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Alfonso De Nicola a Radio Napoli Centrale: Sinatti sapeva perfettamente tutto di tutti

Umberto Chiariello: “Ho bisogno di un chiarimento da Garcia: che senso ha?”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Il Napoli gioca col Girona, una squadra della seconda parte della classifica spagnola. Il Napoli aveva bisogno di un test. L’entusiasmo del popolo azzurro è enorme, i 25.000 abbonamenti da record lo dimostrano. Quello che non piace è che ancora oggi, dopo tanti anni, non si tiene conto del tifoso delle amichevoli estive senza contemplare la possibilità di vederle in streaming. Quest’anno neppure quello: chi non è a casa, la partita non l’ha potuta vedere. I bookmakers cosa dicono? Che quest’anno la favorita non è il Napoli, nonostante sia campione in carica, ma l’Inter. Ad oggi, questa è la posizione dei bookmakers che lo fanno sulla base degli scommettitori. Nel frattempo, la Juventus cresce notevolmente battendo il Real Madrid 3-1. Come ho detto nei giorni scorsi, trovo la Juventus molto pericolosa. La Juventus ha dimostrato di avere qualità importanti: senza competizioni è forse l’ostacolo più alto. Il Napoli è fermo: non riesce a vendere Lozano, non riesce con i rinnovi, non riesce ad acquistare. C’è da preoccuparsi? Bisogna avere fiducia ed attendere il 12 agosto, data che i due comandanti hanno dato per fare il punto della situazione. Ormai siamo vicini, questa è la settimana calda. Lo sconcerto è giusto, ma nel mirino ci finisce soprattutto il preparatore a seguito degli infortuni che stiamo vedendo. Io, però, muovo una richiesta di chiarimenti a Garcia: non dico ‘rispetto per chi paga’, perché all’allenatore interessa preparare la squadra per il campionato, ma perché ha messo quella formazione iniziale? Perché il Napoli spreca 60’ per giocare con una squadra di giocatori che non ci saranno? Folorunsho, Zedadka, posso capire che provi Ostigard che ha fatto una cappellata – ma non diamogli addosso – posso capire che provi Zanoli, ma Zerbin, in questo Napoli ha un senso? Che senso ha far giocare i titolari solo mezz’ora?”.

Alfonso De Nicola: “È importante dare continuità a lavoro, problemi ce ne saranno sicuramente”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Alfonso De Nicola, medico sportivo ex Napoli: “L’anno del record di Sarri ho lavorato con Sinatti, è bravo, tra noi tutti c’era una grande collaborazione. Sinatti ha fatto un ottimo lavoro anche con Spalletti e, infatti, hanno vinto. Molti infortuni muscolari? Dipende sempre da troppo lavoro o poco lavoro e lo dico per esperienza personale. C’è bisogno di una costante interfaccia tra preparatore atletico e calciatore, per capire quando si può spingere e quando no. Non so che tipo di lavoro fanno adesso, però noi lavoravamo molto sulla prevenzione, con un metodo che prevedeva dei test iniziali e ognuno faceva un lavoro personalizzato. Anche noi abbiamo avuto diversi infortuni, ma di tipo traumatico, non muscolari. Tempi di recupero prolungati per Kvara? La distorsione allunga un pochino i tempi, potrebbe essere anche una lesione del legamento. Per fortuna è solo una botta che va assorbita. Ogni giocatore dovrebbe avere il proprio preparatore personale, un po’ com’era prima come ce l’aveva Koulibaly. È importante dare continuità di lavoro, quando arrivò Sinatti lui sapeva perfettamente tutto di tutti. Il problemino ci sarà sicuramente, non perché è uscito Sinatti, ma è normale, visto che l’anno scorso non ce ne sono mai stati. Francesco è molto attento all’aspetto fisico, mentale soprattutto. Avventura araba? Ti riempiono di soldi e basta. Rimpianto Napoli? È chiaro che vorresti esserci quando si vince e l’anno scorso si è vinto tanto. Con Aurelio mi sento ogni tanto. Mi ha chiamato per farmi gli auguri e ho risposto subito, con gli amici si fa così. Giuntoli? L’ha sempre detto di essere juventino. “Dentro mi sento juventino”, diceva. La Juve di una volta era molto diversa rispetto a quella di adesso, eravamo tutti rispettosi di quella Juve di Boniperti. Non mi ha sorpreso sia andato alla Juve, anche per le sue capacità”.

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