Le Parisien, Chantegrelet: “C’è stato un incontro tra gli agenti di Kvara e il PSG a Roma, è la priorità assoluta dei francesi! Paris disposto ad una maxi offerta. Osimhen? Il Paris non cerca attaccanti, Luis Enrique preferisce Kolo Muani e Gonçalo Ramos”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Adrien Chantegrelet, de Le Parisien: “Il PSG inaugurerà una nuova era quest’estate con la partenza di Mbappé al Real Madrid. Pur essendo consapevoli della difficoltà di sostituire un giocatore del genere, i dirigenti hanno concordato che Kvara è la priorità del PSG per il prossimo mercato. Il club non cerca un attaccante di punta, ma piuttosto un’ala che sappia giocare a sinistra, destro di piede, come lui. Tra il PSG e gli agenti di Kvara c’erano già stati dei colloqui qualche settimana fa a Roma. Luis Campos si è recato a Roma per incontrare l’agente Mamuka Jugeli ed è chiaro che il giocatore e il suo entourage non siano indifferenti a questo progetto. A Parigi potrebbe assumere una nuova dimensione nonostante la concorrenza di Bradley. Con la partenza di Mbappé il PSG ha molto budget per fare mercato e sarà pronto a fare grandi investimenti. Ma quanto per Kvara? Sappiamo che De Laurentiis sarà duro negli affari… Penso che il PSG possa spendere fino a 80-90 milioni per Kvara, ma immagino che non basterà a convincere il Napoli, che vuole fare di lui la sua stella. Il PSG e il Napoli hanno un buon rapporto, ma credo che sarà un’operazione difficile. Il club vuole davvero ingaggiare Kvara, che a Parigi potrebbe guadagnare uno stipendio eccezionale. Uno stipendio che al Napoli, per esempio, non guadagnerebbe mai. Oggi è lui il giocatore che il PSG vuole ingaggiare, molto più di Osimhen, visto che al momento non cerca più un top attaccante. Vuole riporre la loro fiducia in Kolo Muani e Gonçalo Ramos, acquistati la scorsa stagione. Hanno fatto grandi investimenti e ora preferiscono dargli tempo piuttosto che scommettere 100 milioni su Osimhen, che secondo me non è quello che vuole neanche Luis Enrique…”.
Bucchioni: “Italiano non è ancora un allenatore da big, Conte riporta subito il Napoli in alto. Kvara intoccabile per Conte, difficile credere ad una sua cessione”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Enzo Bucchioni, giornalista: “Italiano non è ancora un allenatore da big, fossi il suo procuratore gli proporrei un passaggio intermedio. È un talento della panchina, ma ha bisogno di un altro step prima di consacrarsi ai livelli più alti. Una piazza come Napoli poteva rappresentare un grosso rischio, sia nel bene che nel male. Avrebbe bisogno di una rifondazione completa e giovane, ma mi sembra che De Laurentiis abbia già scelto su chi puntare. Conte? Se devi ripartire immediatamente e puntare la Champions, è certo il nome migliore. Conte farebbe tornare subito il Napoli competitivo, quello degli ultimi anni. È un allenatore che non lascia margini di dubbi, dà subito garanzie immediate. Prendi uno che ti risolleva in pochissimo tempo. Tutti i nomi alternativi presentano le proprie perplessità, da Italiano a Pioli. Kvara? Sarà un intoccabile per Conte, mi viene difficile credere ad una sua cessione. Già andrà via Osimhen, poi tutto dipenderà dai soldi che andrai ad incassare. Kvara è una stella, uno pronto: se gli dai un nuovo contesto che funziona, fa subito la differenza. Prendere un sostituto porterebbe con sé troppe incognite. Stesso discorso per Osimhen: andrà via e lo sappiamo, ma l’erede dovrà essere uno prontissimo dalla prima partita, senza fare scommesse”.
DS Lupo: “Se Kvara ha già la testa a Parigi, è meglio lasciarlo andare. Cosa farà il mio amico Meluso? Mauro ripartirà da un progetto dove possa tornare importante, a Napoli ha vissuto una stagione difficile…”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Fabio Lupo, direttore sportivo: “Conte può rilanciare subito questo gruppo, senza rifondazioni o che altro. Il blocco Napoli è già importante e non sarà una sola stagione a buttare via tutto. La stagione vera è stata quella di due anni fa, quella dello Scudetto. Ora potrebbe avere motivazioni ancora più grandi. Conte sa come stimolare e toccare le corde giuste dei suoi giocatori. Con una guida tecnica forte, il Napoli può tornare sin da subito in alto. Situazione Kvara? Da direttore sportivo, è una situazione rognosa da gestire. Bisogna anche comprendere i veri umori del calciatore. Se ha già la testa a Parigi, è meglio lasciarlo andare e prendere un sostituto con i soldi della sua cessione. Aggiungendo, poi, quella di Osimhen, il Napoli avrebbe le risorse per fare un doppio colpo importante. L’importante è la motivazione del calciatore: se deve restare al Napoli solo per qualche milione in più, meglio che si interrompa il rapporto. Manna? Che De Laurentiis possa lasciare pieni poteri a qualcuno, mi risulta incredibile (ride ndr)… Ha le competenze giuste per essere subito incisivo, soprattutto nei consigli. Cosa farà il mio amico Meluso? Mauro ripartirà da un progetto dove possa tornare al 100% le sue qualità e le sue competenze. A Napoli ha avuto una stagione difficile, dove non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto e potuto”.
Fontana: “Kvara nel tandem d’attacco di Conte? Il divano va sempre messo in salotto, perché se viene messo in cucina qualcosa non va…”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Gaetano Fontana, allenatore ed ex Napoli: “Conte non è solo 3-5-2, si è fatto conoscere con moduli spregiudicati come il 4-2-4. Poi è chiaro, ha avuto altre propensioni nell’ultimo anno, ma dipende molto dalla rosa a disposizione. A Napoli avrà un parco giocatori indottrinato per la difesa a 4, ma non è detto che non stravolga l’undici. Quando poi si muove la palla in campo, contano i principi di gioco più che i numeretti del modulo. Kvara giocherà nel tandem d’attacco con Conte? Il divano va sempre messo in salotto, perché se viene messo in cucina qualcosa non va (ride ndr)… Ma poi non sarei così convinto che sarà il 3-5-2 il modulo che Conte utilizzerà al Napoli. Al Tottenham ha giocato col 3-4-3 e per un’ala come Kvara cambierebbe poco. Napoli da rifondare? È fondamentale dare continuità al gruppo, anche dopo un’annata simile. Conte sarebbe l’ennesimo allenatore nuovo, ma è importante che i ragazzi continuino a conoscersi fra loro. Tanto basta poco poi ad adattarsi in campo. Non stravolgerei la rosa, a meno che non ci sia la necessità di dare ricambio forzato ai reparti. Il gruppo del Napoli, ad oggi, è già forte e competitivo se rimesso in piedi a dovere. Di Lorenzo? Difficile commentare. Quando arrivano allenatori come Conte, si portano dietro un alone magico e tanto entusiasmo. Magari riuscirà a far cambiare idea al calciatore. Di Lorenzo è un ragazzo per bene ed un professionista, quindi non impiegherebbe troppo a riaccendere il proprio amore per Napoli. Anzi, per essere arrivato lui ad un’esasperazione simile, significa che nello spogliatoio della squadra si sarà vissuto la qualunque”.
Giacomo Tedesco: “Campionato deludente. Basta una partita per far esplodere di gioia Salerno. Attendo una telefonata da Salerno, Palermo e Reggio Calabria: mi sento pronto…”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Giacomo Tedesco, allenatore ed ex calciatore Salernitana: “Salernitana? Campionato deludente, la squadra non è mai stata attaccata al treno salvezza. La gente merita altro, è una piazza in cui in qualsiasi categoria si giochi, è sempre lì a incitare la squadra. I problemi con Dia? L’inizio, dal ritiro, non è andato come doveva. Il suo nome è girato in tutta Europa, non voleva rimanere e si sapeva, forse bisognava fare qualcosa di più per cederlo. Si è creato un malumore nello spogliatoio ed è mancato come valori in campo rispetto al campionato precedente. Cessione del club? Non credo che Iervolino molli facilmente la Salernitana, sono convinto che continuerà e cercherà di mantenere lo zoccolo duro, l’entusiasmo non si può esaurire così facilmente, le sconfitte fanno parte del gioco. Salerno ha un fascino particolare, chiunque vorrebbe giocarci. Bisogna innanzitutto scegliere l’allenatore giusto che capisca l’ambiente. Sicuramente quello di Empoli’ è un modello italiano da seguire e che porta a casa bilanci molto positivi. Scegliere Salerno è un’opportunità. Può capitare un anno sbagliato, e molto lo fanno le motivazioni. Quando arrivai a Salerno, io come qualcun altro, venivamo da campionati sottotono, ma proprio le motivazioni ci permisero di fare un campionato importante, tale poi da andare in A. Il prossimo mister? Bisogna capire ora il presidente che profilo sceglierà, basta che sia uno che porti entusiasmo. Ci vuole poco ad una piazza come quella, una partita, anche un’amichevole… e Salerno esplode! Mi piacerebbe un giorno allenare la Salernitana, attendo una telefonata, da Salerno come da Reggio Calabria, un’altra piazza dove sono stato come a casa. Mi sento pronto anche per contesti giovanili, per far vedere che c’è ancora tanta voglia di trasmettere i giusti valori ai ragazzi”.