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EDITORIALE POST SUPERCOPPA – Napoli sconfitto ma esce dal terreno di gioco a testa alta

Va in archivio la Supercoppa italiana 2023 con il successo dell’Inter sul Napoli per 1 a 0, un risultato che premia oltremodo i nerazzurri, dal momento che il Napoli ha tenuto testa con carattere, orgoglio e concretezza la compagine di Simone Inzaghi, re di questa competizione con il suo quinto trofeo vinto, terzo di fila. In realtà la partita molto equilibrata, senza tante occasioni da rete dall’una e dall’altra parte, è stata falsata dall’espulsione del Cholito Simeone, per doppia ammonizione al 15esimo minuto del secondo tempo. L’arbitro Rapuano, come anche avallato dal moviolista di Mediaset Graziano Cesari, ha estratto il primo cartellino giallo in modo troppo frettoloso ed eccessivo trattandosi di un normalissimo fallo di gioco. La direzione del fischietto di Rimini è stata a doppia faccia, molto permissivo nei prima quarantacinque minuti e assai fiscale nella ripresa. Un vero peccato perchè se gli azzurri fossero rimasti in undici il match avrebbe potuto prendere ben altra piega. Nonostante l’inferiorità numerica la formazione di Mazzarri ha resistito fino al novantesimo per poter andare alla lotteria dei rigori ma poi ,nel primo minuto di recupero è arrivato il gol vincente di Lautaro Martinez con un guizzo dei suoi  in mezzo all’area di rigore napoletana. L’episodio del rosso all’attaccante azzurro ha mandato su tutte le furie Mazzarri che non ha volto neanche salire sul palco per ricevere la medaglia d’argento. L’ira del tecnico toscano ha preso spunto da un differente metro di valutazione dei falli.  Il buon  Walter ha creduto fino all’ultimo, sebbene in 10, di arrivare con la porta inviolata sino al fischio finale; ha fatto uscire i due esterni, facendo subentrare  Lindstrom e Raspadori, trovando una profondità inattesa, alleggerendo così la pressione interista. I suoi ragazzi hanno fatto quello che potevano ribattendo colpo su colpo molto  bene, è mancato solo un pizzico di fortuna. Il suo Napoli non meritava di perdere. Ma tant’è, è l’anno dell’Inter, c’è poco da fare. Al di là del risultato negativo, ciò che conta è l’aver ritrovato il passo giusto, la compattezza e quello spirito agonistico mai visto prima. Può essere un nuovo punto di partenza per rituffarsi nel campionato con la consapevolezza delle proprie forze. Questa nuova versione della formazione partenopea con i giocatori che si alzano e si abbassano, tiene benissimo il campo e gioca all’italiana.  Purtroppo, avendo un uomo in meno, gli azzurri  si sono rintanati nella propria metà campo, nel tentativo di arginare l’offensiva, peraltro mai pericolosa, degli avversari. L’allenatore di San Vincenzo ha ridato un’anima al Napoli, la superiorità della corazzata Inter, pur in 10, non si è vista. Calato il sipario sulla  Supercoppa, con un pò di amarezza, adesso, occorre pensare al campionato e alla Champions con tutto un altro spirito. Tuttavia, domenica prossima, a Roma, con la Lazio sarà ancora piena emergenza, viste le tantissime assenze per infortuni a cui si associano anche le squalifiche di Simeone e Kvaratskhelia, frutto dello scellerato regolamento della Supercoppa. Quindi sarà molto difficile formare una squadra competitiva per affrontare i biancocelesti dell’ex Sarri. Non ci resta che piangere? No assolutamente.

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