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Messina-Benevento, parla Andreoletti: “Il Messina ha una indentià precisa ma io non faccio calcoli”

Mister Andreoletti commenta così la sfida che il Benevento giocherà contro il Messina, gara che si disputerà domenica alle 18.30:

“Il Messina ha giocato ogni tre giorni e per noi può essere un vantaggio, ma non faccio questi calcoli di questo tipo e farò le mie scelte. Quest’anno non mi sono mai trovato in difficoltà perché alleno una rosa importante. E’ chiaro che le scelte vanno fatte anche in base a quello che ho visto nell’ultima partita. Non è mia intenzione stravolgere nulla.

Ci concentriamo su noi stessi. Il Messina ha raccolto la maggior parte dei punti in casa. E’ stata l’unica squadra che ha fermato l’Avellino del nuovo tecnico. Hanno una identità precisa. E’ la squadra più ‘zemaniana’ del girone. Ci saranno momenti della gara nei quali dovremo essere bravi a difendere in maniera più bassa per ripartire. 

Bolsius è in grado di far saltare gli equilibri in qualsiasi momento.  Ancora non sa quanto è forte. E’ molto istintivo ma deve capire che deve lavorare anche in simbiosi con i compagni.

Karic è un calciatore di grande corsa e indipendentemente da dove viene impegato, centro destra o sinistra, da lui non possiamo aspettarci la qualità di Ciano o Ciciretti. 

Ciciretti deve acquisire intensità e minutaggio. Per lui è soltanto una questione di tempo.

Pinato si è ristabilito anche se non è al massimo della forma, ma non è nulla di preoccupante. Deve un po’ convivere con un dolorino. E’ una mezzala ma è un calciatore che può interpretare anche il ruolo di trequartista. E’ una situazione che potremo sfruttare perché ha tempi di inserimento. Sono cose che stiamo valutando. Ho tante frecce da potermi giocare. Deve conquistarsi il posto perchè chi lo ha sostituito ha fatto bene. 

Improta le migliori prestazioni le ha fatte a destra ma può ricoprire più ruoli. Mi piace confrontarmi con lui per capire determinate cose.

La mancanza di concretezza in zona gol, dipende dalla mancanza di lucidità perché le occasioni le abbiamo create. Dobbiamo lavorare su questo aspetto ma non sono preoccupato.

Ferrante ha voglia di trovare il gol ma non deve fossilizzarsi su questo. 

Il rientro di Marotta può aiutarci. Alessandro ha qualità importanti dentro l’area di rigore. Dall’inizio della gara o dalla panchina è uno dei leader della squadra.

Masciangelo ha avuto la sua opportunità e si è fatto trovare pronto. Ha lavorato molto ed è stato intraprendente. Penso di proporlo anche se ho Benedetti che troverà quanto prima il suo spazio.

Il mio bilancio a Benevento è positivo. Sono stati quattro mesi impegnativi e sto dando tutto me stesso per dare il massimo. Tutti sappiamo da dove siamo partiti. C’erano giocatori che non vedevano l’ora di andare via. Oggi abbiamo calciatori che onorano la maglia e questo è l’obiettivo più importante. 

Ciano non ha trovato ancora il gol ma mi preoccuperei se non avesse avuto le occasioni per segnare. Il gol arriverà. Pensiamo all’obiettivo generale. Ragioniamo di squadra. Non dobbiamo imborghesirci. 

Facendo un’analisi del campionato, credo che squadre come Avellino e Catania usciranno fuori perchè hanno valori e buone individualità.

Per quanto mi riguarda, credo che non vi sia nulla di più importante che il bene della squadra. Bisogna mettere da parte le proprie convinzioni per il bene del gruppo.  La mia idea di calcio è quella di una squadra che abbia il dominio del gioco. Non sono qui per mettermi in vetrina ma per disputare un campionato importante. Si sono create delle situazioni che hanno avuto delle priorità rispetto a quelle che erano le mie idee tattiche. 

Le referenze su Pastina erano pessime. Io non ho fatto nulla. L’ho allenato e ho intravisto delle qualità. Forse in lui è scaturita quella maturità necessaria. Ha dei margini di miglioramento importanti. Può esprimersi ancora con più qualità. Il suo rendimento è figlio di qualcosa che è partita da lui. Molti nostri calciatori ancora non hanno espresso il loro potenziale.

Per quanto concerne i giovani che hanno trovato poco spazio, non credo che per loro siano stati sei mesi persi. Sapevamo che qualcuno avrebbe avuto meno possibilità di giocare. Abbiamo pensato che lavorare in un contesto come il nostro li avrebbe aiutati a crescere. Tra qualche mese faremo delle valutazioni. Chi resterà qui è perchè servirà alla rosa”.

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Claudio Donato

Claudio Donato, giornalista-pubblicista. Al suo attivo diverse collaborazioni con varie testate giornalistiche.