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EDITORIALE – Il mister azzurro sta insegnando alla squadra come vincere sporco, perchè il risultato viene prima di tutto

Editoriale. E’ indubbio che, domenica, a Empoli, il Napoli non ha fornito una bella prestazione, tuttavia ha vinto la gara e portato a casa l’intera posta in palio ed era quello che più contava. Oramai i tifosi napoletani devono dimenticare il bel gioco visto in passato con Sarri e Spalletti in panchina. Le gare degli azzurri, con il tecnico nativo di Bagnoli erano spettacolari ed avvincenti ma non riuscirono a far vincere lo scudetto, nel campionato 2018, pur avendo totalizzato ben 91 punti. Con l’allenatore toscano si è vinto il terzo tricolore in maniera indiscussa, tuttavia le avversarie si erano dimostrate nettamente inferiori al Napoli che fece il vuoto dietro di sè. Oggi, con Antonio Conte in panchina, non si è mai visto uno spettacolo, però le vittorie stanno arrivando, vittorie che hanno proiettato i partenopei in cima alla classifica. Un primato che certamente fa gioire i milioni di sostenitori napoletani che vogliono soprattutto vincere,  incuranti dello spettacolo, se giungoni i punti. Il match del Castellani ha  segnato una svolta nele reali capacità del Napoli di competere per il titolo e dare fastidio all’Inter, ancora additata come la favorita numero uno per ripetersi, anche quest’anno. Domenica, gli azzurri si sono imposti solo grazie ad un rigore, unico tiro in porta della squadra, ma potrà andare sempre bene, continuando così? Dopo il Lecce che sarà ospite, sabato pomeriggio al Maradona, i campani  dovranno cimentarsi contro formazioni nettamente superiori alle compagini finora affrontate. Infatti, in ordine cronoligco, ci sarà il Milan a San Siro, l’Atalanta in casa, l‘Inter di nuovo a Milano ed infine la Roma a Fuorigrotta. Un ciclo terribile che ci dirà tutta  la verità su dove possono arrivare gli uomini dell’allenatore leccese. Il suo pregio è quello di adattare la prestazione della squadra,  la mente dei suoi ragazzi  alla situazione che si presenta, gara per gara, cercando sempre di ottenere il miglior risultato possibile. E fin qui, pare che ci stia riuscendo alla perfezione. Il motto del buon Antonio è vincere, che poi, sia in modo, sporco, cinico e spietato, poco importa.

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