AMARCORD: Atalanta-Napoli, caccia alla Dea!
Trasferta tradizionalmente ostica per il Napoli, in particolare per il salto di qualità che gli orobici hanno palesato ormai da anni, facendosi rispettare anche in Europa. Il 5 novembre 2022, vincendo a Bergamo, il Napoli ha inanellato la non vittoria consecutiva poi diventate undici prima della pausa mondiale; un 2-1 in rimonta, vantaggio di Lookman al 19° su rigore deciso al VAR per un tocco di mano di Osimhen, pareggio quasi immediato di Osi di testa, poi sempre il nigeriano si fa largo in area e serve un gran pallone a Elmas per il 2-1 finale al 34°. Nella ripresa traversa di Lookman e palo sfiorato da Simeone. La sfida dell’anno precedente vide ognuna delle due compagini vincere in trasferta e con il 3-1 del 3 aprile 2022 il Napoli vendicò la sconfitta interna dell’andata. Due gol azzurri nel primo tempo, entrambi su palla inattiva; rigore di Insigne per fallo di Musso su Mertens lanciato a rete e raddoppio di Politano servito in area da Insigne sugli sviluppi di un calcio di punizione. De Roon con un colpo di testa e distanze e ripartenza di Lozano, tocco preciso per Elmas e definitivo 3-1. Ben altro andamento nel 4-2 del 21 febbraio 2021 quando la Dea segnò cinque delle sei totali reti favorendo con l’autogol di Gosens la seconda rete del Napoli: prima frazione 0-0 quindi Zapata, pari di Zielinski, Gosens, Muriel con, dopo l’autorete, Romero a chiudere il conto. Ancora Atalanta il 2 luglio 2020, Pasalic, Gosens tornata al successo dopo l’1-2 del 2 dicembre 2018, Fabian Ruiz, Zapata, gol vittoria di Milik all’85°. Il 21 gennaio 2018 gli azzurri passarono grazie al diagonale di Mertens in una gara piuttosto equilibrata mentre la stagione precedente l’Atalanta era stata la sola avversaria a vincere il doppio confronto con gli azzurri battendoli, sul proprio campo, il 2 ottobre 2016 con la rete di Petagna (sconfitta che a Sarri non piacque affatto).
Altra storia il 20 dicembre 2015 con il Napoli vittorioso per 3-1, penalty di Hamsik, pari della Dea dopo soli due minuti col Papu Gomez e la doppietta di Higuaìn. In quei tempi, a parte un anno in B per gli orobici, due pareggi e due sconfitte. Il 29 ottobre 2014, finì 1-1 Denis e Higuaìn. Identico punteggio il 27 novembre 2011, ancora in gol El Tanque, azzurri a segno con Cavani in pieno recupero. Il 31 ottobre 2012 successo dei padroni di casa grazie alla rete di Cazzola.
Il 2 febbraio 2014 fu una delle peggiori partite nella stagione del Napoli; un 3-0 senza storia, doppietta di Denis e gol di Moralez, frutto di tre mega regali della difesa azzurra. Errori a parte, la sconfitta fu figlia di un fallimentare turnover di Benitez.
Altri tempi quelli che riportano alla mente l’8 aprile del 1990, match determinante per il secondo scudetto. La moneta da 100£ che colpì Alemao permise al club di Ferlaino di presentare reclamo ottenendo così la vittoria a tavolino. Con quei due punti Il Napoli agganciò il Milan in vetta alla classifica al quartultimo turno della stagione.
Azzurri sconfitti nella stagione 2008-09 quando gli orobici si imposero 3-1 ottenendo però il successo solo all’ultimo minuto. Tutte nella ripresa le quattro reti: Ferreira Pinto e pari di Hamsik su rigore fino all’89° quando Manfredini e poi Floccari, in pieno recupero, regalarono il successo ai bergamaschi. Ancora più netta la sconfitta nel campionato precedente quando il Napoli matricola fu travolto 5-1. Al secondo minuto della ripresa l’Atalanta era già sul 4-0, del Pampa Sosa il gol della bandiera prima della manita di Ferreira Pinto.
Atalanta e Napoli si sono incrociate anche in Serie B ed il 28 febbraio ’99 finì 1-1 con due ex a segno: vantaggio napoletano di Scapolo, pari atalantino di Caccia e, l’anno successivo, promozione alla fine entrambe le compagini, vide i padroni di casa vincitori 1-0 con gol di Doni. Un’altra sfida in Serie B, nel novembre 2003, finì a reti bianche.
Il Napoli di Maradona a Bergamo fu sconfitto il 28 ottobre 1984 per 1-0, gol di Soldà. Per il resto furono tre pareggi, due 0-0, un 1-1 con reti di Maradona e Nicolini e l’1-0 firmato da Giordano nell’anno del primo scudetto. Da riportare anche l’1-1 della stagione 1991-92 con le marcature di due giocatori che non hanno certo segnato un’epoca nei due club: Silenzi ed il brasiliano Bianchezi, soprannominato Careca III.
Antonio Gagliardi