TABU’ GARE ORARIO DI PRANZO – Per rimediare Conte fa cambiare, alla squadra, alimentazione e cura del sonno
Il Napoli e il tabù delle partite che si giocano alle 12,30: questo orario, infatti, sembra non essere digerito dalla squadra che, nelle precedenti tre gare disputate all’ora di pranzo, ne ha perse 2 e vinta una, a stento. Ancora fresco, il ricordo del k o di Como, con l’assurda autorete di Rrahamani. Per correre ai ripari, Antonio Conte, in questa settimana, ha fatto cambiare alimentazione alla squadra con una robusta colazione mattutina per avere più energie in corpo, prima del lunch match. Inoltre ha dato indicazioni sul sonno, allo scopo di cambiare le abitudini dei giocatori, che sono apparsi, in quelle gare, spesso stanchi e scarichi. Le sconfitte, in casa, per 0 a 3, con l’Atalanta e lontano da Fuorigrotta, per 2 a 1, con i lariani, ne sono la prova. Il clamoroso passaggio indietro al portiere, senza guardare, del difensore kossovaro ha dato vita ad un campanello d’allarme da non prendere sottogamba, così come la trasferta di Venezia che non sarà affatto una passeggiata sulla laguna. La squadra di Di Francesco ha dato filo da torcere alla Lazio e all’Atalanta, guadgnasndo un punto meritato, all’Olimpico e al Gewiss Stadium. I tifosi azzurri si augurano che i loro beniamini abbiano capito gli errori, per, finalmente, sfatare questo brutto tabù, scendendo in campo, con tutto un altro spirito e determinazione per battere i veneti. Il tecnico leccese, in quel di Castel Volturno, infine, ha fatto svolgere una preparazione con degli allenamenti diversi dal solito, più specifici per assorbire meglio l’orario, a loro poco consono. Del resto, il Napoli, in piena corsa scudetto, adesso, non può più sbagliare , la posta in palio è altissima e non la si deve lasciare nel piatto.