COPERTINALE PAGELLERUBRICHE

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI – Garcia toglie gioco e serenità, Osimhen capo dell'”insurrezione”

Meret 6 – Ordinaria amministrazione.

Di Lorenzo 6 – Partita accorta, per tenere d’occhio la coppia Ostigard-Natan.

Ostigard 6 – In qualche occasione Zirkzee lo mette in difficoltà con la sua abilità nel giocare spalle alla porta, ma non commette gravi errori.

Natan 6 – Esordio privo di sbavature, anche perché poco sollecitato da avversari e compagni. Gioca semplice, ma l’unica volta che prova la verticalizzazione regala palla agli avversari in pieno recupero. Piedi non esattamente “brasiliani”.

Olivera 5.5 – L’ammonizione dopo pochi minuti lo tiene frenato negli interventi difensivi, ma pure in fase d’attacco non ruba l’occhio.
(Mario Rui 5.5 – Si vede poco pure lui, sembrano lontani i tempi in cui, dalla sinistra, faceva da secondo regista nel gioco di Spalletti.)

Anguissa 6 – Appare maggiormente in partita, rispetto alle ultime gare.

Lobotka 6 – Tanto lavoro senza palla, ancora con qualche affanno in fase di regia.
(Cajuste s.v.)

Zielinski 6 – Giocate semplici, con pochi errori, e qualche buona intuizione. Niente di trascendentale, comunque.

Raspadori 6 – Come sempre, appare totalmente fuori ruolo sulla fascia destra, ma ciononostante è tra gli artefici di due tra le occasioni più limpide del primo tempo. Nella ripresa, anziché spostarlo in una zona a lui più congeniale, il saggio Garcia lo toglie dal match.
(Politano 5 – Dovrebbe fornire ampiezza e maggiori sincronismi sulla destra, ma di fatto non aggiunge nulla alle sorti offensive dei suoi.)

Osimhen 5.5 – Aiuta poco i compagni nella costruzione offensiva del gioco, puntando solo alla profondità e non venendo mai incontro. Non sappiamo se sia una scelta del mister o una sua pecca. Sbaglia clamorosamente il possibile rigore della vittoria e si rende protagonista di una aperta scenata contro Garcia al momento della sostituzione.
(Simeone s.v.)

Kvaratskhelia 6 – Qualche guizzo, ma si accende solo a sprazzi, tormentato dalla ricerca di un gol che manca da marzo e, chissà, probabilmente pure di una tranquillità perduta nel rovente spogliatoio. Il saggio Garcia lo sostituisce per difendere il pareggio.
(Elmas 5.5 – Pochi minuti, senza incidere.)

Garcia 4 – Tra non-gioco, ricerca ossessiva della palla lunga alla “viva il parroco”, timore difensivistico nelle fasi cruciali del match e spogliatoio apparentemente sfasciato, forse dobbiamo abituarci ad esultare, non più per lo scudetto, ma per i pareggi a Bologna.

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