CorSport, Marota: “Conte-Napoli, c’è solo un ostacolo che frena ADL. Italiano darebbe continuità al ciclo di Spalletti, ma occhio anche a Pioli”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Giorgio Marota, CorSport: “Per la panchina del Napoli la situazione è intricata, ma il valzer degli allenatori è complesso di sé. Almeno 7 delle prime 10 squadre di Serie A cambieranno tecnico, verosimilmente. Una porticina sulla permanenza di Calzona va tenuta aperta, perché se facesse un finale di stagione incredibile andrebbe a guadagnarsi la riconferma. Ho la sensazione che De Laurentiis, però, abbia deciso già di cambiare allenatore, in attesa di essere smentito dai risultati. Conte e Italiano sono i nomi caldi per la prossima stagione del Napoli, ma questo non è più un segreto. Lo Scudetto ha dato una dimensione nuova agli azzurri, ma resta una piazza che non viene considerata alla pari dei top club europei dai grandi allenatori. Conte guarda più a quella fascia lì, dove ci sono Bayern, Liverpool e molte altre. E a fine allenatore, tanti top club saranno senza allenatore. A Napoli si gioca per vincere, ma devi costruire senza un portafoglio illimitato. E la difficoltà di ADL sta tutta lì: garantire a Conte un progetto capace di vincere sin da subito. Questo aumenta le possibilità di vedere Italiano sulla panchina del Napoli. A Firenze ormai si respira aria di cambiamento e gli azzurri sarebbero un passo in avanti per lui. Il Napoli spera di rimettersi nel solco di Spalletti con Italiano in panchina. E in questo filone qui potrebbe inserirsi anche Pioli, in attesa di capire quale sarà il suo futuro al Milan. Calzona resta in Serie A, ma non al Napoli? Può essere uno scenario. La Fiorentina è una squadra con quegli ideali lì, anche se Palladino e Gilardino sono le prime scelte. Fare bene in questo finale di stagione farà comodo anche a Calzona per il suo futuro”.
Campilongo: “Tenere Kvara è più importante del prendere il nuovo allenatore! Conosco bene Conte, ha delle richieste da esaudire. Può anche restare fermo un altro anno senza un progetto vincente…”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Salvatore Campilongo, allenatore: “Tenere Kvara è più importante del prendere il nuovo allenatore. Se non hai giocatori di livello in rosa, a cosa serve avere un tecnico bravo? La rosa del Napoli deve restare competitiva e trattenere il georgiano è il passo numero uno. Ora gli azzurri hanno bisogno di certezze dopo una stagione balorda, con tanti cambi di direzione. Calzona è stato bravo nel ricostruire un minimo dopo una situazione molto delicata. C’è bisogno di un allenatore che abbia la fiducia della società. Conosco Antonio (Conte ndr), siamo stati due anni insieme tra master e corsi UEFA: ha la personalità per dirigere quasi da solo il Napoli, ma vuole dei programmi e delle certezze dalla società. Ha delle richieste: dal centro sportivo al direttore tecnico, fino al mercato. Prendere Italiano sarebbe molto più facile, ma De Laurentiis è una persona molto seria e aspetterà che si liberi dalla Fiorentina per parlare con lui. Detto questo, sono convinto che ADL stia avendo contatti continui con Antonio, ma non mi sorprenderebbe vederlo fermo ancora un anno in assenza di un progetto che lo convinca davvero. Napoli-Frosinone? Il 4-0 di Coppa Italia è una ferita ancora aperta per il Napoli. Conosco la piazza ciociara sia da giocatore che da allenatore, Stirpe è un presidente straordinario. Al Maradona, però, mi aspetto una crescita ed una reazione netta degli azzurri. Anche perché se il Napoli vuole arrivare in Europa, non può ragionare su altri risultati diversi dalla vittoria”.
Novellino: “Napoli-Frosinone gara trappola. Quest’anno troppi calciatori che non hanno messo il cuore, sufficienza e superficialità hanno pesato. Conte o Italiani? Entrambi hanno il carattere giusto”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Walter Novellino, allenatore: “Napoli-Frosinone sarà una partita trappola per gli azzurri. I ciociari giocano bene e hanno una classifica non veritiera in questo momento. Non sarà una gara facile, Calzona e i suoi rischiano se non saranno sul pezzo. Nel secondo tempo di Monza abbiamo rivisto le solite qualità del Napoli, ma bisogna renderle costanti e non episodiche per competere. Ora serve anche giocare col cuore questo finale di stagione, alcuni calciatori non lo hanno fatto e si è visto nei risultati. È mancato quel qualcosa in più, si è vista troppa superficialità e troppa sufficienza. E in questo gli allenatori c’entrano pochissimo, puoi cambiarne quanto vuoi: il Napoli ha perso cattiveria agonistica e voglia di raggiungere l’obiettivo. È un meccanismo inconscio che scatta nella testa del gruppo. Quando vincemmo il campionato col Milan, l’anno dopo non ci ripeteremo per questo, ma finimmo comunque terzi. Lo stesso Napoli, ci sta non ripetersi, ma non ci sta toppare così clamorosamente. Conte o Italiano? Entrambi hanno una grande personalità e spinta caratteriale. Chiunque verrà, sarà ideale per il Napoli. Conte ha più esperienza, ma Italiano viene da due grandi campionati alla Fiorentina. Il Napoli ripartirà da zero nei prossimi mesi e servirà avere gente motivata, sia in panchina che nella rosa. De Laurentiis è un presidente che ha speso e che pretende, come giusto che sia. Gli faccio solo l’appunto di certe esternazioni, che dovrebbe fare più in privato”.
Cannella: “Futuro Kvara? Molto faranno le scelte del suo entourage. Conte o Italiano, il mercato del Napoli cambierà così. A Giuntoli proponemmo Mendy a zero, poi vennero fatte altre scelte”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Giuseppe Cannella, dirigente sportivo: “Kvara è un calciatore fondamentale, ma ha su di sé l’interesse dei grandi club. Per chi lo stima, non c’è prezzo che possa rappresentare un ostacolo. Poi molto farà l’uomo, faranno le scelte e le persone che lo seguono nel quotidiano. Di certo, dinanzi a certe offerte, il Napoli non ha la forza per trattenerlo. Il mercato del Napoli? Bisogna capire la direzione dell’allenatore. Se arriverà uno come Conte, serviranno rinforzi di primissimo livello, con calciatori forti nel presente e capaci di fare il salto di qualità immediato. Se invece arriverà uno di prospettiva come Italiano, immagino che il Napoli inizierà un percorso di valorizzazione dei giovani: Folorunsho, Gaetano e chi poi rientrerà alla base o verrà acquistato. La figura di Manna? Lo conosco poco, ma conosco molto bene Giuntoli. Cristiano era uno bravissimo nell’essere il collante tra società, allenatore e spogliatoio. Sulle scelte tecniche si affidava allo scouting e agli amici procuratori. Da intermediario, abbiamo offerto tanti giocatori a Cristiano: Mendy (ora al Real) a zero, è solo un esempio poi vennero fatte altre valutazioni. Manna mi sembra uno che vada in primissima persona a scegliere i giovani da valorizzare, ma al momento è ancora prematuro. Se dovesse arrivare Italiano, la posizione di Meluso potrebbe rilanciarsi, visto che lo conosce perfettamente dai tempi dello Spezia. Giuntoli è sempre stato un grande incassatore, facendo il massimo per la società Napoli. In questo è stato insostituibile e chi verrà al suo posto dovrà competere con questo”.
Salernitana-Lazio, l’ex Minala: “Dove ha sbagliato la Salernitana? All’inizio. Con un mercato diverso chissà…”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Joseph Minala, doppio ex di Salernitana e Lazio: “Parlo da tifoso: se si fosse lavorato sulla cessione di quei giocatori che volevano andar via, chissà le cose come sarebbero andate. Magari sarebbe arrivata comunque la retrocessione, ma almeno la Salernitana avrebbe lottato fino alla fine. Anche tutti questi cambi non hanno aiutato. È importante da parte di una società farsi sentire, non dar modo ad un calciatore di fare quello che vuole. Il mio inizio carriera? L’ho vissuto come dovrebbe viverlo un adolescente che si affaccia al grande calcio. Tutto il resto lo subiva di più la mia famiglia, il mio unico rammarico è stato non aver battuto il pugno sul tavolo per far valere i miei diritti. Dopo il Camerun ho fatto la scuola in Italia, ho giocato per gli Azzurri con il torneo delle Regioni e ho fatto provini, oltre che passare un anno al Napoli che mi voleva. Il gol all’Avellino nel 2017? Un momento indimenticabile e siamo felici io e i miei compagni d’aver regalato quella gioia ai tifosi. Oggi il 15 ottobre è un giorno che ricordano tutti, la gente ancora mi chiama. È una data che, personalmente, viene prima del mio compleanno”.
Salernitana, l’ex Di Gennaro: “Salernitana? Serve salvare la stagione con dignità. I calciatori devono trovare gli stimoli”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Davide Di Gennaro, doppio ex di Salernitana e Lazio e attuale calciatore del San Marzano: “I valori sono sbilanciati a favore della Lazio. La Salernitana deve cercare di chiudere con la massima serietà e dignità un campionato che è nato male e purtroppo è finito con la retrocessione, anche se non è ancora matematica. Ogni giocatore deve cercare di dare il meglio. A prescindere dall’annata, sia in ottica mercato che in ottica di una riconferma in Serie B, queste partite serviranno a ogni giocatore per il futuro. Bisogna trovare le motivazioni per finire al meglio il campionato. Non sono le parole di un presidente o di un allenatore a dare quel qualcosa in più. I giocatori devono cercare nel proprio bagaglio e dare il meglio per la propria dignità calcistica. I tifosi? Nonostante questa annata la piazza ha vissuto sempre con passione il campionato, riempiendo lo stadio. Bisogna chiudere al meglio anche per loro”.