiata: “Una partita difficile che dovremo affrontare nel migliore dei modi. La Fiorentina gioca a calcio molto bene, è allenata da un ottimo tecnico e dobbiamo fare in modo di togliergli un po’ di palleggio, perché può far male. Abbiamo l’obbligo di fare una buona gara davanti ai nostri tifosi. Sono passate 16 partite, ci eravamo prefissati di riportare entusiamo e di rimanere nelle zone alte. Dobbiamo far sì che questo accada”.
INZAGHI: “NON MI ACCONTENTO DI 4 PUNTI CON FIORENTINA E INTER” – Anche per questo la Lazio non può accontentarsi in partenza di 4 punti nelle prossime due gare: “Le tabelle non le abbiamo mai fatte. Dobbiamo scendere in campo per vincere, incontriamo due squadre importanti, che hanno perso qualche punto per strada per l’Europa League. Dovremo essere bravi”. Fino a questo momento contro le “big” è andata bene solo con il Napoli: “Sicuramente questa valutazione è stata fatta. Contro le grandi squadre non ti puoi permettere errori perché non ti perdonano. Abbiamo perso partite contro avversarie che non sono state più brave di noi. Gli errori con le grandi sono più difficili da recuperare”. Probabile che venga modificato di nuovo il modulo, con il passaggio al 3-5-2: “Abbiamo 2 partite in 3 giorni, il calendario ci mette in campo dopo 72 ore con l’Inter. Abbiamo fatto delle valutazioni, qualcosa cambieremo, per le squalifiche e un po’ di turnover. Dell’Inter in questo momento non ne voglio sentir parlare. Prima c’è la Fiorentina”.
SULLA FORMAZIONE: “GLI IMPEGNI RAVVICINATI IMPONGONO TURNOVER” – In campo torneranno Cataldi e Bastos: “Penso di sì, vedremo l’allenamento di oggi. Al di là degli interpreti dovremo fare una buona gara. Ho provato Bastos in questi giorni, può giocare in una difesa a 3 o come faremo oggi nell’allenamento può fare il terzino destro. Patric non sta benissimo, concedendo un turno di riposo a Basta potrebbe giocare anche largo a destra. In passato l’ha fatto. Bastos mi aveva impressionato, aveva fatto molto bene. Poi le formazioni le decido a seconda del campo e degli allenamenti. Chi ha giocato al suo posto ha fatto bene, ora è tornato. È stato in panchina perché Wallace ha meritato la fiducia, c’è la possibilità che possa rientrare”. Sicuramente recuperato Biglia: “Penso sia in un ottimo periodo. A Genova ha preso una brutta botta alla tibia, sennò non l’avrei mai tolto. Fino al 30′ era stato il migliore anche nel derby, poi è stato ammonito senza motivo e non è stato più lo stesso”.
“IMMOBILE TORNERÀ AL GOL, FELIPE ANDERSON GIOCARE OVUNQUE” – Il tecnico si aspetta anche il ritorno al gol di Immobile: “Penso di sì, non sono preoccupato. Da ex attaccante so che ci si deve preoccupare quando non si hanno occasioni. A Palermo ha preso una traversa clamorosa, nel derby poteva tirare più basso e fare gol, a Genova ha avuto due buone occasioni. Credo che a Palermo e Genova abbia fatto le migliori gare in trasferta. Poi a Torino non stava giocando benissimo e ha segnato in rovesciata. Ha la fiducia dei tifosi. Spero continui così”. Così come Felipe Anderson, un giocatore sempre più duttile per Inzaghi: “Felipe è pronto per fare tutto. Può fare il terzo d’attacco, giocare trequartista, fare il quinto a centrocampo. In passato si è abbassato quasi a fare anche il terzino. Ha qualità aerobiche per le quali può fare quello che vuole”. Poi su Juve-Roma: “La guarderò, saremo qui in ritiro, la vedremo con attenzione perché si sfidano le due migliori per quello che dice la classifica. Dovremo trarre delle indicazioni, non tifo per nessuno: che vinca lo sport, perché vedranno la partita in ogni parte del mondo. Dobbiamo crescere, guardare avanti e non indietro. Quindi la vediamo con interesse”.
ss lazio
- Protagonisti:
- Simone Inzaghi
Fonte: Repubblica