LA PARTITA – Tripletta Osimhen e due gol di Kvara, Napoli 6 tornato
Forse è troppo tardi, forse il distacco dalla Champions sarà impossibile da colmare, ma intanto è tornato il Napoli. E non soltanto per il roboante 6-1 con cui mortifica un Sassuolo sempre più fragile e in piena zona retrocessione: al Mapei Stadium s’è rivista la squadra campione d’Italia, quella che dominava e divertiva, che costruiva con i terzini e si esaltava con gli attaccanti. Sono tornati Osimhen (tripletta con assist) e Kvaratskhelia (doppietta e assist), e con i gemelli del gol di nuovo abbracciati e sorridenti, chissà che a Calzona non riesca l’impresa di rimettersi davvero in corsa per l’Europa più nobile. Ma intanto, il terzo tecnico della stagione, ha trasformato in una settimana il Napoli, ritrovando vecchi automatismi e divertenti geometrie. E domenica al Maradona arriva la Juve, la vera prova del 9.
ILLUSIONE SASSUOLO
— Così tante azioni in un tempo il Napoli non le aveva mai fatte prima. E forse neanche sommando tutte le trasferte degli ultimi due mesi, dove tra Bergamo e Cagliari (25 novembre-25 febbraio) addirittura non aveva più segnato. Osimhen ha rotto la maledizione a Cagliari, ma non è bastato. Però si è sbloccato, lui e il Napoli. Al Mapei il Napoli domina per tutto il primo tempo, eppure riesce ad andare sotto al primo e unico tiro avversario, al 17’: Racic si inventa un tiro a giro dalla distanza di rara precisione e bellezza e sembra mandare il Napoli all’inferno. Ma gli azzurri non si innervosiscono, continuano a fraseggiare palla a terra, a chiudere l’avversario nella propria area. Il pari arriva al 29’ con Rrahmani – difensore centrale – a termine di un prolungato palleggio da sinistra a destra, con imbucata di Di Lorenzo per Anguissa che di tacco scarica dietro per Rrahmani, che aveva avviato l’azione su Di Lorenzo e va a scaricare in porta in diagonale.
SUPER OSIMHEN
— È la scintilla che stappa il Napoli, che torna a fare il Napoli come mai prima in stagione. Due minuti dopo, ancora da destra, arriva il raddoppio: stavolta il corridoio di Di Lorenzo è per Politano, tocco in mezzo e deviazione letale di Osimhen. Il Napoli è straripante, il Sassuolo fatica ad uscire dall’area e quando lo fa, Kvara da centrocampo per poco non sorprende Consigli fuori dai pali. Osimhen (40’) calcia fuori a porta vuota ma si rifà un minuto dopo, ancora su invito di Politano: stavolta tocco sotto a superare Consigli e 3-1 Napoli. Prima dell’intervallo il portiere emiliano di piede salva su Kvara.
GIOIA DOPPIA
— Ma il 4-1 arriva in apertura di ripresa, su incredibile ingenuità in disimpegno di Tressoldi. Kvara intercetta e serve a Osimhen che firma la tripletta, con dedica al georgiano: che sia rientrata la crisi diplomatica dopo le parole dell’agente di Khvicha? Di sicuro, Kvara ora sta bene e trova anche la gioia personale al 6’ della ripresa: Osimhen lo manda in campo aperto, lui si accentra, fa un paio di finte e poi piazza a giro sul palo lungo. Diluvia sul Sassuolo e non soltanto per l’acqua che arriva copiosa dal cielo. Il debutto di Bigica è ai limiti del tragico, con errori di reparto e orrori individuali. Politano sfiora la sesta rete al 16’, poi lascia il campo per Raspadori. Calzona a quel punto richiama in panchina anche Rrahmani (diffidato) e inserisce Natan: domenica c’è la Juve, meglio evitare rischi.
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VALANGA AZZURRA
— Ma il Napoli non si ferma, continua a costruire come se avesse bisogno – per una volta – di sfogare mesi di frustrazioni e delusioni. E il set lo chiude ancora Kvara, su azione d’angolo. Prima calcia potente al volo, poi sulla respinta – di sinistro – fulmina Consigli. I tifosi di casa contestano, quelli azzurri – che hanno cantano incessantemente per tutta la gara – si godono una serata che sa di passato recente. Il prossimo sarà il mese della verità: Juve, Torino e Atalanta al Maradona, Inter a San Siro dopo il ritorno degli ottavi di Champions. La stagione del Napoli potrebbe iniziare davvero adesso: meglio tardi che mai.
Gazzetta dello Sport