Antonello Perillo, Stefano Salandin e Carlo Jacomuzzi a Radio Punto Nuovo
Perillo: “Rispetto all’ultima volta che la Nazionale ha giocato a Napoli, è cambiato davvero il mondo.. La matematica contro la Salernitana? Sarebbe bello, sono i nostri cugini e sono gestiti da un presidente dichiaratamente tifoso del Napoli”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Antonello Perillo, vicedirettore TGR Rai: “Rispetto all’ultima volta che la Nazionale ha giocato a Napoli, è cambiato davvero il mondo. Con Mancini si è rigenerata una grande simpatia nei confronti della Nazionali, lui che ha sempre avuto un rapporto forte con la nostra città. E poi ci sono calciatori napoletani che stanno diventando punti fermi dell’Italia, come Di Lorenzo, Meret e Politano. Peccato solo l’assenza di Raspadori. Staremo a vedere quali saranno le scelte del CT, che di certo non è aiutato dalle scelte che i nostri club hanno preso nel corso delle ultime stagioni. La città addobbata per lo Scudetto? È dalla notte di Capodanno che sto provando a dare un calcio alla scaramanzia. Questo Napoli è ancora più forte della cattiva o della buona sorte, quello che mi raccomando è che i festeggiamenti non vadano ad intaccare monumenti ed ordine pubblico. Bastano pochi delinquenti a rovinare anche una festa così bella. La matematica con la Salernitana? Potrebbe essere una data, ma da tempo non sospetto che sarà poi il 7 maggio l’occasione effettiva. Ricorderebbe anche il traguardo del primo Scudetto, poi dovesse arrivare comunque prima saremmo tutti contenti. Vincere contro la Salernitana, però, sarebbe bello, sono i nostri cugini e sono gestiti da un presidente dichiaratamente tifoso del Napoli. Anche ad Udine, poi, ti andresti ad incrociare con gente come Marino e Carnevale, che sono stati capisaldi dell’era Maradona. La Champions? Il Napoli ha evitato i top club… Il sorteggio è stato benevolo, ma comunque devi giocartela contro Milan, Inter e Benfica, che hanno un’esperienza internazionale che Napoli non ha. Andiamoci sempre con i piedi di piombo”.
Salandin: “L’Italia non ha uno stato di saluto paragonabile a quello del Napoli… Assenza di Raspadori sarà pesantissima. Di Lorenzo titolare, Politano scalpita, Meret in panchina”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Stefano Salandin, giornalista di Tuttosport: “L’Italia non ha uno stato di saluto paragonabile a quello del Napoli… Ci sono tante assenze e ancora una volta Mancini è costretto a scommettere su convocazioni inedite. Retegui sarà praticamente titolare, uno che non è mai stato da queste parti se non in vacanza. Il calore della città di Napoli è tradizionalmente una città che porta bene alla Nazionale. Ci saranno quasi 40mila biglietti, peccato che i tifosi non facciano gol… Di Lorenzo sarà certamente titolare, mentre Politano è la prima alternativa a Berardi sulla destra. Il modulo di partenza dovrebbe essere il 4-3-3, con Berardi e Pellegrini sulle fasce. Nessuna chance per Meret, invece, che sarà in panchina. Poi il Mancio è uno che riserva sempre mille sorprese fino al giorno della rifinitura. Gli Osimhen e i Kvara italiani? Quelli mancano tutti. Noi potremmo avere Chiesa come Kvara, ma sta avendo una serie di infortuni che lo stanno rallentando. Uno come Osimhen, invece, manca a tutti e in Italia il centravanti rappresenta un grande buco. L’assenza di Raspadori? Sarà pesante. Giacomo, insieme a Chiesa, è uno dei pochi ad avere caratteristiche che gli altri della Nazionale non hanno”.
Jacomuzzi: “Lobotka e Osimhen farebbero la differenza anche in Premier, anzi Osimhen verrebbe ancora più esaltato”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, presidente dell’AssoOsservatori ed ex direttore sportivo del Napoli: “Il CT Mancini si sta prendendo da solo l’ausilio che non gli arrivi dai club. Oramai anche nelle primavere ci sono solo stranieri, ma dovremo aiutare il nostro calcio a coltivare talenti italiani. I talenti ci sono, ma facciamo fatica a scovarli. La Premier su Lobotka e Osimhen? Farebbero la differenza anche lì, forse solo lo slovacco dovrebbe lavorare più sull’immediatezza del proprio gioco. Osimhen non avrà alcuna difficoltà ad adattarsi in un calcio come quello inglese ed in Premier le sue doti sarebbero ancora più esaltate, visto che lì i difensori non sono forti come da noi. Non è mai facile resistere a certe cifre, non conviene a nessuno trattenere un calciatore scontento. Abbiamo degli esempi chiari dal passato. La stagione è decisa da momenti, ora viene tutto facile agli azzurri ed è facile trattenere i campioni quando sei al primo posto in classifica. E poi il Napoli vive un clima sereno come pochi, con la stampa che aiuta e rende tutto ancora più favorevole. Se facciamo l’esempio sul caso Leao, non possiamo paragonare le cose. I giochi di potere dei procuratori fanno sempre la differenza, non dimentichiamolo mai. Il Napoli può vincere la Champions per davvero? E’ sempre difficile, piano con i voli pindarici. Tutte le squadre a questo punto hanno un potenziale importante”.