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EDITORIALE – Terza rimonta di fila subita dal Napoli che frena, ancora, la marcia verso sogni di gloria

Editoriale post Lazio. Ancora un pari del Napoli di Conte, ieri, nell‘anticipo del 25esimo turno di campionato, contro la Lazio, all’Olimpico di Roma. Terzo risultato nullo di fila e terza rimponta subita, come già accaduto con la Roma e l’Udinese. Per giunta, nelle due partite giocate nelle capitale, il pari degli avversari è arrivato nel recupero. In tre gare, gettati al vento, ben sei punti. Se in passato, gli azzurri avevano costruito i loro successi sulla difesa quasi impenetrabile, collezionando tanti clean shit, attualmente, il reparto arrretrato, pur rimanendo la miglior difesa del torneo, con 19 gol incassati, sta avendo un‘inversione di tendenza, visto che nei recenti cinque match disputati ha preso ben 7 reti. E dire che Juan Jesus, non fatto rimpiangere minimamente l’assenza di Buongiorno, rientrato in squadra solo ieri e non ancora al meglio della condizione. Certamente, anche la sfortuna ci ha messo il suo zampino in questi ultime partite non brillantissime degli uomini del tecnico leccese che ha perso in un solo colpo, tutta la catena sinistra, senza avere valide alternative in panchina. Antonio Conte, nel mercato di gennaio non è stato accontentato dalla società ed ora i nodi vengono al pettine. La squadra, putroppo, paga pure colpe non sue;  i contemporanei infortuni di Neres, Olivera e Spinazzola hanno dimostrato che sul mercato invernale  bisognava intervenire, perchè si sa che, in una stagione così lunga, un raffreddore può essere dietro l’angolo. Ieri, la Lazio. guarda caso, ha pareggiato il match grazie alla panchina, infatti, il gol del 2 a 2 lo ha segnato Dia, da subentrante, mentre l’allenatore del Napoli è stato costretto a far entrare Rafa Marin, oggetto misterioso della campagna estiva. Mazzocchi, poi,  non era l’uomo giusto per ricoprire la fascia sinistra e Politano che lo ha sostituito, si è dovuto inventare  il ruolo di terzino sinistro ed ironia della sorte è stato protagonista in negativo,  nell’azione del definitivo pari dell’ex Salernitana, che manco a farlo apposta, nell’anno dello scudetto, rimandò di una giornata la festa, realizzanmdo, al Maradona il gol dell’1 a 1 della squadra campana dai colori granata. L’unica nota lieta viene da Raspadori, autore di una buonissima prestazione al fianco dell’attaccante belga, condita dal primo gol azzurro, giunto proprio su assst di Lukaku. I due hanno evidenziato una bella intesa che potebbe rivelarsi utilissima nel prosieguo del campionato che, tra due settimane, metterà in scena, a Fuorigrotta lo scontro diretto con l’Inter. Oltre ai due attaccanti che hanno meritato in pagella un buon voto, direi 6,5 al centravanti e 7 al numero 30, non mi sento di dare la sufficienza a tutti gli altri che, a stento, raggiungono la mediocrità. Questo Napoli, però, ha un’anima, la sua fortuna si chiama Antonio Conte, il quale ha inculcato ai suoi giocatori la voglia di non mollare mai, tutto sommato i partenopei sono sempre lì , non muoiono mai e per quello che stanno facendo, sono sicuramente da encomiare, a prescindere dai risultati. D’altronde, ditemi chi avrebbe mai scommesso un euro, alla vigilia di quest’annata, sul Napoli primo in classifica dopo 25 giornate, in piena lotta per il titolo ? Penso  nessuno. Forza Azzurri, la lotta continua!

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