Osimhen torna a casa. E Lukaku scalpita
A Cobham, Londra, nel frattempo c’è Romelu Lukaku che corre e si allena in attesa che la situazione si sblocchi: chissà se troverà il modo di guardare il debutto di Conte e di quella che lui spera diventi al più presto la sua squadra. Anche Rom, come Osi, è lontano miglia inglesi dal progetto di Maresca: non è stato convocato per la tournée negli States e nel corso delle vacanze ha pure seguito un programma coordinato dallo staff di Conte. Situazione a specchio rispetto a quella di Victor: è in attesa di nuova destinazione e non è al centro del mondo Chelsea, ma rispetto al collega centravanti sogna solo il Napoli. Sì: tant’è che ha rifiutato a più riprese l’Aston Villa, pronto a pagare la clausola. No way. Il club vorrebbe agevolare Conte e fare tutto il possibile per accelerare l’arrivo di Lukaku, anche con Osi fermo sull’uscio, ma bisogna trovare l’accordo con i Blues: la richiesta per il cartellino di Romelu, titolare di un contratto da 10 milioni a stagione fino al 2026 con una clausola rescissoria da 37,5 milioni (circa 44 milioni di euro), è 40 milioni. Tanti, troppi. Il Napoli, invece, vorrebbe chiudere a 25 milioni più bonus e lavora per ridurre la distanza. Magari per trovare un punto d’incontro. E nel frattempo attende che il Psg torni alla carica per Osimhen o irrompano sulla scena i club arabi. L’Arsenal continua a osservare dalla finestra di casa, mentre la prospettiva di uno scambio con Romelu, destinazione Chelsea, non attira Victor: rifiuta di andare in prestito e per di più il suo ingaggio da oltre 10 milioni sfonda il nuovo salary cap dei Blues. E in tanti vissero infelici e scontenti. Fino a nuovo ordine.