Site icon PianetAzzurro.it, news sul Calcio Napoli e sul mondo delle scommesse

Manna accusa: “Noi quasi ricattati e costretti a cedere Kvaratskhelia”

Mercato Napoli, la conferenza di Manna

“Ci tenevamo a precisare e chiarire alcune dinamiche non corrette e veritiere che abbiamo visto e letto in questi giorni, ci vogliamo mettere la faccia e raccontare questo mese con trasparenza.

Per quanto riguarda Kvara, ringraziamo Khvicha per quanto fatto col Napoli e dato a città e tifosi. Abbiamo provato a sanare una situazione complicata a luglio, novembre e dicembre. Ci siam visti costretti a cederlo a gennaio, non eravamo ricattati ma quasi. Ed è stato doveroso farlo. Non è vero che serve a risanare il bilancio, abbiam trattato il rinnovo fino a 20 giorni prima. Le dinamiche del mercato e la volontà del giocatore ci han portato a fare questo.

Il Napoli ha provato a sostituirlo in modo adeguato, per status era il miglior giocatore della squadra. Non siamo riusciti a concretizzare degli obiettivi che avevamo: non si spostano certi giocatori a gennaio e i valori non erano congrui al rispetto dei parametri che il Napoli ha, aveva e avrà in futuro. Soprattutto nel rispetto dei valori salariali.

Danilo? Per quanto riguarda Danilo, è un calciatore che conosco bene perché ci ho lavorato alla Juve: avevamo un accordo e avevamo pressoché definito tutto. Quando dico tutto, è tutto: ci aspettavamo arrivasse nei giorni successivi all’accordo. Poi ha fatto un scelta di vita e professionale diversa. Ci sono aspetti umani da tenere in considerazione. Pensavamo di riuscirci, purtroppo non s’è chiusa perché poteva darci un contributo importante in termini di esperienza.

Comuzzo? Volevamo fare un investimento per il futuro per un calciatore di grande prospettiva. Ci permetteva di cedere Rafa Marin, avevamo l’accordo per cederlo e gliel’avevo promesso: documenti pronti. Comuzzo era un giocatore Under per le liste. Abbiam fatto due offerte scritte, c’eravamo spinti oltre il valore del giocatore del 15-20% in più. Mi dispiace che non si sia chiusa. In due giorni potevamo farla, è stata un’operazione troppo mediatica.

Su Conte, ci siamo confrontati a fine mercato: non siamo contenti, è chiaro. È andato via un giocatore importante e io per primo non sono contento. Abbiamo creato aspettative alte nei tifosi, ma abbiamo un gruppo che ha fatto 54 punti in grande crescita e di cui non va sminuito il lavoro.

Le strategie sono convergenti, non c’è nulla da risanare con l’allenatore che è focalizzato sul campo e sul lavoro. Ora star qui a parlare troppo di mercato, sminuisce quel che è stato fatto finora. Questa squadra era arrivata decima, ha completato l’organico in estate e grazie al lavoro di mister, staff e calciatori, ha adesso consolidato una posizione in linea con l’obiettivo che è tornare in Champions. Questo è il vero obiettivo. 

Da Garnacho a Okafor? Ce ne sono stati anche altri, eh! Che non sono usciti… Quindi è chiaro che la nostra volontà era… Garnacho ci piace e ci è piaciutoche abbiam trattato e incontrato anche prima della partenza di Kvara. Abbiamo fatto un’offerta molto importante allo United, eravamo molto vicini alle loro richieste. Il calciatore, per lasciare la Premier a gennaio, probabilmente voleva essere accontentato economicamente.

Su Adeyemi avevamo una bozza di accordo col Dortmund, siamo stati lì e ho parlato col calciatore: non è voluto venire adesso, non è vero che ha accordi con altre squadre. Non abbiamo voluto insistere. Speriamo di giocare ogni tre giorni l’anno prossimo: pensiamo che i soldi della cessione di Kvara, o di quelle che avverranno nel prossimo futuro, di rinforzare la squadra in estate.

Saint-Maximin? Problema burocratico e pretese degli arabi che né noi né il Fenerbahce potevamo accontentare. Il rammarico era andare prima su un profilo così, invece di inseguire calciatori che avevamo come obiettivo di un valore elevato che ci han fatto perdere tempo. Solo 10 giorni andati via per fare Kvara, il tempo scorre, si giocano le partite…

Kvara-PSGAndava avanti da maggio dell’anno scorso. Abbiamo ricevuto diverse offerte e poi un’offerta per due (Kvara e Osimhen, ndr). Non volevamo perdere il miglior giocatore dopo un’annata complicata. Per dare un segnale forte. Non siamo riusciti a trattenerlo e non solo per volontà nostra. Parlavo dal PSG da mesi ma è normale, fa parte del calcio e delle dinamiche del mercato, lo stesso faceva il georgiano ma parlavamo anche di altro.

Visite mediche Okafor col Lipsia? La situazione di Okafor col Lipsia e Milan, son dinamiche di altri club: non è vero che non ha passato le visite. È un po’ indietro per i nostri parametri, siamo una squadra che corre molto rispetto alle altre, lo dicono i dati delle partite, lavoriamo in un certo modo col metodo di Conte. Penso abbia bisogno di un po’ di tempo per entrare in condizione.

Rammarico per qualche operazione in particolare? Noi lavoriamo per caratteristiche, che servivano alla squadra per crescere e migliorare. Siam partiti, e voi lo raccontate, per Garnacho: siamo stati davvero vicini, era un affare credibile. Poi anche per Adeyemi. Siete bravi a far uscire i nomi! Ma siamo stati vicini, poi quando le cose cambiano in corsa, non mi piace. Perché ripeto: se si vuole venire a Napoli, si viene. Non devo accontentare i giocatori: in estate chi voleva venire, son venuti e han fatto delle forzature per venire. Anche quest’inverno ci son state forzature da parte di calciatori che però i club non hanno voluto vendere. Non facciamoci prendere dalle negatività.

Rafa Marin? È il primo calciatore che il Napoli ha acquisito, entrato al posto di Ostigard. Crediamo nella crescita del ragazzo, un giocatore su cui abbiamo investito e arriva da un settore giovanile importante. Oggettivamente abbiamo in rosa giocatori di livello davvero alto: è normale che faccia fatica e deve ambientarsi, anche se son passati sei mesi. Avevamo i documenti col Villarreal fatti, giocano per entrare in Europa League ed era volontà espressa dell’allenatore. Non potendo prendere un difensore, resta e deve essere concentrato e lavorare come se dovesse giocare la domenica. Ne abbiam parlato col giocatore. La rosa è questa: siamo questi qui, giochiamo in undici ma siamo tutti”.

Commenti
Exit mobile version