Il Napoli si assicurò il suo primo scudetto il 10 maggio 1987. La Gazzetta dello Sport evidenziò la data con il “10” rappresentato da una foto della maglia di Maradona; quel giorno l’avversaria era la Fiorentina e oggi, a 36 anni di distanza, il Napoli gioca contro la Fiorentina la sua prima gara dopo la conquista del terzo scudetto nello stadio titolato a chi indossava quella maglia… La partita si chiuse sull’1-1, per gli azzurri il punto della matematica certezza del Tricolore, gol di Carnevale e pareggio di un Baggio ventenne che molto avrebbe fatto parlare di sé.
Ma con la Fiorentina non si è pianto di sola gioia; la disfatta del 2020, lo 0-2 con reti di Chiesa e Vlahovic che il quotidiano Roma salutò con il titolo “PENOSI”, fu da più parti raffiugurata con le lacrime di un tifoso bambino, il volto piangente avvolto nella sciarpa azzurra, che divennero l’emblema di quella crisi. Anche l’anno scorso, il 10 ma di aprile, il successo viola per 3-2 avrà fatto piangere qualcuno; viola avanti con Gonzalez al 29°, al 58° pari di Mertens servito da Osimhen, a sua volta ottimamente imbeccato da Insigne, toscani ancora avanti con Ikoné e tris di Cabral che approfitta di una palla persa da Rrahmani, si sbarazza di Lobotka e con un tiro a giro batte Ospina. All’84°Osimhen accorcia le distanze.
Il 17 gennaio 2021, le lacrime hanno decisamente bagnato Firenze in virtù del 6-0 rifilato ai viola. Era quello un Napoli un po’ altalenante, due settimane prima c’era stato il capitombolo interno con lo Spezia, la domenica successiva il rovinoso 1-3 a Verona. Napoli in cattedra già a metà gara, Insigne, Demme e Lozano, poi Zielinski al 45°. Nella ripresa Insigne su rigore e Politano all’89°.
La Viola nel recente passato non ha certo avuto vita facile al San Paolo (oggi Maradona); ricordiamo l’1-0 firmato da Insigne il 16 settembre 2018, il 4-1 del 21 maggio 2017, ultimo turno casalingo della stagione, nello score i gol di Koulibaly, Insigne e la doppietta di Mertens, per i viola Ilicic, due vittorie inframmezzate dallo 0-0 del dicembre 2017.
Il 10 gennaio 1988 ci fu un rotondo 4-0 che portò la firma del trio Ma.Gi.Ca (doppietta di Giordano, Maradona, Careca), ancora Maradona e Careca per il 2-0 nella stagione 1988-89 quindi il pirotecnico 3-2 che il Napoli rimontò dallo 0-2 (doppietta di Baggio) grazie ad un’autorete dell’attuale tecnico Pioli ed alle reti di Careca e Corradini. I tempi cominciarono a cambiare e Boskov contro i viola non ebbe fortuna; nel novembre ‘94 i gigliati si imposero per 5-2 (autoreti di Cruz e Fabio Cannavaro, due reti di Agostini per il momentaneo pareggio quindi Cois e doppietta di Batistuta) ed un anno dopo 2-0, anche qui un’autorete di Tarantino ed il gol di Orlando. Napoli-Fiorentina si disputò anche in Serie B, nel 2003, e finì 2-2: Riganò, Zanini, Graffiedi e Tosto che agguantò il pari proprio allo scadere.
Nella gestione De Laurentiis il 2-0 firmato da Lavezzi nel marzo 2008, così come il 2-1 del settembre successivo annullando il vantaggio di Mutu con Hamsik e Maggio. Ultima affermazione degli ospiti nel marzo 2010 per 3-1 con prima sconfitta interna del Napoli di Mazzarri. Tutte le reti nella ripresa, Lavezzi portò in vantaggio il Napoli, poi una doppietta di Gilardino e terza rete di Jovetic a tempo scaduto. A seguire due sfide terminate a reti inviolate, il 16 gennaio ed il 25 settembre 2011, nuovo successo azzurro il settembre 2012 con il 2-1 firmato da Hamsik e Dzemaili più, negli ultimi minuti, il gol della bandiera di Jovetic. Il 12 aprile 2015, la gara si chiuse con un rotondo 3-0: Mertens e Hamsik nel primo tempo, Callejòn nella ripresa mentre il 18 ottobre 2015 azzurri vinsero 2-1.
Il corso di Paulo Sousa era cominciato nel migliore dei modi ed alla ottava giornata la squadra viola era capolista; poche emozioni nel primo tempo, ma nella ripresa Hamsik favorisce il gol di Insigne autore dell’1-0. Azzurri pericolosi prima del pari di Kalinic. Napoli a testa bassa, Mertens si divora il 2-1 poi al 75° il gol vittoria di Higuain.
Antonio Gagliardi