EDITORIALE POST BARCELLONA – Il Napoli fallisce la mission impossible ed è fuori dall’Europa e dal Mondiale per club
Editoriale post Champions. Serata storta per gli azzurri, ieri, nel ritorno degli ottavi di finale della Champions League, contro i catalani del Barcellona, a casa propria. Gli uomini di Xavi, infatti, con un avvio travolgente hanno piazzato un uno, due, micidiale che ha indirizzato il match a loro favore, pur se gli azzurri hanno avuto le occasioni, dopo aver dimezzato lo svantaggio, di arrivare al 2 a 2, mancato colpevolmente, in particolare dal subentrato Lindstrom, che tutto solo al minuto 80, davanti alla porta, di testa, si è completamente divorato un gol che grida ancora vendetta. Ma tant’è, i padroni di casa hanno,senza dubbio, meritato il successo, perche l’hanno voluto e cercato con tutti i mezzi, cosa che non ha fatto il Napoli che ha, come al solito, commesso errori difensivi che si potevano evitare. Sta di fatto che il sogno dei tifosi partenopei, così come quello del patron, è sfumato, con conseguenze pesanti, pure sul bilancio societario che puntava sugli introiti, sia della qualificazione ai quarti, sia al premio per la partecipazione al Mondiale per squadre dell’anno prossimo che si disputerà in America. A trarre vantaggio da questa eliminazione è la Juventus, la quale ha acquisito l’ultimo posto utile, ancora libero, per le italiane, affiancandosi all’Inter già qualificata. Del resto, non è stata una sorpresa questa sconfitta, era risaputo che il Barcellona, sebbene avvesse assenze pesanti, aveva tutte le carte in regola per andare avanti nella manifestazione continentale per eccellenza. Molti dicono che l’undici di Calzona è uscito a testa alta dallo stadio Olimpico della città catalana, tuttavia, io non sono d’accordo, quello visto, ieri sera, non è stato il miglior Napoli, ho notato le pecche abituali di quest’annata e la scarsa concentrazione in fase arretrata, il giovanissimo Yamal ha fatto dannare il suo marcatore, ossia Mario Rui, che spesso è dovuto ricorrere al fallo. Purtroopo, tra gli azzurri hanno molto deluso i due principali attaccanti, quasi non pervenuti, ovviamente parlo del georgiano e del nigeriano. Osimhen, sempre in fuorigioco, è apparso un pesce fuor d’acqua, al punto tale che ci si interroga sul fatto se valga o meno 120 milioni di euro. Se continuerà su questa strada, nessun club spenderà mai questa cifra per acquistarlo. Dunque, gli spagnoli, contro cui i partenopei non sono mai riusciti a vincere, nelle sei gare finora disputate, hanno chiuso la stagione europea del Napoli cui, adesso non resta che sperare nel quinto posto che resta, sempre difficile da raggiungere. A salvarsi dal disastro generale, a mio avviso, sono stati Lobotka, il quale si è sobbarcato sulle spalle l’intero centrocampo e Politano, unico attaccante a dannarsi lì davanti. Il presidente De Laurentiis ha perso tanti milioni, visto il mancato accesso al Mondiale per club, però, non deve far altro che recitare il mea culpa. Se quest’annata si rivelerà fallimentare, infatti, il primo a salire sul banco degli imputati è senz’altro lui e sappiamo bene il perché. La piazza napoletana ha subito l’ennesima amarezza della stagione che, oggi come oggi, deve essere chiusa con dignità da parte dei giocatori, anch’essi non esenti da grosse responsabilità. Ahimè, disgraziatamente il Napoli 2023/24 è questo. Calzona non poteva fare di più;iIl capitale umano non è più quello dello scudetto per tante ragioni.