Pietro Carmignani, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Kisskissnapoli.it: “Mi aspettavo il Napoli così in alto in classifica e che facesse un gran campionato, non dobbiamo dimenticare che ha l’ossatura della squadra che due anni fa ha vinto a mani basse il campionato. La squadra ha cambiato il centravanti. L’anno scorso ha avuto tanti problemi con il cambio di tre allenatori, mi aspettavo che Conte desse il suo contributo, è un tecnico che ti dà dei punti in più in classifica, Antonio è attento e bravo in tutti gli aspetti del gioco. Sa trasmettere la sua mentalità e conquistare gli obiettivi attraverso le qualità dei giocatori, è pragmatico. La squadra è propositiva, anche quando si difende sa ripartire, assalta l’avversario ed ottiene risultati. Conte l’ho conosciuto durante le esperienze da giocatore con la Nazionale di Sacchi, ero sicuro che avrebbe fatto l’allenatore, si vedeva che sarebbe stato un tecnico di grande livello, non avevo dubbi, poi i risultati ovviamente dipendono dai calciatori, nelle grandi squadre è più facile vincere. Meret? La gente fa presto a dare le colpe ad Alex sul gol subito contro l’Inter, l’ho visto e rivisto tante volte. Il tiro di Calhanoglu era bello e forte, ma non era angolato, si poteva parare e non prendere gol. L’episodio è quello, ma non si può giudicare un portiere da un episodio. Il gol subito è sempre un connubio tra errore difesa e abilità dell’attaccante. Poteva pararlo, ma va giudicato nel complesso, e contro l’Inter ha fatto una buona prestazione”.
Massimo Giletti, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Var? Siamo alle solite, fin dalla sua introduzione. Il metodo di utilizzo non è chiaro ed anche il suo protocollo. Al Napoli hanno fischiato un rigore contro che chi ha giocato a calcio sa che può starci come contatto. Anguissa prende posizione come farebbe chiunque anche a livello amatoriale, ma a quei livelli se fischi un rigore del genere rischi inquinare un campionato. A Milano due punti possono pesare nell’ambito del risultato finale della stagione. Dico io, ma il Var non poteva richiamare l’arbitro a rivederlo? Gli arbitri in una frazione di secondo possono decidere una partita, ma il Var dovrebbe aiutare soprattutto quando si vede che c’è un errore. Pensate come avrebbe reagito Conte se alla fine avesse addirittura perso, perché alla fine aveva ragione lui. Stanno dando calci di rigore ridicoli in Serie A”.
Gianluca Paparesta, ex arbitro, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Anguissa-Dumfries? Non è assolutamente calcio di rigore, almeno fino a qualche tempo fa. Adesso si inventano di tutto ed ogni contatto viene giudicato in maniera diversa, a volte si fischia, altre deve intervenire Var. C’è una discrezionalità totale che anziché facilitare il lavoro degli arbitri invece porta a delle ulteriori difficoltà. Capisco lo sfogo di Conte, perché anche gli allenatori vorrebbero capire come funziona. Il vero problema è che c’è discrezionalità dell’arbitro centrale, anche se per me non è calcio di rigore mai. Perché la dinamica è chiara, il calciatore del Napoli prende posizione senza intensità e senza volontà alcuna di intervenire sull’avversario. Ed io sto ancora cercando una spiegazione sul perché non è stato dato rigore all’Udinese a Bergamo contro l’Atalanta. Le immagini sono assolutamente chiare, eppure due persone al Var e Avar davanti a due televisori non lo hanno visto. Poi si da un calcio di rigore alla Juventus perché contro il Cagliari Luperto cadendo prende la palla e la sfiora con la mano. Sono tutti casi assurdi, difficili da spiegare”.
Renzo Ulivieri, presidente dell’Asso Allenatori, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, nel corso di Radio Goal: “Io ero contrario al Var perchè credevo che si sarebbe finiti per limitare l’aspetto umano con l’eccessivo uso della tecnologia. Poi ho dovuto cambiare idea perchè i dati degli errori arbitrali sono diminuiti in percentuale particolarmente rilevante. L’arbitraggio deve tener conto dello spettacolo e questo significa fermare il meno possibile i tempi di gioco. Si può anche aprire un tavolo di dialogo con gli arbitri ma posso assicurare che loro fanno molta autocritica. Io lo so perchè ci parlo ogni giorno. La modifica del protocollo Var è una cosa delicata su cui devono parlare soprattutto loro senza interferenze esterne, per questo motivo, dal di fuori, non mi sento di intervenire. Gli arbitri sono in buonafede, tutti. Possono anche interpretare in maniera errata in certi casi ma fa parte dell’essere umano sbagliare. Quello che chiedo, in qualità di presidente dell’associazione allenatori, è di cercare il confronto e non lo scontro. Io ho vissuto l’era del sospetto ma ora metterei la mano sul fuoco sull’onesta e sulla pulizia della attuale classe arbitrale. Per migliorare il Var ci vogliono i tecnici, ovvero gli arbitri. Poi se vorranno interpellare esterni, come gli allenatori, ben vengano questi incontri, come già successo in passato.”
Valter De Maggio, direttore di Kiss Kiss Napoli, ha parlato nel corso di Radio Goal: “Balotelli era a livello di Cristiano Ronaldo e Messi, ma loro facevano una vita perfetta. Balotelli non ha fatto la stessa carriera di Messi e Ronaldo e un motivo ci sarà. Lukaku? Se il Napoli cederà Osimhen non escludo che arrivi un top bomber con Lukaku in rosa ed i due si giocherebbero il posto in vista dell’anno prossimo. Lukaku doveva arrivare a Castel di Sangro, ma è arrivato il 30 di agosto perchè s’è completato il ‘bordellino’ di Osimhen. Ha cambiato la partita col Parma e se non fosse entrato il Napoli avrebbe perso. Quest’estate sia il Milan che la Juve lo volevano, ma saranno incompetenti questi che lo volevano? Mi dite che bisognava prendere Retegui al suo posto, ma se fosse andata così avreste chiamato i Carabinieri. Nel frattempo il Napoli sta già monitorando un top bomber per la prossima stagione. La sfuriata di Conte? La fa perchè sa bene che il potere mediatico risiede al nord e lui dice ‘se pensate di indirizzare delle cose io spiattello altro’. Ha aperto ad un bel tema perchè ora gli arbitri ci penseranno cento volte prima di sbagliare”.
Pino Taormina, giornalista de Il Mattino, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Auguro a Buongiorno di giocare una delle due gare con la nazionale, magari quella col belgio in modo che marcherebbe Lukaku. Ora Buongiorno è il miglior difensore della nostra Serie A, i suoi numeri sono impressionanti, è uno che partecipa molto all’azione. A Cannavaro ho detto che Buongiorno me lo ricorda, ma non vi dico cosa ha risposto (ride ndr.), però vi dico che Cannavaro ha molta stima di Buongiorno”.
Massimo Bava, responsabile scouting del Catanzaro, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Buongiorno? Quando vedo crescere certi giocatori che conosci da ragazzini c’è tanta soddisfazione. Alessandro è cresciuto sotto tutti i punti di vista, è un laureato ed ha un’ottima famiglia. Nè io nè Silvano Benedetti siamo stati dei veggenti, l’abbiamo aiutato a crescere, ma il merito è suo perchè è un ragazzo davvero serio. Ora Buongiorno è nel pieno della sua carriera, non possiamo più considerarlo un giovane. La sua personalità viene fuori, lui era un ragazzo timido ma ora è maturo. La cosa che lo farà diventare come Bastoni è quella di avere un allenatore come Conte. Buongiorno sta migliorando giorno dopo giorno”.
Silvano Benedetti, dirigente sportivo, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Buongiorno ha ampi margini di miglioramento, è un calciatore in continua evoluzione. Rispetto ai tempi nostri oggi ci sono meno marcatori ad uomo e più difensori che impostano da dietro. Ci farei un mix tra quelli che eravamo noi una volta e quelli di adesso. Buongiorno è la sintesi perfetta perchè sa marcare e si applica per migliorare nei primi passi che son quelli più importanti per qualsiasi tipo di marcatura. Durante il suo percorso delle giovanili Buongiorno non è mai stato tra quelli al centro dell’attenzione, ma con la sua umiltà ha sempre conquistato ogni allenatore. Con l’approdo di Conte a Napoli la sua percentuale di miglioramento crescerà in maniera importante e diventerà tra i migliori al mondo”.
Salvatore Masiello, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Conte è un vincente, quando ebbi la possibilità di lavorare con lui a Bari vincemmo il campionato di B. Non lascia nulla al caso, prepara tutti i dettagli al 100%, poi entra benissimo nella testa dei calciatori e dà delle motivazioni forti. Il suo obiettivo è vincere, sia in prima persona che come gruppo. Riesce a responsabilizzare i giocatori attraverso l’allenamento duro ed il sacrificio. Se fai ciò che dice lui ottieni grandi soddisfazioni. Solo con la preparazione riesci a gareggiare bene. Io ho lavorato con Spalletti, con Prandelli, con Ventura, ma ciò che m’ha dato Conte in più era proprio la motivazione. Scendevo in campo con gli occhi rossi, avevo una carica addosso allucinante, non potevo deluderlo. Se sbagli con lui resti fuori”.
Pietro Lo Monaco, dirigente sportivo, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “VAR? Sono più le polemiche che ha suscitato che l’effettiva utilità, ma l’hanno accettato tutti. Se il VAR esiste bisogna controllare tutto senza lasciare la discrezionalità. Conte fa bene a reclamare, fa bene a mettere le mani avanti. Ricordo fece una polemica prima di un Juventus-Catania, lui mi vide allo stadio poi, mi abbracciò e mi disse ‘direttore, se non faccio così….io devo difendere la mia squadra’. E’ uno sul pezzo, sempre, a 360°. Oggi il campionato di A è avvincente, l’Atalanta ha sempre fatto ottimi campionati e quest’anno si propone per lo scudetto. Poi viene fuori la continuità della Lazio, la brillantezza della Fiorentina oltre Napoli, Inter e Juve. Sarà un campionato che si risolverà sul filo di lana, chi sbaglia di meno vince. Lukaku? Il Napoli ha affidato a Conte il processo di ricostruzione e il modo di fare calcio di Conte prevede un terminale offensivo come Lukaku. Il goal col Milan se l’è inventato, Lukaku è utile al Napoli ed a Conte. Il Napoli ha il dovere, nell’ambito della ricostruzione, di monitorare il mercato e vedere anche un’alternativa a Lukaku perchè ha 31 anni”.
Francesco Marolda, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Sul mio comodino non ho ancora messo la foto di Conte, aspetto che completi il suo percorso tecnico. Metterei mezza fotografia per la fase difensiva che vedo, ma manca una parte, manca la parte della fase offensiva. Se risolve anche quella allora metterò la foto intera. La sfuriata in tv? Per mestiere siamo un po’ malpensanti, non dobbiamo mai fermarci all’apparenza. Lui è vero che difende la sua squadra, ma m’è sembrato un messaggio alle altre squadre come Inter e Juve. M’è sembrato che volesse dirgli ‘state attenti perchè io vi conosco e non starò zitto'”.
Carlo Alvino, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Lukaku non è un problema, è un valore aggiunto per il Napoli. E’ un calciatore che darà al Napoli il suo contributo per tornare nell’Europa che conta. Le valutazioni su Lukaku non sono complete, il vero Lukaku lo abbiamo visto a Milano ma giocava nel 3-5-2. Un buon Lukaku ha segnato più di 20 goal a stagione e con Mourinho giocava col 3-5-2. Credo che Lukaku ha più affinità con un sistema di gioco che non è quello attuale del Napoli. C’è bisogno di tempo per lui, poi ha bisogno di un attaccante che gli stia più vicino. La mancanza di equilibrio è il tallone d’Achille di noi napoletani che facciamo o 1 o 90. Anche lo stesso Lukaku sa che deve dare di più, ma sono molto fiducioso. E’ arrivato a Napoli con una buona condizione, poi ha declinato l’invito della nazionale per lavorare con Conte. Sono straconvinto che Lukaku sarà l’arma in più di questo Napoli. A fine stagione arriverà tranquillamente a 20 goal tra camoionato e Coppa Italia”.
Stefan Schwoch, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Lukaku è in difficoltà, non sta facendo bene e non so qual è il motivo. In questo momento il Napoli è manchevole di un attaccante, non è il Lukaku che s’aspettava Conte. E’ stato fermo per tanto tempo, poi ha fatto dei carichi che ora dovrebbero essere smaltiti. Sul goal fatto a Milano lui si è trovato staccato da Pavlovic che gli ha rimbalzato addosso. Lukaku se prende velocità e sicurezza nei propri mezzi diventa difficile da marcare. Però può e deve fare meglio. Nessuno meglio di Conte può sapere cosa può avere da Lukaku, poi può anche capitare un periodo in cui non stai bene per la condizione fisica”.