EDITORIALE – Napoli, che squallore! Ancora una sconfitta al Maradona, divenuto terra di conquista
Editoriale del Lunedì. Premesso che in campo vanno i giocatori e non l’allenatore, ragion per cui, i primi artefici di questo disastro inaspettato alla vigilia della stagione in cui era d’obbligo difendere il tricolore conquistato a giugno, sono, senza dubbio loro, a cui imputiamo il 60% delle responsabilità, non ultima per la vergognosa sconfitta di ieri, contro il modestissimo Empoli, al Maradona, divenuto terra di conquista per gli avversari, sta di fatto però, che la gestione della squadra da parte di Garcia è stata finora sconcertante. Il tecnico transalpino è in totale confusione e sembra non aver capito nulla delle capacità dei suoi calciatori, apparsi la brutta controfigura dello scorso campionato. Ora, la situazione si fa complicata, intanto nel post partita con i toscani vi è stato un primo summit societario, all’Hotel del corso Vittorio Emanuele, dove è solito soggiornare il presidente De Laurentiis. Ovviamente si è parlato del probabile esonero di Rudi Garcia e dell’eventuale suo sostituto. Dunque, l’avventura azzurra dell’allenatore francese è terminata, non ci sono più gli estremi per rinnovargli la fiducia, tanto più che la squadra ha fatto capire di non recepire il suo calcio. Di certo, la rosa del Napoli è molto competitiva ed è inspiegabile come possa aver avuto un‘inversione di tendenza così strana; di punto in bianco i giocatori cardini di Spalletti sono diventati dei brocchi? Non ci voglio neanche pensare, quindi, quali possono essere state le cause di tale situazione che rischia di far saltare tutti i piani del club partenopeo. Lo squallore visto ieri a Fuorigrotta lascia tutti sconcertati, nonchè amareggiati, ora come ora, il Napoli ha bisogno di una sferzata, di una scossa da parte di un tecnico dal polso di ferro che riesca a motivare Di Lorenzo e compagni per risalire la china, inculcando loro quella voglia di rivalsa e riscatto che porti, come minimo, a lottare per le prime posizioni. Non a caso, gli azzurri sono, pur sempre, i Campioni d’Italia in carica. Il patron, negli spogliatoi, è stato durissimo nei confronti di Garcia e della squadra: De Laurentiis ha avuto toni e modi molto pesanti, ostentando il grande disappunto per la quarta battuta d’arresto stagionale in casa, un ruolino di marcia non assolutamente degno di una formazione che, solo sei mesi fa, ha cucito sul petto il terzo scudetto della storia della società. Naturalmente, la scelta del massimo esponente del club di ingaggiare il trainer d’oltralpe si è dimostrata sbagliatissima e adesso si pagano le conseguenze; forse per trovare una ragione di tale crisi di identità, occorre andare a monte, partendo dagli addii eccellenti di Spalletti, Giuntoli e Sinatti, tre protagonisti assoluti della magnifica cavalcata di un anno fa. Tornando al presente, per fortuna,. nulla è ancora perduto, visto che le concorrenti, tranne l’Inter, non è che stanno brillando, vedi Milan, Atalanta, Lazio e Roma. Oggi ci sarà un altro vertice societario, in cui, molto probabilmente, verrà annunciato l’esonero di Rudi Garcia, poi, tra oggi e domani , scopriremo chi sarà l’erede che già mercoledì dirigerà l’allenamento a Castel Volturno e alla ripresa del torneo, sabato 25 novembre, siederà in panchina, a Bergamo, contro l’Atalanta. A sentire le voci di corridoio, l’indiziato numero uno sarebbe Igor Tudor, ex allenatore di Udinese e Verona, al quale è stato proposto un contratto fino a giugno 2024, con un’opzione di rinnovo di un anno. Il tecnico croato non ha, però,, ancora accettato, ci sta riflettendo. Nei prossimi giorni ne sapremo molto di più.