Gollini 6 – Sicurezza e personalità.
Mazzocchi 5.5 – Tiene la posizione, si vede poco o nulla in fase di spinta.
(Zerbin 7.5 – Entra nel finale e trova due reti che mettono in cassaforte il risultato.)
Di Lorenzo 6 – Non sempre impermeabile, ma cerca di adattarsi al meglio alle nuove esigenze tattiche.
Rrahmani 6 – Più tranquillo con due angeli custodi ai lati.
Juan Jesus 7 – Sblocca la gara con un suo inserimento senza palla, che lo porta a fornire l’assist decisivo per Simeone. Bene anche difensivamente.
Mario Rui 5.5 – Qualche difficoltà nella difesa a cinque; anche lui si vede poco davanti, deve arrangiarsi come può contro avversari fisicamente più dotati.
(Ostigard 6 – Utile a fornire maggior fisicità alla difesa, nel finale.)
Politano 5.5 – Cerca qualche accelerazione, ma di solito ha troppa distanza da percorrere per giungere presso le zone offensive.
(Lindstrom 5.5 – Ingresso impalpabile.)
Cajuste 5.5 – Tiene discretamente in fase di non possesso, ma, quando si propone davanti nei capovolgimenti di fronte, denota una tecnica troppo approssimativa.
(Gaetano s.v.)
Lobotka 6 – Cerca qualche strappo palla al piede, ma è soprattutto difensivamente che deve impegnarsi nella maggior parte del tempo.
Kvaratskhelia 5.5 – Da esterno di centrocampo e con un baricentro della squadra molto basso, è un po’ frustrato dallo stare lontano dalle zone offensive e anche quando si accentra trova scarsa ispirazione.
(Zielinski 5.5 – Come Lindstrom, ingresso impercettibile.)
Simeone 6.5 – Trasforma in oro l’unica occasione capitatagli, con un bel diagonale da bomber di razza.
Mazzarri 6 – Modulo 4-5-1, catenaccio d’altri tempi e tanta umiltà. Nella gara secca è una soluzione che può starci, ma alla lunga sarà altrettanto fruttuoso rinunciare totalmente al gioco?
