Chiariello, Padovan e Fusco a Radio Napoli Centrale
Umberto Chiariello: “Rinnovi che valgono più degli acquisti: se non capite questo, non ne capite di calcio”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Oggi c’è una notizia molto importante che per la massa di tifosi può passare sotto silenzio, ma per chi sta attento alle vicende del calcio, è una notizia che può cambiare molte cose. La Lega Calcio ha ufficialmente equiparato ai calciatori comunitari non solo i calciatori svizzeri, come proposto in un primo momento, ma su istanza di molti presidenti – De Laurentiis in primis – ha fatto richiesta al CONI di ottenere il permesso di equiparare anche i calciatori in terra britannica. Il Milan comprando Loftus Cheek aveva occupato un posto extracomunitario che, adesso, si libera. Gli slot sono pochi ed è una restrizione che oggi non ha senso, specialmente perché sono veicoli commerciali e le società hanno bisogno di espansione in nuovi continenti. De Laurentiis, sempre previdente, che parla di nuovi mercati a questo si riferisce: già l’arrivo di Kim aveva aperto interessanti sviluppi in Corea. Il discorso è proprio questo: ad oggi, un calciatore non è da vedere come solo atleta e basta, è un’azienda e veicolo commerciale. Lo stesso De Laurentiis aveva attaccato nuora per dirlo a suocera, vale a dire il presidente del CONI, il quale ha pure replicato di dirlo in privato. E no, e no, e no. Il signore del CONI che doveva dare il permesso non l’ha mandata a dire con sotterfugi di parole affinché Gravina si mobilitasse. Non vi viene in mente che, forse, l’acquisto di Kilman era fermo in attesa di questa situazione? Chissà se si sbloccherà la trattativa, lo capiremo, anche perché leggo di un forte pressing su Danso. In attesa che la norma si allarghi, comunque, un obiettivo importante è stato ottenuto: tutti i giocatori che giocano competizione europee devono essere considerati comunitari, altrimenti che senso ha? Oggi ne ho letta un’altra. Il Corriere dello Sport continua a dire che Mbappé ha avuto un’offerta di 300 milioni per un solo anno. È una strategia? Un modo per far cacciare soldi al Real Madrid? Metterlo fuori rosa è un boomerang. Ma che senso ha? Davvero si crede che c’è un club che caccia un miliardo per un solo anno? Siamo oltre la follia, al punto che famosissimi cestisti hanno ironizzato particolarmente sulla situazione. C’è veramente da ridere, se non da piangere. Ribadisco un concetto: c’è un’affezionato ascoltatore che mi dice che elogio troppo De Laurentiis. Ma cosa dovrei fare? Come potete comprendere le politiche aziendali di uno che gestisce un’azienda da 300 milioni di euro in maniera straordinaria? Che Chiesa non è nelle logiche delle strategie del Napoli? Lo volete capire che bisogna continuare sulla scia del calcio sostenibile? De Laurentiis sta cercando di non fallire dopo lo scudetto. Dopo un’annata del genere in cui i suoi giocatori sono diventati gioielli appetibili a tutti, è andato a ricomprarseli tutti, uno ad uno: si è ripreso Gollini, è andato a comprarsi Caprile e l’ha mandato ad Empoli per fargli fare ossa in Serie A, un’opzione di allungare per un anno Meret, ha rinnovato a vita Di Lorenzo, sta allungando di un altro anno Mario Rui che se l’è guadagnato sul campo, nonostante i suoi 32 anni, a Rrhamani aveva già rinnovato il contratto, a Juan Jesus, Anguissa e Lobotka ha rinnovato il contratto, a Kvara ha raddoppiato il contratto e Zielinski che vuole rimanere a Napoli avrà un contratto di altri 4 anni. Se li è ripresi tutti, sapendo di perderne uno e sta mirando a chiudere la situazione più ostica dove c’è un intento comune di rinnovare Osimhen. Il Napoli aveva un vantaggio enorme e lo mantiene con questa squadra, poi ci saranno gli innesti e il difensore, a giorni, arriverà. Come faccio a non elogiralo guardando in casa d’altri? La Lazio è immobile e Sarri è nero, la Roma sta facendo di tutto per trovare un centravanti, ma non ha un euro. La Juventus vuole lottare per lo scudetto, ma quante incognite ha? Non parliamo dell’Inter che non ha portiere, centravanti, Correa sullo stomaco e da favorita è una grande incompiuta. Il Milan ha fatto una squadra che può essere importante, ma tutta da costruire e chi deve partire in costruzione non è avvantaggiato da chi ha già un assetto definito. L’unica che ha mostrato idee e voglia di ricominciare è il Milan, ma loro avevano esigenza dopo le perdite. Il Napoli deve fare pochi tasselli, ma ciò che doveva fare, lo sta già facendo. Rinnovi che valgono più degli acquisti, se non capite questo, non avete capito il calcio di oggi che è fatto di questo”.
Giancarlo Padovan: “L’appeal del calcio europeo è destinato a calare. Sono convinto che coloro che scelgono i soldi, se ne pentiranno”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Giancarlo Padovan, giornalista SKY: “Due squadre campane nella Serie A femminile sono tanto, il Napoli è una delle società meglio organizzate della penisola. Italia femminile? La Svezia non avrà vita facile, nonostante i favori del pronostico. Difficile fare gol all’Italia che, contro l’Argentina, ha tenuto la partita in mano – non dico che l’ha dominata perché equilibrata – ma ha fatto quel qualcosa in più. La Giacinti è un gran bomber, ma contropiedista, attacca la profondità, mentre la Girelli è entrata ed ha segnato con il suo colpo migliore. Abbiamo fatto di più, meritavamo di più, ma quei 3 punti ci mettono nella migliore condizione per affrontare la Svezia che, in linea teorica, è più forte. Mondiali in Australia? Un grande errore. Infantino ha voglia di arrabbiarsi perché non riuscivano a vendere i diritti, ma in Europa chi se le compra? È già stato un miracolo che la Rai ha preso le partite. Come l’Europeo U21 fatto senza il VAR: una iattura. Non si capisce. Neanche facendolo a posta, si riuscirebbe a fare così tanti autogol clamorosi. Saccheggio arabo? Fin quando ci va Benzema a 35 anni, vabbè. Se davvero andasse Mbappé, vorrebbe dire scardinare tutto il calcio Europeo. L’appeal è già destinato a calare. Milikovic-Savic è andato via a 29 anni, Brozovic era in piena attività ed è andato per soldi. Sono convinto che in molti torneranno indietro, si pentiranno perché capiranno che è un calcio del futuro, forse, ma senza storia: un calcio senza radici non ha fascino e coinvolgimento. Zielinski? Una bella storia, mi ha impressionato, quasi autolesionista. Due offerte superiori economicamente a quella del Napoli potevano farlo propendere per una scelta diversa, ma è innamorato della città, tifosi e squadra e vuole ancora vincere. Avversarie del Napoli? Parlando di mercato, il Milan è quello che ha fatto di più, ma sono scommesse. È andato a prendere giocatori interessanti, ma non affermati. L’integrazione di tutti potrebbe essere un pochino più difficile, ma perlomeno si è mossa. Vlahovic al posto di Lukaku? Vlahovic ha 7 anni in meno, ma con Allegri non si prende. Quindi meglio Lukaku. Di lui bastava leggere il curriculum per capire fosse ‘volubile’, per essere buoni. In ogni caso, credo che avanti a tutti ci sia ancora il Napoli”.
Filippo Fusco: “I giovani vanno valorizzati con un po’ di coraggio. Meluso? De Laurentiis coraggioso e visionario”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Filippo Fusco, direttore sportivo SPAL: “Matteo Prati? Il prezzo lo fa il mercato. Un giocatore moderno, un ragazzo serio ed ambizioso, vediamo. Sono tante le squadre che l’hanno seguito vista la vetrina dell’Europeo U19 e Mondiale U20. Gol di Pueltto a Meret da 50m? Una cosa Maradoniana, gli abbiamo fatto i complimenti. Obiettivi? Puntiamo a fare il meglio con un mix di giocatori esperti e una serie di giovani che sono cresciuti nel settore giovanile della SPAL. I giovani vanno valorizzati con un po’ di coraggio. Ruolo del direttore sportivo? Il nostro è un ruolo importante che si è evoluto in questi anni. Il direttore sportivo è ‘la gamba di mezzo’ di un tavolo a tre gambe tra allenatore e presidente. Ideale sostituto di Kim? Il Napoli ha dimostrato di non avere consulenze. Ogni volta che è andato via un giocatore di livello, è arrivato qualcuno di migliore. Ho fiducia e sono sicuro che l’area tecnica del Napoli saprà egregiamente sostituire Kim, come ha sostituito Koulibaly. Meluso? De Laurentiis coraggioso e visionario. Mauro darà il suo contributo. Arrivare il 15 luglio non è facile, ma avrà il suo tempo per ritagliarsi una propria centralità”.