Romero, Lupo, Tirelli, Esposito, Pacchioni e D’Angelo a Radio Punto Nuovo
Torino, l’ex pres. Romero: “Ho conosciuto Giuntoli, è un genio del suo lavoro. Perdere in un colpo lui e Spalletti è stato un colpo durissimo per il Napoli. È come se il Brasile del ’58 avesse perso sia Pelé che Garrincha”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Attilio Romero, ex presidente del Torino: “Il Napoli è in declino e mi ha colpito davvero tanto. Le grandi imprese sono difficilmente ripetibili, ma non pensavo che gli azzurri scivolassero così dietro e in così poco tempo. C’è tutto il 2024 per riprendersi, anche se contro il Torino non sarà una gara semplice. Mancheranno Osimhen, Anguissa e Meret, ma non sarei catastrofista. Anzi: se fossi un tifoso del Napoli, guarderei ancora con ottimismo a questa stagione. Le prime posizioni sono ancora raggiungibili, anche se la lotta Scudetto è ormai andata. Le parole di De Laurentiis? Ci si stupisce sempre dei suoi atteggiamenti di umilità (ride ndr)… Però è stato un modus operandi intelligente, perché così ha protetto l’allenatore e la squadra, che sono di per loro in difficoltà. Il Torino? Ormai è chiusa nel suo vorrei ma non posso, tra il 12esimo ed il 9no posto in classifica. La posizione è quella, nonostante gli acquisti arrivati nel corso dell’ultimo mercato. Sono amico di Nista, ex preparatore dei portieri al Napoli. Mi aveva presentato Giuntoli e lo avevo trovato un vero e proprio genio del proprio lavoro. Perdere in un colpo solo Giuntoli e Spalletti è stato un colpo durissimo. È come se il Brasile del ’58 avesse perso sia Pelé che Garrincha. Juric allenatore del Napoli? Non saprei se consigliarlo o meno a De Laurentiis. Non mi sembra uno con le caratteristiche giuste, ma non me la sento di dare suggerimenti”.
Meluso, l’amico DS Lupo: “Le voci sul futuro non lo infastidiscono, ha già in pugno i profili migliori per risollevare il Napoli. Samardzic è da Napoli, ma serve anche un vice-Anguissa”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Fabio Lupo, direttore sportivo e amico di Mauro Meluso: “Che Mauro sia finito già nelle speculazioni del prossimo anno, fa parte purtroppo del gioco. Chi opera all’interno di un club che ha difficoltà, vive delle voci negative. Meluso ha un’esperienza lunghissima, è abituato a lavorare in palcoscenici difficili, non si farà condizionare nel lavoro che dovrà svolgere a gennaio. Serve trovare le soluzioni giuste per il mercato di riparazione e Mauro è già all’opera. Acquistare adesso è molto complicato, perché i calciatori forti difficilmente partono a stagione in corso. Il Napoli ne ha bisogno e lo status degli azzurri attirerà qualche elemento, spingendolo a fare pressioni per andar via dal proprio club attuale. Con Mauro ci siamo sentiti di recente, ci siamo fatti gli auguri di buone feste ma non mi ha raccontato nulla di mercato (ride ndr)… Non è uno che ha bisogno di confronti, sono sicuro che abbia già in pugno i profili migliori per aiutare il Napoli a riprendersi. Samardzic? E’ un calciatore che mi piace tanto, per tecnica e personalità è uno da Napoli. E’ il tassello giusto da aggiungere, anche per l’entusiasmo e le motivazioni che porterebbe. Sarebbe un salto di qualità importante per il centrocampo. Vice-Anguissa? Servirebbe, sì. Ci vuole qualcuno con il fisico e con l’equilibrio di Anguissa. La Coppa d’Africa porta via tanto tempo, ma anche tante energie quando si rientra. Quindi un’alternativa vera ad Anguissa sarebbe utile”.
Il mental coach Tirelli: “Napoli impreparato nel gestire la vittoria dello Scudetto, è stata accolta con un punto di arrivo e non di partenza. Ecco cosa c’è dietro il calo di Kvara”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Stefano Tirelli, mental coach: “Il Napoli si è fatto trovare impreparato nel gestire la vittoria dello Scudetto. La città ha una passione e un entusiasmo trascinante, ma quando non viene gestito al meglio porta via concentrazione al gruppo squadra e a tutto l’ambiente. Le vittorie non sono punti di arrivo, ma punti di partenze. E questo il Napoli non sembra averlo compreso. Poi è venuta meno quell’alchimia che c’era con Spalletti ed il suo staff e questo ha completato il quadro del declino. Sono scomparsi nell’estate tanti elementi che lo scorso anno hanno reso questa squadra un corpo unico. Il Napoli di adesso si sta ancora cercando… È una squadra un po’ depressa sportivamente e che si trova in uno stato difficile, dopo mesi e mesi trascorsi sugli allori. Festeggiare nel tempo toglie concentrazione ed equilibrio. Kvaratskhelia specchio del Napoli? Sì, ma non mi aspettavo un calo simile. L’anno scorso non aveva aspettative su di sé ed è esploso. Ora deve gestire anche le pressioni che arrivano ogni giorno, è meno libero di testa. L’anno scorso gli venivano delle giocate quasi per magia, mentre adesso sembra sempre sull’orlo dell’errore. Deve gestire una consapevolezza diversa dei propri mezzi. Non metto in dubbio che sia fortissimo, ma forse persino lui è andato oltre nelle previsioni delle proprie capacità”.
C. Esposito: “Il Napoli ha quasi gettato del tutto quanto fatto di buono lo scorso anno… Le scuse di ADL rappresentano un primo passo, ma speriamo che metta mano al portafoglio e rimedi sul mercato con i fatti”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Carmine Esposito, allenatore e amico di Spalletti: “Spero che il Napoli possa subito voltare pagina nel 2024. Nell’ultimo periodo ha buttato via quanto di buono ha fatto nella passata stagione, ma la squadra deve rialzarsi e non piangersi addosso. Le scuse di ADL rappresentano un primo passo, ma speriamo che metta mano al portafoglio e rimedi sul mercato con i fatti. I calciatori non rendono come l’anno scorso, ma la colpa principale è del presidente: ha voluto mandare via tutti e fare di testa sua. Ora deve rimediare. Samardzic? Sarebbe un ottimo colpo, è uno che al Napoli ci starebbe benissimo. E’ un calciatore importante, ma da solo non basterà per rialzare la squadra. Bisogna ricompattarsi e sfilacciarsi di meno, tornare ad aiutarsi in campo. Torino-Napoli? Gli azzurri sono venuti meno, dopo alcuni segnali positivi rivisti con Mazzarri. E’ ritornato il Napoli di paura e di timore, che prende sempre gol. La gara con la Roma poteva darci una svolta diversa, invece ha riaperto la crisi. Ora col Torino bisogna ricompattarsi e ricominciare da capo, che i granata sono una brutta bestia. Simeone? Davvero non capisco perché non riesca a trovare spazio in questo Napoli, dispiace vederlo così. Bisogna dargli fiducia e credere in lui. Simeone ha tutto per non far rimpiangere Osimhen a lungo, senza nulla togliere a Raspadori. Spalletti utilizzava il reparto offensivo, tenendo tutti sul pezzo e facendoli sentire tutti importanti. Ora non c’è la stessa armonia e la stessa gestione”.
Pacchioni: “Nel 2024 il Napoli dovrà salvare il salvabile! Samardzic aggiunge talento e imprevedibilità, ma occhio che il ragazzo è un po’ altalenante…”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Paolo Pacchioni, RTL 102.5: “Il 2024 del Napoli dovrà svilupparsi cercando di limitare i danni. Sappiamo tutti che questa squadra non rende più come prima, ma bisogna fare pace con il passato ed evitare di piangersi addosso. Il Napoli deve salvare il salvabile: rientrare tra i primi 4 posti e fare bene nelle coppe. Fiorentina e Bologna non sono così affidabili da arrivare lì a fine maggio, quindi il Napoli deve farsi trovare pronto e compattarsi. Entrare nella prossima Champions è vitale per il quadro tecnico ed economico del club. Samardzic? Porterebbe talento e una scossa agli azzurri. Kvara è stato determinante lo scorso anno, ma ha perso spinta e uno come Samardzic aggiungerebbe un nuovo tasso di imprevedibilità alla squadra. Dovrà essere bravo Mazzarri ad inserirlo nella maniera giusta. Certo il ragazzo è un po’ altalenante, ma ha margini di crescita importanti. La partenza di Zielinski, comunque, toglierà tanto anche dal punto di vista di esperienza e talento. Ci sta però che ora vada a cercare spazio altrove, dopo essere stato fondamentale per tanti anni al Napoli. Zielinski ha più sostanza rispetto a Samardzic, ma Samardzic ha più estro rispetto a Zielinski. Napoli poco sereno? Sì, lo si è visto contro il Monza nelle tante occasioni sprecati. La frenesia subentra quando squadre vincenti non riescono ad essere più tali. Bisogna mettere un punto e andare avanti, per il bene del Napoli”.
Gazzetta, D’Angelo: “Samardzic-Napoli, contatti intensificati tra gli azzurri ed il padre del calciatore. Nessuna manovra di disturbo della Juve, ma se le cose andranno per le lunghe…”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Vincenzo D’Angelo, Gazzetta dello Sport: “Samardzic sta giocando meno negli ultimi periodi, un chiaro segnale di voler tornare subito a cambiare aria. Con l’Inter saltò per un problema di commissioni e non è un caso che proprio da ieri, il Napoli abbia intensificato i contatti con il padre del calciatore. E’ qui che si gioca la partita principale per chiudere l’affare. Napoli è una piazza gradita al calciatore, che sogna di esordire in Champions League, però vanno messe a posto tutte le tessere del puzzle. Con l’Udinese c’è già un accordo di massima sui 20 milioni di euro, ma serve ricevere il via libera dall’entourage del calciatore prima di chiudere tutto in tempi brevi. La Juventus su Samardzic? Le manovre di disturbo sul mercato sono all’ordine del giorno, ma la Juve al momento non ha lo spazio tecnico ed economico necessario per accogliere sin da subito uno come Samardzic. Se non esce nessuno, non può arrivare nessuno. Se il Napoli accelererà per Samardzic, non ci saranno problemi. Se invece si andrà per le lunghe, chiaro che la Juventus può inserirsi in vista della prossima stagione. Di certo il Napoli si muoverà parecchio sul mercato di gennaio, a maggior ragione dopo le parole pronunciate da De Laurentiis. Anguissa è in Nazionale, quindi servirà aggiungere altri elementi a centrocampo. Serve un giocatore pronto subito e di grande fisico. Ci sono dei profili individuati, il Napoli spera di ricevere degli sconti su esuberi come Hojbjerg e Soumaré. Agli azzurri serve un altro equilibratore in mediana”.