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LA PARTITA – Napoli-Modena 4 a 3 dopo i calci di rigore, gli azzurri avanzano in Coppa Italia

Napoli’s Khvicha Kvaratskhelia during the thirty-second round of the Italian Cup Napoli and Modena at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples, southern italy - Saturday, August 10 , 2024. Sport - Soccer . (Photo by Alessandro Garofalo/Lapresse)

Senza gol le partite non si vincono, neanche quelle di Ferragosto con avversari alla portata. Banale come concetto eppure al Napoli sono serviti i calci di rigore per passare il turno di Coppa Italia contro il Modena. La partita racconta che la priorità dell’allenatore è diventata urgenza: serve un centravanti. Cercare un varco diventa l’esercizio della serata del Napoli alla prima ufficiale allo stadio Maradona. Il Modena non è un avversario messo lì a fare passerella, piuttosto cerca il colpaccio e per poco non ci riesce: l’incrocio dei pali colpito a metà del primo tempo da Palumbo dà il segnale del piano di Bisoli, che poi è un marchio di fabbrica: un labirinto di maglie nella metà campo avversaria, ricerca della transizione e contropiede.

Conte dall’area tecnica prova a indirizzare le giocate, invoca velocità e aggressività. Vuole pressione. Sul Maradona si aggira il fantasma di un centravanti che non c’è. Raspadori prima punta «leggera» fa fatica a districarsi negli spazi strettissimi lasciati dal Modena ma in questo momento (siamo a una settimana esatta dall’inizio della stagione) la casella «centravanti di peso», di quelli che hanno reso granitiche e prolifiche tutte le squadre di Conte, è vuota.

Osimhen è a casa, Lukaku («ma non è detto che sia lui» è l’amabile bugia del d.s. Manna) aspetta di prendere l’aereo. Conte inaugura il centrocampo a due, Anguissa e Lobotka, l’inversione più significativa rispetto al recente passato del Napoli. Il problema non sta in quella zona di campo — sono alti secondo indicazioni — resta la difficoltà a trovare una strada alternativa per superare il «muro» messo su da Bisoli. Maglie blu in trincea, i partenopei aumentano la pressione, ci provano con colpi da fuori, soluzione a cui ricorre Lobotka e Conte applaude. Simeone al posto di Raspadori e sul finire anche Cheddira: dov’è il centravanti? I rigori sono inevitabili, Meret ne para due: il Napoli passa ma il problema va risolto. Conte è chiamato a un grande lavoro.

Corriere.it

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