Fabio Ravezzani, Davide Lattanzi, Francesco De Core e Oscar Damiani a Radio Punto Nuovo
Ravezzani: “Allenare il Napoli è come cavalcare una tigre. Il vero errore di ADL è stato non continuare con Spalletti, può pagarlo a caro prezzo. Inzaghi? Credo resterà all’Inter…”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Fabio Ravezzani, direttore di TeleLombardia: “Per la panchina del Napoli ci sono tante ipotesi interessanti, ma allenare gli azzurri è come cavalcare una tigre. Molti sono stati disarcionati nel passato. Serve un allenatore capace di affascinare e fare il suo pubblico. Il rischio della prossima stagione è che sia una stagione normale e per il popolo napoletano potrebbe essere difficile da digerire. Sostituire Spalletti sarà quasi impossibile per chiunque, soprattutto se paragoniamo tutto a quest’ultima stagione. Lo abbiamo visto al Milan: il quarto posto di quest’anno ha quasi cancellato lo Scudetto del 2022. Inzaghi e il Napoli? Ma no, credo che resterà all’Inter qualsiasi sia il risultato di domani. Inzaghi è un allenatore capace di reggere le pressioni e tenere i toni pacati, anche nei momenti difficili. Gli interisti non lo volevano più a febbraio, ora sta ottenendo grandi risultati. Per questo serve un allenatore capace di entrare nel contesto culturale di una piazza. Giocare solo con la difesa alta come fa Italiana, a poco serve in una grande piazza. Serve qualcuno che capisca dove opera, è una scelta molto delicata. Il vero errore di De Laurentiis è stato quello di non proseguire con Luciano Spalletti. E questo può essere un errore che potrebbe pagare a caro prezzo. Futuro Napoli? Basterà non vendere i migliori (ride ndr). Trovarne un altro sarà difficile e non può andarti sempre bene, per quanto Giuntoli e ADL abbiano commesso pochissimi errori. La finale di Champions? Comunque vada sarà un successo per l’Inter, a meno che non perda 3 o 4 a zero. Sono ottimista, però: i nerazzurri sono una squadra esperta e che farà faticare il City”.
Da Bari, Lattanzi: “Cessione del Napoli e permanenza qui dei De Laurentiis, per i tifosi sarebbe il massimo. Gestione eccezionale, LDL manager di primo livello. Per lui già immagino un futuro da protagonista nel Napoli, per quanto riguarda Polito invece…”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Davide Lattanzi, giornalista de’ La Gazzetta del Mezzogiorno: “Il Bari è andato molto oltre le previsioni, ma ora è a 90′ dalla Serie A e ha due risultati su tre a favore. C’è un clima fantastico in città, la massima serie manca da 12 anni e i tifosi non vedono l’ora del ritorno al San Nicola. San Nicola che può far registrare il record di presenze all-time, sarà uno spettacolo totale. Se poi le cose andranno bene, si aprirà la partita sul futuro e bisognerà capire come si scioglierà la questione multiproprietà. La figura dei De Laurentiis? Ci sarà eterna gratitudine, hanno meritato la fiducia del pubblico e hanno programmato in maniera seria e competente. Mai c’era stata una gestione così oculata e in ordine nella storia del Bari. In caso di cessione societaria, viene messo sul piatto un club in grande ascesa e questo è merito anche della famiglia De Laurentiis. Dal punto di vista gestionale, il lavoro è stato senza ombra ed è stato eccezionale. Il rapporto della piazza di Bari con i De Laurentiis? Aurelio De Laurentiis è stata una presenza poco percepita a Bari, anche se qualche sua ultima uscita si è fatta sentire e non è stata accolta benissimo. Per il resto, è sempre stato Luigi De Laurentiis ad avere il ruolo principale e ha costruito una rete di partner molto forte. Ha un rapporto di amicizia col sindaco ed ha ottenuto per la prima volta nella sua storia la concessione quinquiennale dello stadio San Nicola. Di certo, spiacerebbe vedere la famiglia De Laurentiis via da Bari. Anzi, il massimo della vita per i tifosi sarebbe che i De Laurentiis restassero a Bari e vendessero il Napoli, ma tutti sappiamo che è uno scenario quasi impossibile. Polito e Luigi De Laurentiis nel Napoli del futuro? Luigi De Laurentiis avrebbe tutte le carte per entrare nel Napoli con un ruolo di primissimo piano. A Bari si è fatto apprezzare in qualsiasi aspetto. Su Polito, invece, ho qualche dubbio in più: è in lizza per un dopo-Giuntoli, ma è una persona che ha bisogno di lavorare in autonomia, sia sui calciatori che sull’allenatore. Il Napoli è una realtà molto più complessa, sotto questo punto di vista”.
De Core: “Tutti gli occhi sono su Italiano, ma ci sono ancora tante cose da vedere. Zidane? Con De Laurentiis mai dire mai…”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Francesco De Core, direttore de’ Il Mattino: “I nomi per la panchina del Napoli sono 39+1, visto che tutte le attenzioni sono rivolte al futuro di Vincenzo Italiano. Lì capiremo se dietro Italiano c’è anche il Napoli e quale potrebbe essere l’accordo da trovare con Commisso e la sua Fiorentina. Di certo, Italiano è quello che si avvicina maggiormente al gioco di Luciano Spalletti visto al Napoli. Per quanto, il gol preso nella finale di Conference League ha mostrato che anche Italiano deve migliorare su alcuni fattori. Altri nomi? Zidane è una suggestione, ma mi sento di escluderlo. Con De Laurentiis, però, mai dire mai… Lo abbiamo già visto nel passato. Al PSG dovrebbe andare Nagelsmann e lì potrebbe aprirsi un capitolo anche su Galtier, che ha già mostrato apprezzamento per il Napoli. Il PSG divora i propri allenatori, quindi è un mondo a parte per chiunque. Rudi Garcia? A Roma ha fatto molto bene, così come molto bene ha fatto anche in Francia. E’ un buon allenatore e un buon gestore, ma al Napoli occorre un profilo di maggior spessore del carattere. De Laurentiis, comunque, troverà il modo di stupire e colpire tutti. La pista principale, per me, resta quella di Italiano, al netto di eventuali scossoni”.
Damiani: “Galtier un amico, ma non mi risultano trattative tra lui e il Napoli. Kim e Osimhen al PSG? Qualsiasi club avrebbe bisogno di loro”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Oscar Damiani, agente FIFA: “Il Napoli è in buone mani, ma molte cose vanno ancora definite. Il Napoli ha uno scouting di alto livello, resta da capire solo cosa farà il mio amico Giuntoli. De Laurentiis mi sembra avere già le idee chiare, per quanto sarà complicato ripetersi. Galtier? E’ un grande amico, sono stato a lungo il suo procuratore, sarebbe bello ritrovarlo in Italia. Al momento, però, non mi risultano trattative tra lui e il Napoli. Allenare il Napoli è un orgoglio per qualsiasi allenatore, Galtier è un grande tecnico e ha le spalle larghe per una piazza simile. Rudi Garcia? Un buon nome, sono sicuro che De Laurentiis riuscirà a trovare la quadra per il futuro della panchina. Kim e Osimhen al PSG? Qualsiasi club avrebbe bisogno di due calciatori così forti. Portare via un calciatore al Napoli e a De Laurentiis, però, è difficile per chiunque. L’Italia Under 20? Una grande soddisfazione, bisogna ripartire dai giovani per rilanciare il campionato italiano. Mi fa molto piacere, da addetto ai lavori e da ex calciatore”.