Umberto Chiariello: “Il Napoli può diventare più forte dell’anno scorso”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Voglio partire da un Tweet di un tifoso molto simpatico che evidenzia, in modo sarcastico, che il mondo social e quello del giornalismo stanno impazzendo. Capisco che è un momento complicatissimo, un mercato in uscita più che in entrata e vendere questa sbobba è complicato. Parte Kim, è andato via Giuntoli, è andato via Formisano, è andato via Spalletti, il giocattolo si è rotto? Manco per niente. Il Napoli è la stessa squadra dell’anno scorso, in questo momento, tranne Kim. La squadra dell’anno scorso, però, ha vinto con 16 punti di vantaggio sulla seconda e le avversarie, ad ora, non sono in grande stato di forma. Partiamo dal presupposto che il mercato è da farsi e poi capire sul campo se il mercato ha funzionato. Se il Napoli mantiene Osimhen e Kvara, mantenendo Elmas, Lobotka, Zielinski e Anguissa, mi dite chi c’è davanti? De Laurentiis ha dimostrato di fare successo, voi fate i tifosi del Napoli. “Il settore giovanile”, “I biglietti”, “Le strutture”, ma perché all’epoca di Ferlaino avevamo campi? Il settore giovanile? Ci ospitava l’Italsider a Bagnoli, non c’era nessuna struttura. L’unica cosa su cui si può avere ragione è il settore giovanile, una vera pecca e mi dispiace amaramente perché potrebbe essere una stella polare del Sud. Il Napoli resta una squadra fortissima, diciamocelo francamente, e può diventare più forte dell’anno scorso”.
Marco Bellinazzo: “A molti club europei i soldi arabi fanno comodo. Diritti TV? Scontato andasse a finire così”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Marco Bellinazzo, giornalista Sole24Ore: “Per molti club europei, i soldi sauditi fanno comodo, almeno per quelli che riescono a vendere i giocatori. Il beneficio immediato ci può essere, ma è apparente laddove si abbia una visione di medio-lungo termine, non mi sembra che si limiti ad un acquisto di calciatori/allenatori, ma un certo progetto di calcio che vede l’Europa messa sempre più in minoranza. Noi pensiamo a pochi club e alle loro ricchezze o presunte tali, in realtà c’è una piramide sportiva che dipende dal vertice – nel caso italiano la Serie A – che finanzia l’intero sistema. Depauperare questo patrimonio significa solo creare situazioni poco favorevoli per questo sport, ma sappiamo quanto sia necessario investire. Ho l’impressione che la commissione europea stia combattendo battaglie di retroguardia e la SuperLega è una di queste. Indubbiamente l’assalto arabo è più preoccupante. L’ideale, come diciamo già da tempo, sarebbe creare un sistema che possa redistribuire le risorse in maniera equa. Da anni cerco di denunciare questo oligopolio in cui ci sono sempre più club a diventare ricchi e molti altri a far fatica, parlo dei club-stato. La Premier ha dato parvenza di un certo equilibrio, negli ultimi anni, ma distribuisce le risorse in maniera più equa. Diritti TV? Una questione quasi scontata. Con le 3 finali europee, per quanto pompate un po’ troppo, si sperava di risollevare un po’ l’appetibilità del calcio italiano. È molto grave che, oltre ai soliti, altri attori che stanno investendo nei diritti sportivi in tutto il mondo, non sono entrati in questa competizione: un evidente segnale di impoverimento del nostro calcio. Mi auguro si possa trovare una quadra e superare gli 850 milioni, soprattutto che si possa recuperare terreno all’estero, ma non sono particolarmente positivo. Se mi piace Garcia? Da tifoso avevo un punto interrogativo su Spalletti, con Garcia è lo stesso. Mi piace per come si pone, com’è stato vincente in tanti campionati, ma i dubbi restano legati a quello che può essere l’innesto in un contesto napoletano, ancor di più nel post-Spalletti”.
Gianluca Monti: “Garcia deve avere un low profile e ripartire dall’annata precedente”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Gianluca Monti, giornalista Gazzetta dello Sport: “Quest’anno la Serie A femminile comincerà più tardi, a causa dei Mondiali. La preparazione dovrebbe iniziare la prima settimana di agosto, ma essendo nel professionismo, il mercato è appena iniziato. Si cercherà di ripartire da un numero consistente di riconferme, si ripartirà dallo stadio di Cercola. Napoli maschile? È forte forte, penso abbia dato il 110% quest’anno. Garcia? Deve cercare di essere quanto più low profile possibile, deve sicuramente disegnare qualcosa di suo, ma inizialmente furbescamente deve fare qualcosa di richiamo all’annata precedente”.
Edmondo Pinna: “Trentalange avrebbe voluto un ruolo molto più attivo di quello che avrà. Il vero problema è che di arbitri non ce ne sono”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Edmondo Pinna, giornalista Corriere dello Sport: “È davvero difficile trovare un episodio bianco o nero per gli arbitri, io sono un cultore della VAR: se si ha la possibilità di consultarlo, che andassero al monitor e decidessero gli arbitri. Poi c’è questa convinzione che andando al VAR bisogna sempre cambiare decisione, ma perché? Si sono fatti tanti passi avanti, questo è vero, ma il vero problema è che non ci sono arbitri e ieri l’ha detto chiaramente il presidente Pacifici. Trentalange? Ha voluto provare la scalata fatta con Nicchi. Le turbolenze della notte tra domenica e lunedì sono state queste: avrebbe voluto un ruolo più attivo di quello che avrà. Sudditanza psicologica? Non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma gli arbitri manifestano umane debolezze nella maniera genuina. Mancata espulsione di Gatti su Kvara? In quell’occasione, probabilmente, un po’ più di attenzione al regolamento sarebbe stata d’uopo”.