Gennaro Iezzo, Francesco Fimmanò, Alberto Polverosi e Nino Simeone a Radio Punto Nuovo
Iezzo: “Chi conosce Quagliarella sa che meritava un saluto simile. Meret e Lobotka snobbati dai premi della Serie A? Il problema è chi giudica, meglio che sto zitto…”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Gennaro Iezzo, ex Napoli: “L’abbraccio del Maradona a Quagliarella è stato emozionante. Chi ha conosciuto Fabio sa che tipo di persona sia e quanto meritasse un saluto così. Ha vissuto il dramma di non poter dimostrare il proprio valore con la maglia che ama, per motivi che tutti sappiamo e che purtroppo non sono stati una colpa sua. Mi aspettavo un omaggio dal Maradona, eppure mi sono emozionato comunque. Ha dovuto subire anni difficile per colpa di fattori esterni, ha ricevuto il saluto che meritava. Spalletti? Lascia al Napoli un terzo Scudetto dove il 50% del merito è suo. Meret snobbato come miglior portiere della Serie A? Alex ormai è abituato (ride ndr)… Anche quando vince viene snobbato, ma non sono i premi a determinare la forza di un giocatore. Ha vinto un Europeo e ha vinto uno Scudetto da assoluto protagonista. Anche Lobotka snobbato? Il problema è che chi giudica… Dai, meglio che sto zitto (ride ndr). Lobotka è uno dei migliori in Europa, ma non è stato preso neanche in considerazione. L’abbraccio tra De Laurentiis e Meret alla premiazione? L’ho notato anche io, magari gli ha dato appuntamento in settimana per discutere del futuro. Spero che Alex resti al Napoli e credo che alla fine sarà così”.
Salernitana, l’avv. Fimmanò: “Contenti per quanto il Napoli ha fatto per l’intero movimento calcio. Sousa ha rivoluzionato il nostro modo di approcciare. Ai granata do 30 e Lode per questa stagione”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Francesco Fimmanò, avvocato della Salernitana: “Siamo tutti contenti per quanto il Napoli ha fatto per l’intero movimento calcio. Meglio che vincano club come gli azzurri o la Salernitana, anziché club come la Juventus o le solite note, che magari cambiano poco dal punto di visto della competitività. Quando la competitività aumenta, c’è un arricchimento totale anche per tutte le altre del campionato. Questo risultato arriva in un momento storico completamente diverso rispetto al passato, per cui anche i significati sono tali. Non abbiamo visto ancora nulla di quanto lo Scudetto del Napoli inciderà nel futuro del movimento calcio italiano e campano. Spalletti? Il Napoli ha offerto un livello di spettacolo importantissimo, ne ha beneficiato la Serie A in primis. E’ stato per 11 partite il Napoli più forte della storia con Luciano Spalletti in panchina, senza voler compiere un sacrilegio. Poi va detta anche la mancanza di competitività delle altre big, ma questo non va a ridimensionare quanto fatto dal Napoli. Non ci sarebbe stata storia comunque per nessuno. La Salernitana? Abbiamo battuto qualsiasi record rispetto al nostro passato, prendendo punti a tutte le big. Entusiasma la capacità di gioco che la squadra ha dimostrato con Sousa. Ha rivoluzionato il nostro approccio alle partite, tutte sono state ben giocate. La continuità di idee e di gioco è fondamentale, questo è un elemento importante che anche il Napoli dovrà tenere a mente quando sceglierà il prossimo allenatore. I numeri servono a poco. Il futuro della Salernitana? Ora bisogna continuare a crescere. La squadra vista nella seconda parte di campionato è una squadra capace di giocarsela con chiunque. Questo step dovrà essere compiuto da tutto il movimento. Un voto a questa Salernitana? Da professore universitario non posso che darle 30 e Lode, anche se di lodi ne ho messe poche nella mia carriera accademica (ride, ndr)…”.
Polverosi: “Al Napoli do 10 e Lode! Di Lorenzo ha alzato lo Scudetto dopo Maradona, ma evitiamo accostamenti da querela…”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Alberto Polverosi, giornalista: “Al Napoli do 10 e Lode, senza pensarci un secondo. Miglior attacco, miglior difesa, capocannoniere e sedici punti sulla seconda… Quale vote avrei dovuto dare (ride ndr)… Spalletti? Il calcio italiano perderà tanto dal suo anno sabbatico, non solo quello napoletano. Va rispettata però la sua scelta, perché sono stati due anni durissimi e faticosi dal punti di vista dei nervi. Napoli deve ringraziarlo, così come Luciano ha già ringraziato la città: si sono dati lo stesso amore e gli stessi benefici, fino a questo splendido Scudetto. Il prossimo allenatore? Il Napoli non deve inventarsi nulla, deve solo continuare a cavalcare questo gioco bellissimo e questa squadra così forte. Servirà chi seguirà il solco lasciato da Luciano Spalletti. I candidati giusti non mancano, ma l’esperienza è deficitaria rispetto a chi lascia. Per dirne uno: Italiano gioca benissimo, ma l’esperienza non può che essere inferiore. E così via anche tutti gli altri. La storia di Di Lorenzo? Giovanni è stata una sorpresa vera per il calcio italiano, a partire da Empoli. E’ stato casualmente il capitano che alzato lo Scudetto a Napoli dopo Maradona, ma è un accostamento solo cronologico, altrimenti ci becchiamo giustamente una querela (ride ndr)… A Napoli è cresciuto in maniera clamorosa, è diventato uno dei terzini più forti al mondo. È un terzino diverso dagli altri, va detto. Theo Hernandez è un cavallo, che parte e va verso la porta. Di Lorenzo legge meglio il gioco e capisce quello che succede come un centrocampista”.
Comune di Napoli, Simeone: “Festa Scudetto, avrei evitato spendere così tanto per un evento a numero chiuso. Il bus aperto era realizzabile”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Nino Simeone, consigliere al Comune di Napoli: “Tra il Comune e la SSC Napoli non deve esserci un idillio, ma un rapporto istituzionale di rispetto tra le parti. Noi amiamo i colori della città e della squadra. La festa Scudetto? Avrei preferito di gran lunga di evitare di spendere tutti quei soldi per una festa a numero chiuso con tanti attori e artisti. Avrei preferito il bus scoperto e un’onda azzurra che avrebbe consentito a tutta la città di godersi questo momento straordinario. Purtroppo è stato deciso così e va bene così. Sicuramente le cose sono andate bene dal punto di vista dell’organizzazione e della logistica. Non ero allo stadio e non posso giudicare poi come sia stata la resa in prima persona dagli spalti. Certo, dalle immagini capisco le polemiche dei tifosi che lamentano di una festa dedicata solo a chi era in Tribuna Posillipo. Il calcio Napoli ha organizzato la festa in quel modo, il Comune non c’entra nulla. Avranno avuto i loro buoni motivi a decentrare il palco rispetto al cerchio di centrocampo. Ripeto: sarei stato per il pullman scoperto, da Fuorigrotta sino a Piazza Municipio, per farlo in totale sicurezza. Abbiamo perso una grande occasione, ma la rimandiamo all’anno prossimo (ride ndr)… Il saluto a Spalletti? E’ stato emozionante. Va via con qualche rammarico, come quando ci si lascia con il proprio partner perché si inizia a vivere a distanza. Lo ringraziamo a vita per quello che ha fatto, è stato bravo ad incastrare tutti i tasselli. Peccato per solo per la Champions”.