AMARCORD: NAPOLI-INTER, luci al Maradona!
Ora più che mai luci al Maradona per la sfida fondamentale contro l’Inter! Per capire di quale pasta è fatto il nuovo Napoli di Mazzarri, alla sua prima sfida tra le mura amiche dopo il ritorno al timone, se può ancora nutrire ambizioni tricolori.
Lo scorso 21 maggio gli azzurri sono già laureati Campioni d’Italia ma il 3-1 sull’Inter è salutato con particolare soddisfazione dato che i nerazzurri sono rimasti l’ultima squadra da battere nel corso di quella straordinaria stagione. Gli ospiti reggono nel primo tempo, occasioni per Anguissa, Osimhen e allo scadere un tiro di Lukaku sull’esterno della rete.
L’espulsione di Gagliardini al 40° è stato uno spartiacque; Napoli all’assalto nella ripresa, Onana, molto diverso da come appare oggi, si oppone a Di Lorenzo e Kvara prima di capitolare contro Anguissa al 67°. L’Inter reagisce, un colpo di testa di Dumfries è salvato sulla linea da Rrahmani e sul rovesciamento di fronte Simeone segna ma il gol è annullato per un precedente fallo di Zielinski. All’81° Lukaku impatta il risultato ma tre minuti dopo è Di Lorenzo con una “palombella” a ristabilire il vantaggio. In pieno recupero, con l’Inter in avanti, altra ripartenza con ultimo passaggio a Gaetano che fissa il risultato sul 3-1.
Incontro, questo, giocato in notturna sin dal 1997; Simoni sulla panchina interista, Mazzone su quella partenopea, Protti–Bellucci tandem azzurro d’attacco, Taglialatela tra i pali, c’era la Lira e con un solo stipendio si manteneva una famiglia, un dodicenne di nome Cristiano Ronaldo, che pareva avere stoffa, passava per 12mila € alle giovanili dello Sporting Lisbona. Se qualcuno avesse parlato di virus o pandemia mondiale gli avremmo risposto di vedere meno film del filone catastrofico. Piccolo dettaglio, quella partita finì 2-0 per l’Inter, reti di Galante e autorete di Turrini.
Napoli non vincitore il 12 febbraio 2022, malgrado un primo tempo di rara intensità; azzurri avanti al 6° con un rigore assegnato al VAR per un fallo di De Vrij su Osimhen, Insigne non fallisce dagli undici metri. Quindi occasioni a raffica per Zielinski, palo esterno, Insigne e lo stesso Osi. L’Inter si vede poco con un innocuo colpo di testa di Dzeko ed un’offensiva di Dumfries. Tuttavia i nerazzurri colpiscono a freddo in apertura di ripresa e con Dzeko che approfitta in un imbambolamento della difesa pareggia il conto.
Gli azzurri non ci stanno ma Handanovic, opponendosi prima ad Osimhen poi a Elmas, si guadagna la palma di migliore dell’Inter.
Napoli e Inter si sono sempre incontrate fin quando il Napoli ha giocato in serie A; cominciando quindi dal ritorno degli azzurri in A nel 2007, Napoli-Inter si è giocata sedici volte con un bilancio in netto favore dei partenopei che hanno ottenuto nove vittorie, sei pareggi ed una sconfitta, quest’ultima nel giorno dell’Epifania 2020 con i nerazzurri vittoriosi per 3-1. LuLa sugli scudi, doppietta di Lukaku e gol di Lautaro, rete della bandiera di Milik, pari e patta nella sfida del 18 aprile 2021, 1-1, con due pali di Lukaku ed un salvataggio di Insigne su Hakimi ma passò il Napoli per un pasticcio difensivo tra De Vrij e Handanovic che spinsero in rete un innocuo cross di Insigne. L’Inter, costantemente in avanti, trovò il pareggio al 55° con un forte diagonale di Eriksen, al suo primo centro in campionato. Napoli pericoloso su punizione e nel finale con una conclusione di Politano che scheggiò la traversa.
Il 19 maggio 2019 si giocò l’ultimo incontro casalingo della stagione, in un’atmosfera da ultimo giorno di scuola e con il Napoli certo del secondo posto. Inter con Icardi separato in casa e con Spalletti tecnico ormai virtuale (guarda un po’…). Ne scaturì un 4-1 senza storia con gli azzurri già in vantaggio dopo un quarto d’ora con Zielinski, raddoppio di Mertens al quarto d’ora della ripresa. Poi la doppietta di Fabian Ruiz fino al rigore calciato da Icardi all’81°
Due successi per 1-0 firmati entrambi da Zalayeta il 2 marzo 2008 e 26 aprile 2009. Quest’ultima vittoria fu dei pochi acuti del Napoli di Donadoni ma soprattutto uno sgambetto alla rincorsa di Mourinho verso il suo primo “titulo”. Finì a reti inviolate il 14 febbraio 2010 e fu 1-1 nell’ultima gara al San Paolo della stagione 2010-2011. Zuniga allo scadere del primo tempo annullò il vantaggio interista di Eto’o.
Inter al tappeto il 26 febbraio 2012, gol partita di Lavezzi. Il 5 maggio 2013, la gara perfetta: 3-1 per il Napoli. Se 3 è il numero perfetto, ci fu da divertirsi: tre reti di Cavani al 3°, al 33° su rigore ed al 33° del secondo tempo. Per i nerazzurri Alvarez su rigore. Tre a zero anche l’ultima vittoria nel dicembre 2016, azzurri a spron battuto e sul 2-0 già al 7°: Zielinski e Hamsik, al 52° tris di Insigne.
Il 22 ottobre 2017 finì a reti inviolate. Gli azzurri, sino a quel momento a punteggio pieno, sbatterono contro il muro nerazzurro con Spalletti che in TV nel dopo partita raccolse complimenti un po’ dovunque.
L’Inter del Triplete al San Paolo non ha vinto. L’hanno fatto quelle di Sammer, Bergkamp e Djorkaeff: il tedesco, in Italia solo nella stagione 1992-93, aprì le marcature prima del raddoppio di Schillaci e del 2-1 di Fonseca. Bergkamp siglò il 3-1 del 7 maggio 1995 mentre il “Califfo”, il 12 gennaio 1997, firmò il raddoppio nerazzurro dopo il vantaggio di Branca, vano il 2-1 di Caccia al 90°.
Il bilancio tra il Napoli e l’Inter di Ronaldo vede un perfetto equilibrio, una vittoria a testa. I nerazzurri, come già ricordato, s’imposero al San Paolo 2-0 il 19 ottobre 1997 mentre persero 1-0 il 19 febbraio 2001 per il gol di Matuzalem. Poca gloria anche per Karl-Heinz Rummenigge: l’Inter guidata dal panzer tedesco non vinse mai a Napoli. Un secco 3-1 nell’aprile dell’85, Bertoni (2), Dal Fiume, Baresi. Altra sconfitta 1-0 il 16 marzo 1986, rigore di Maradona, ma l’ex del Bayern era assente, e 0-0 il 2 novembre dello stesso anno, nel campionato del primo scudetto azzurro. Maradona ha colpito (e affondato) la Beneamata altre due volte: il 10 aprile 1988, 1-0, ed il 22 ottobre 1989, 2-0. Il 15 dicembre 2013 i nerazzurri di Mazzarri tornarono a Milano con un 4-2 sul groppone, Higuaìn, Cambiasso, Mertens, Dzemaili, Nagatomo, Callejòn. L’8 marzo 2015 fu una partita double face: primo tempo 0-0, finale 2-2. Gli azzurri che si fanno rimontare il doppio vantaggio, Hamsik – Higuaìn, Palacio – Icardi.
Il 30 novembre 2015, Napoli-Inter 2-1 e Ciuccio capolista solitario dopo 25 anni. Doppietta di Higuaìn e rete di Ljajic che segnando “sfonda” la porta azzurra inviolata nelle cinque precedenti partite. L’Inter, in dieci per l’espulsione di Nagatomo, oltre al gol di Ljajic tiene in apprensione il San Paolo colpendo due legni negli ultimi minuti (Jovetic, Miranda).
Dolorosa nota statistica: Napoli-Inter giocatasi il 30 marzo 1991 fu la prima partita al San Paolo del Napoli orfano di Maradona. Diego dopo Napoli-Bari (1-0, Zola) fu sorteggiato per un controllo antidoping che diede un responso positivo evidenziando tracce di cocaina. Per la cronaca, quel Napoli-Inter terminò 1-1: vantaggio di Matthaeus e pari di Careca un minuto dopo.
Antonio Gagliardi