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EDITORIALE DEL LUNEDI’ – Il Napoli non molla, batte il Milan e resta in scia della capolista che, a sua volta, si impone sull’Udinese

Editoriale del Lunedi. L’Inter chiama, il Napoli risponde, ricordando un vecchio motto, di tanti anni fa, del compianto Luigi Necco Viceversa, fuori dalla lotta scudetto, l’Atalanta di Gasperini, sconfitta a Firenze per 1 a 0. La corsa al titolo di Campioni d’Italia, torna, quindi, a sole due squadre, divise da tre punti. Ieri, prima i nerazzurri, e poi i partenopei, tra le mura amiche, hanno vinto le rispettive gare, con l’identico punteggio di 2 a 1, contro l’Udinese e contro il Milan. Tuttavia, entrambi, hanno sofferto nel finale di partita. All’ultimo momento,  Conte ha perso lo scozzese Mc Tominay, colpito da un attacco influenzale e giocoforza ha dovuto impiegare, a centrocampo, Anguissa, non al meglio della condizione, di contro è partito titolare sulla fascia sinistra il brasiliano Neres , che ha fornito una discreta prestazione, tendendo conto che mancava dai campi di gioco da quasi due mesi. Pertanto c’è stato il ritorno al 4/3/3, molto più congeniale alle caratteristiche della squadra. Pronti via ed il Napoli era già in vantaggio con Politano, tra i migliori in campo,  inbeccato da Di Lorenzo. Un gol lampo che ha influito tantissimo. Gli azzurri, sulle ali dell’entusiasmo, hanno pure raddoppiato con Lukaku, al settimo gol con il Milan, dopo 19 minuti. Un ottimo primo tempo della formazione di Antonio Conte,  in cui i rossoneri sono stati in balia dei padroni di casa ma, come spesso sta accdendo, nella ripresa il Napoli è calato, arretrando il baricentro e dando molto più spazio alle riparrtenze degli uomini di Concecao che hanno anche sbagliato un calcio di rigore, parato da Meret. Gli ospiti, tuttavia, non si sono arresi e sono riusciti ad accorciare le distanze con Jovic che ha approfittato di uno svarione difensivo. Finale, perciò col patema d’animo da parte del pubblico sugli spalti ma il successo è arrivato comunque, per la gioia dei 55mila del Maradona. I partenopei, nonostante il finale sofferto,  sono stati in grado di dare  una grande risposta di carattere, dopo la vittoria della rivale, la quale era andata momentaneamente  +6. Nel post partita l’allenatore salentino ha dichiarato che i suoi giocatori stanno  facendo qualcosa di veramente straordinario, quindi,  occorre concentrarsi, subito, sul presente per poi  pensare al futuro. Se dovessi stilare una pagella, direi che i migliori del Napoli sono stati il portiere Meret, Buongiorno, Di Lorenzo  e Politano, tutti meritevoli di un sette pieno. Agli alltri darei poco più della sufficienza. La nota stonata di ieri sera è stata l’infortunio di Lobotka, uscito dal terreno di gioco anzitempo. Le sue condizioni saranno valutate, stamane dallo staff medico societario. Tra sette giorni ci sarà un altro difficile match, al Dall’Ara, contro un Bologna in ottima forma che aspira a rivivere le emozioni della Champions. In questa partita bisognerà avere un organico al completo, si spera di recuperare Mc Tominay, lo stesso Lobotka e Spinazzola, uomini fondamentali nello scacchiere di Conte. Alla luce di quanto visto col Milan, questa squadra non può prescindere dal modulo 4/3/3 di sarriana memoria, col quale ha ottentuto tanti successi.

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