EDITORIALE DEL LUNEDI’ – Napoli, vittoria di rigore, sporca, cinica ma importantissima che consolida il primato
Editoriale del lunedì. Premesso che nel calcio conta esclusivamente il risultato e non lo spettacolo, ieri il Napoli, ad Empoli, non ha approcciato come doveva, alla partita, giocando un primo tempo orribilis. Una situazione che, purtroppo, va avanti da diverse gare; è successo col Parma, a Cagliari, con il Como e appunto al Castellani. Tuttavia, gli azzurri hanno vinto il lunch match, grazie ad un rigore molto discusso, trasformato dal numero 77, autore di una prestazione incolore, così come Lukaku, entrambi sostituiti, nella ripresa, da Conte, che ha saputo ribaltare la supremazia dei padroni di casa i quali, per un’ora, hanno tenuto il campo alla perfezione.Pertanto, contro la compagine toscana, i partenopei hanno guadagnato i tre punti, importantissimi, con una performance, sporca, cinica ma efficace. Del resto, il mister salentino è conosciuto per essere esclusivamente un risultatista e non un amante del bel gioco che, spesso, non premia. Il buon Antonio, nella conferenza stampa del post partita, ha tenuto a sottolineare la bruttissima prima frazione di gioco della sua squadra, risultata evanescente, apatica e poco incisiva. Il che significa che,m nonostante il primato, c’è tanto da lavorare ancora per evitare altre gare del genere. Tanto più, che dalla fine di ottobre e per tutto il mese di novenbre, gli azzurri dovranno affrontare un ciclo terribile che li vedrà di fronte a Milan, Atalanta, Inter e Roma e scusate se è poco. Ragion per cui, occorre invertire, subito, la rotta. L’allenatore ex Juve e Inter, però sa quel che fa e non guarda in faccia a nessuno; avreste mai immaginato la sostituzione di due pedine fondamentali come il belga e il georgiano? Penso propio di no. Invece, il tecnico leccese, accortosi che i due non erano ai loro standard abituali, non ci ha pensato su due volte e li ha fatti uscire, mandando in campo Simeone e Neres, una mossa decisiva ai fini del risultato. Nel primo tempo, a mio avviso, non si è salvato quasi nessuno, anche Gilmour non è apparso nelle migliori condizioni, il solo Buongiorno ha disputato un match quasi perfetto, al punto di meritare la palma di migliore in campo. A parziale giustificazione di una partita a doppia faccia, potremmo dire che le cause dovrebbero essere dovute alla sosta, allo stress per i viaggi dei calciatori, alla fatica della doppia gara con le rispettive nazionali. Insomma, una giornata storta che, tuttavia, non ha fatto danni, anzi, tutt’altro. Del resto, il Napoli, non è mai partito con l’obiettivo di vincere, subito, lo scudetto, bensi per riguadagnare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, per cui essere primi, in beata solitudine, dopo otto turni è motivo di orgoglio. Questa squadra è competitiva al massimo e sono certo che rimarrà stabilmente nell’elite del calcio italiano, dando filo da torcere all‘Inter, prima candidata a rivincere il titolo e alla Juve che, mi pare, non stiano facendo sfracelli, come dimostra il fatto che sono sotto agli uomini di Conte. Così come non era il caso di esaltarci più di tanto , ieri, oggi non bisogna polemizzare e criticare perchè il cammino è ancora lunghissimo e tutto potrà accadere da qui maggio, Questo è poco ma sicuro.