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L’EDITORIALE – NAPOLI CON IL MAL DI GOL, nelle ultime quattro gare, una sola rete ed un autogol

EDITORIALE. Per il terzo anno di fila il Verona porta via un punto da Fuorigrotta, rompendo le uova nel paniere al Napoli che non è riuscito ad andare oltre lo 0 a 0 contro i veneti che hanno eretto un muro davanti al portiere Montipò, per portare a casa un punto d’oro nella rimonta salvezza. L’undici di Spalletti, ieri, rivoluzionato con cinque cambi rispetto alla formazione titolare, ha confermato di soffrire, in questo periodo, il mal di gol, l’attacco senza Osimhen ha le polveri bagnate, infatti nelle ultime quattro gare disputate tra campionato e Coppa gli azzurri hanno realizzato una rete ed usufruito di un autogol in quel di Lecce per un successo fortunoso. Purtroppo la squadra partenopea, a differenza dell’inizio di stagione, sta evidenziando una vera  dipendenza da Osimhen; durante sua assenza i sostituti non sono stati capaci di mettere alle spalle del portiere avversari nemmeno una rete. Sfortunatamente il suo vice naturale, Giovanni Simeone si è infortunato e l’attacco improvvisato ha trovato mille difficoltà sotto porta. Ma quello che più risalta agli occhi è che sembra un film già visto nella stagione scorsa, difatti, nel mese di aprile del 2022, il Napoli sperperò i punti di vantaggio sulle milanesi con prestazioni opache contro Fiorentina e Roma in casa e con l’Empoli al Castellani, regalando come quest’anno, all’immediata inseguitrici  punti fondamentali. Che dire, le squadre del tecnico toscano, in primavera, calano di brutto dopo una prima parte di stagione straordinaria? Difficile provarlo. Sta di fatto che gli azzurri, ultimamente, dai 20 punti di vantaggio di qualche settimana fa oggi si ritrovano la Lazio, in gran forma, seconda in classifica a- 14, ovvero i biancocelesti hanno risucchiato alla capolista la bellezza di sei punti. Sarebbe una bugia affermare che il risultato di ieri non è stato condizionato dal big match di martedì in Champions, però è lampante che attualmente il Napoli non è più quella macchina da guerra che abbiamo visto in passato. Per fortuna, il vantaggio accumulato in campionato, è ancora rassicurante ma bisogna immediatamente invertire la rotta e puntare alle quattro vittorie che mancano per la matematica certezza dello scudetto che resta l’obiettivo stagionale, perché la Champions è solo uno sfizio, un di più ma pensare di poter battere, concesso che si arrivi in finale, una super corazzata come il City o il Real Madrid, tra le cui fila militano dei grandi fuoriclasse, a mio avviso, è un‘utopia, poi il calcio resta sempre uno sport imprevedibile dove non esiste nulla di scontato. Quest’anno, la formazione azzurra ha condotto una stagione, a dir poco entusiasmante, facendo sognare un intero popolo napoletano e altri milioni di tifosi sparsi nel globo terreste, per cui, tanto di cappello a questi giocatori che, ovviamente, sono uomini e non dei robot, quindi che possa esserci un momento di stanchezza è plausibile. Il Napoli, con il ritorno in campo di Osimhen, sicuramente cambierà volto, giocherà col Milan dando l’anima in campo per regalare una notte storica ai propri sostenitori ma non deve abbattersi in caso di mancata qualificazione, poichè, ripeto per l’ennesima volta,  occorre pensare a chiudere il più presto possibile il discorso scudetto. La città attende con ansia questo traguardo che manca da da ben 33 anni e che rimane la meta più ambita da tutti. Forza Azzurri, dunque, togliamoci lo sfizio di mandar fuori i rossoneri dalla Champions e rituffiamoci in campionato dove, domenica prossima incombe un ostacolo molto difficile da sormontare, a Torino, contro la Juve. 

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