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Benevento, il tecnico Andreoletti parla della sifda col Sorrento: “Mi aspetto una crescita nella manovra”

Alla vigilia del match contro il Sorrento, Andreoletti ha parlato agli organi di stampa. Ecco quanto affermato nella lunga conferenza stampa:

“In questa prima fase di campionato, penso che abbiamo raggiunto già un obiettivo importante: quello dell’attaccamento alla maglia. Per l’importanza della rosa che abbiamo dobbiamo ancora trovare la nostra identità. Nelle ultime gare ho provato ad inserire più giocatori di qualità perdendo in fisicità e quindi in equilibrio. Veniamo da 2 pareggi, ovvio che vorremmo vincerle tutte ma veniamo anche da 7 risultati utili consecutivi. Contro il Picerno mi è piaciuto l’impegno della squadra nel mettere in pratica, anche con una difficoltà oggettiva, quello che proviamo in settimana al di là dell’anima e del cuore che stiamo dimostrando sempre perché altrimenti partite come quelle con il Crotone, Giugliano in coppa e Picerno non le recuperi in quel modo”.

AGAZZI E IL CENTROCAMPO A 3:

“Sto valutando un centrocampo a 3 che quindi è una opzione. Davide Agazzi è in crescita e credo che presto possa diventare un giocatore determinante perché sa fare le 2 fasi. Sono contento anche per Kubica, che l’anno scorso era finito del dimenticatoio e domenica ha pareggiato con un bel gol di testa. Quindi voglio provare a sfruttare il suo entusiasmo.”

LE DIFFICOLTA’ DEL CAMPIONATO, LE CRITICHE E LA RICERCA DELL’IDENTITA’:

“Per l’ambiente so che è difficile parlare del Picerno o del Sorrento con tutto il rispetto, poiché fino a 3 anni fa si giocava contro la Juventus, ma voglio dire che queste squadre in quanto al progetto continuativo ci sono superiori e quando le affronti vanno sempre rispettate perché giocarci contro non sarà mai una passeggiata. Non bisogna mai perdere l’identità e dobbiamo provare ad andare sempre alla ricerca del dominio della partita. Adesso succede in 40,60 minuti, ma nel tempo che rimane bisogna anche snaturarsi e soffrire per portare a casa i punti.  Ci sta, quindi, che si possa soffrire e non ho vergogna a farlo se  serve a vincere le partite. 

Non mi tiro indietro alle critiche e mi piace confrontarmi con i miei collaboratori e con voi della stampa, ma al netto di tutti i problemi che abbiamo avuto voglio ricordare a me stesso e a tutti che attualmente siamo secondi a 3 dalla prima, che delle retrocesse dalla b  per il momento siamo la migliore dei 3 gironi. Di quelle che partivano come favorite non abbiamo nessuna davanti perché nessuno pensava che la Juve Stabia potesse essere prima all’inizio del campionato. Non siamo soddisfatti dell’identità e delle caratteristiche che ancora non riusciamo a dimostrare fino in fondo e su questo dobbiamo continuare la crescita. Mi prendo sempre le responsabilità delle mie scelte e non mi sento un parafulmine. In quanto alle critiche io vi leggo tutti con grande attenzione e quando ci sono vedute diverse per me è importante perché il confronto serve a crescere. Ovvio che poi devo fare delle valutazioni e scegliere. Per questo riguardo la partita 2 volte. Mi piacciono gli allenatori che fanno un calcio propositivo e in generale le squadre che sanno in campo cosa vogliono fare con la palla tra i piedi. Sul tiki taka sarei più contento ma forse non avremmo i punti che abbiamo oggi. Sono convinto che arriveremo a costruire qualcosa di importante.”

QUESTIONE TELLO E IL RISPETTO PER LA TIFOSERIA E LA STAMPA:

“Con Tello ho parlato personalmente e anche in gruppo, sono convinto che alcuni atteggiamenti non ci devono appartenere perché chi paga il biglietto e scrive deve essere sempre rispettato. Non sono soddisfatto di come si sta esprimendo lui ma anche di come ci stiamo esprimendo riguardo alla precisa identità che dobbiamo ancora trovare. Dobbiamo ricordare da dove siamo partiti. C’era una squadra formata da giocatori svuotati e che non vedevano l’ora di scappare. Alcuni abbiamo deciso di recuperarli perché crediamo che possano darci una mano a raggiungere gli obiettivi che speriamo, ma chi non rispetta tifoseria e stampa non può far parte di questo gruppo.Se dovesse succedere ci si ferma e si deve chiedere scusa. Non sono molto social quindi non so come dovrebbe farlo un calciatore, ma io credo che la miglior risposta sia in campo quando dimostri impegno e attaccamento. Io ho bisogno di 32 giocatori che danno l’anima per questa maglia. Mi sembra che lo stiano dimostrando tutti e non era scontato riuscirci, ma ci stiamo riuscendo.”

QUESTIONE TERRANOVA:

“Terranova ha bisogno di minutaggio, non essere usciti dalla Coppa Italia lo avrebbe aiutato. So che non è semplicissimo coniugare l’obbligo di dare minutaggio e l’intensità che serve in campo per affrontare certi avversari, ma ci stiamo provando e ci proveremo. Io ho parlato con lui e sicuramente ci saranno delle fasi in cui ci sarà possibilità di farlo giocare. Se non avessimo intensità e freschezza nella manovra partite come quelle con Giugliano, Crotone, Picerno non l’avremmo aggiustate.”

LA SQUADRA CHE AFFRONTERA’ IL SORRENTO:

“Penso solo alla partita di domani e scelgo di mandare in campo quelli che ho visto meglio nelle partite precedenti e durante la settimana. Per questo giocheremo senza fare calcoli relativi agli impegni ravvicinati.La scelta di Capellini, che e’ un titolare come gli altri, la prendo tenendo presente la partita che dobbiamo fare. La formazione di domani? Non ve la do (ride).Questa squadra è stata costruita per un altro sistema di gioco ma per adesso non cambiamo. Cosa manca? Il tempo. Questa squadra ha cominciato a lavorare da squadra solo dall’inizio del campionato. Sono soddisfatto della classifica e dei risultati. Non è scontato per come eravamo partiti. Contro il Sorrento mi aspetto un Benevento perfetto per quanto riguarda determinazione e intensità e in crescita dal punto di vista della manovra.”

MAROTTA, SIMONETTI E IMPROTA:

“Mi dispiace per Marotta, in 3 partite ravvicinate ci avrebbe potuto dare una mano. Sorrentino non ha ancora trovato spazio e mi dispiace perché è un ragazzo interessante che l’anno scorso in serie D ha anche segnato 9 gol. Vedremo di trovare il modo di poterlo utilizzare durante la stagione. Sono d’accordo su Simonetti che è il più positivo a sinistra, sono però soddisfatto anche di Improta che però deve diventare determinante. La competizione fa bene, perché siamo in 32, 33, quando tornerà Meccariello. Io ho l’obbligo di tirare fuori il massimo da tutti quanti.”

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Claudio Donato

Claudio Donato, giornalista-pubblicista. Al suo attivo diverse collaborazioni con varie testate giornalistiche.