AMARCORD: NAPOLI-MILAN, in Paradiso senza il Diavolo!
Il Napoli è chiamato ad una sfida chiave! Già troppe gare sono state così etichettate in quest’incerto inizio di stagione, ma quella con il Milan lo è sicuramente; per una questione di blasone, perché se gli azzurri sembrano aver trovato una quadra i rossoneri appaiono un po’ in affanno e poi perché nelle due ultime partite casalinghe il Diavolo è andato via portando con sé l’intera posta.
L’anno scorso, 2 aprile 2023, uno 0-4, unica vera disfatta di una stagione trionfale; Napoli non sceso in campo, rossoneri perfetti. Per i padroni di casa una conclusione di Simeone alta sullo 0-0 ed un tiro di Zielinski deviato da Maignan sullo 0-2, a frittata ormai fatta.
Scatenato Leao che sigla l’1-0 con un pallonetto dopo aver ricevuto palla da Brahim Diaz che sulla fascia si fa beffe di Mario Rui e Zielinski. Il raddoppio è un’autorete di Kim Minh-Jae su tiro di Diaz che in area di rigore fa quello che vuole, un po’ come Leao che al 59° fa tris dopo un’azione solitaria. Il poker è opera di Saelemaekers che qualche minuto dopo impegna Meret che evita un’umiliante manita.
Sempre sconfitto Spalletti contro il Milan al Maradona, così il 6 marzo 2022, 0-1 Giroud. Sembra un’era fa; Ibra in campo, spettatori sugli spalti con le mascherine, arbitro Orsato che non interviene su un contrasto Koulibaly–Bennacer in area azzurra così come lascia correre un intervento di Tomori su Osimhen. Il Milan passa al 49° quando un diagonale di Calabria è deviato in porta da Giroud; in diretta sembra un tocco fortuito, nel replay si nota molto di più la zampata fatale del francese. Maignan si oppone ad Osimhen, Ospina a Theo Hernandez poi, nel finale, occasionissima per Saelemaekers.
Napoli-Milan è una sfida carica di fascino e tra i bei ricordi c’è senz’altro la gara del 3 maggio 2015, il 3-0 con le marcature tutte in sette minuti nella ripresa ad opera di Hamsik, Higuaìn e Gabbiadini. Il bottino sarebbe stato più pingue contando il palo di Insigne nel primo tempo ed il rigore fallito dal Pipita con il Milan subito in dieci per l’espulsione di De Sciglio. Il 27 agosto 2016 fu un 4-2 con Milik subito protagonista nella sua prima esibizione al San Paolo; il polacco mise a segno la doppietta del 2-0, prima che i rossoneri riuscissero a pareggiare nell’arco di quattro minuti con Niang e Suso. Ci pensò poi una doppietta di Callejon a dare i tre punti alla causa azzurra. Bei ricordi anche il 26 agosto 2018, ma solo dopo aver messo a dura prova le coronarie; il Napoli di Ancelotti vinse 3-2 dopo esser stato messo sotto 2-0. Rossoneri avanti con Bonaventura e Calabria, risultato ribaltato grazie alla doppietta di Zielinski e al gol di Mertens a dieci dalla fine.
La sfida in piena estate, 12 luglio 2020, si è chiusa sul 2-2: Gigio Donnarumma nel bene e nel male, prima con due paratissime sullo 0-0 (Mertens e Callejon) poi con due indecisioni che hanno fruttato le reti di De Lorenzo e Mertens per ribaltare il vantaggio rossonero ottenuto con la botta nell’area piccola di Hernandez. Al 73°pari di Kessie su rigore per un fallo subìto da Bonaventura.
Ricordi meno belli per la sfida del 21 febbraio 2016, che per molti fu il vero passo falso della stagione. Era il turno successivo alla sconfitta di Torino contro la Juventus con i bianconeri passati in testa per un solo punto. Il Napoli vincendo avrebbe sarebbe tornato capolista invece fu solo 1-1. Reti di Insigne, pari di Bonaventura, gli azzurri avrebbero potuto vincere, palo di Hamsik, ma anche perdere con un pericoloso contropiede di Niang. Ricordi per niente belli anche nella sfida il 22 novembre 2020 con il Milan vittorioso 3-1 ed un certo Ibrahimovic autore di due reti; la prima al 20° con Hernandez che pennella un cross per la testa dello svedese che stacca su Koulibaly e batte Meret. Napoli risponde con Mertens e, nella ripresa, con una tripla occasione culminata con la traversa di Di Lorenzo. La seconda rete di Ibra cade al 54° ed è troppo facile per uno come lui fare rete a due passi dalla porta raccogliendo il crossi di Rebic. Il Napoli la riapre con Mertens al 63° ma la chiude Hauge con il 3-1 in pieno recupero.
Dal ritorno del Napoli in Serie A tre pareggi, lo 0-0 del 22 marzo 2009 ed un duplice 2-2 con una doppia rimonta per parte: il 28 ottobre 2009, Cigarini e Denis, a fine gara, vanificarono il doppio vantaggio di Inzaghi e Pato. Operazione non riuscita un anno dopo, il 24 ottobre 2010, quando il Milan si impose 2-1, Robinho, Ibrahimovic ed un irrefrenabile Lavezzi con un incredibile tocco da terra. Il Milan rimontò il 18 novembre 2012 con una doppietta di El Shaarawy che annullò il doppio vantaggio Inler / Insigne.
Due vittorie secche del Napoli entrambe per 3-1, nel 2008/09 e 2011/12. Nella prima gli azzurri dominarono portandosi sul 3-0, gol della bandiera di Seedorf in pieno recupero, nella seconda un super Cavani ribaltò con una delle sue tante triplette il momentaneo vantaggio di Aquilani.
Stessa storia, e punteggio, nella sfida dell’8 febbraio 2014 quando i rossoneri si portarono sull’1-0 con il marocchino Adel Taarabt. L’illusione durò una manciata di minuti: una deviazione su un tiro di Inler mise fuori causa Abbiati, 1-1. Un colpo fortunato ma che diede il là ad un dominio durato tutto il primo tempo. Stessa musica nella ripresa fino al colpo di testa vincente di Higuaìn. Milan poco incisivo con Kakà e Balotelli mentre il Napoli trovò il 3-1 ancora con il Pipita.
Il Milan al San Paolo ha vinto due scudetti: virtualmente quello della sfida scudetto del 1° maggio ‘88 quando vinse per 3-2 con reti di Virdis, Gullit e Van Basten e dette il via al ciclo vincente che tutti conosciamo. Tricolore che fu matematico il 10 maggio 1992, a cinque anni esatti da quello vinto dal Napoli, quando i rossoneri colsero quel punto che bastava dando il via al ciclo degli Invincibili di Capello: Napoli-Milan 1-1 reti di Rijkaard e Blanc.
Quello fu il ciclo dei tre scudetti consecutivi, ‘92, ’93 e 94 e quel Milan vinse al San Paolo 5-1 l’8 novembre 1992 contro il primo Napoli post Maradona. Quattro reti di Van Basten e una di Eranio poi Zola per gli azzurri.
La difesa rossonera fu fatta ballare da Di Canio il 27 marzo del ’94 quando con un preciso diagonale infilò la porta difesa da Seba Rossi. Stesso punteggio un anno dopo, maggio ’95, e fu gloria per il Condor Agostini.
Panucci, ridicolizzato da Di Canio nel ‘94, si prese la rivincita nell’aprile del ’96 segnando il gol partita per il Milan che passò anche il 4 gennaio 1998, 2-1, Leonardo, Ganz e Bellucci. Il Napoli di Maradona, eccezion fatta per il 1° maggio ‘88, al San Paolo non ha mai perso: tre vittorie, 2-0 del dicembre 1985, Giordano e Bagni, 2-1 nell’aprile 1987, Carnevale, Maradona e Virdis. Netto 4-1 nella stagione 198-89, Maradona, doppietta di Careca, Francini e Virdis e 3-0 dell’ottobre 1989, doppietta di Carnevale e ancora Maradona.
A proposito di Diego, il “diavolo” ci mise la coda: due i pareggi del suo Napoli contro i rossoneri. Il 21 ottobre’84, prima sfida Maradona-Milan finita 0-0, 21 ottobre 1991, ultimo incontro terminato 1-1 con un rigore di Diego e pari di Gullit all’88°. Da sottolineare che quel penalty fu anche l’ultima rete che l’argentino siglò in maglia azzurra.
Antonio Gagliardi