Editoriale – De Laurentiis applica il detto che recita: “Non c’è 2 senza tre” ed ingaggia il terzo allenatore della stagione
Aurelio De Laurentiis è il novello Zamparini, il famoso e compianto presidente del Palermo che cambiava allenatori in continuazione? A quanto pare, è proprio così, infatti, ieri, il patron azzurro, avvalendosi del noto detto polare che recita non c’è 2 senza tre, ha comunicato l’esonero di Walter Mazzarri e l’arrivo di Francesco Calzona, ex vice di Maurizio Sarri e fido collaboratore di Spalletti, attualmente ct della nazionale della Slovacchia, la cui Federazione gli ha consentito di gestire entrambi i ruoli. L’ingaggio di Calzona rappresenta un estremo rimedio agli orrori del passato, con l’auspicio che sia lui l’uomo della Provvidenza che possa salvare un’annata, oggi, a dir poco fallimentare, con il nono posto in classifica, molto distante dalla zona Champions League. Sicuramente è l’ultimo jolly in possesso del presidente per salvare il savabile. Oramai era evidente che il tecnico di San Vincenzo fosse andato nel pallone ed i giocatori, probabilmente non avevano più fiducia nel loro trainer. Riportarlo all’ombra del Vesuvio, dopo oltre dieci anni, è stato un rimedio peggiore del male,. visto che ha fatto malissimo nei tre mesi in cui si è seduto sulla panchina del Napoli. Al termione della squallida partita col Genoa dal risultato nullo, Aurelio De Laurentiis ha riflettuto attentamente per poi decidere di dare una svolta, ro,pendo ogni indugio e ha cacciato l’amico di famiglia che lo asveva tradito. A soli due giorni dall’importantissima gara della prima manifestazione continentale, la squadra si ritrova con un nuovo allenatore, che, tuttavia, conosce molto bene l’ambiente ed è un grosso fauore del 4/3/3 di sarriana memoria. La famiglia De Laurentiis tra Napoli e Bari, in otto mesi, ha alternato ben sei tecnici. Un record che emula, come dicevo all’inizio, il buon Mauro Zamparini. Ora come ora, il patron del club partenopeo si rifugia nell’operato di un uomo che del sarrismo ha fatto il suo credo calcistico, ottenendo ottimi risultati con la sua Slovacchia. Non ci resta che sperare nell’impresa ardua ma non impossibile di raggiungere l’obiettivo qualificazione alla Champions dell’anno prossimo. Champions che, nel frattempo, ritorna, domani sera, al Maradona, per il big match di andata degli ottavi contro il Barca di Xavi che non ha soddisfatto le aspettative del presidente catalano. Forza Azzurri, quindi, fateci vedere di che pasta siete fatti!