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Napoli – Sarà un caso ma le sconfitte degli azzurri hanno un comune denominatore: l’assenza di Mario Rui

Finora in stagione, il Napoli ha perso tre gare, due in campionato e una in Champions, quindi è stato eliminato dalla Coppa Italia, ai rigori dalla Cremonese. Quattro partite che hanno, guarda caso, registrano un comune denominatore: l’assenza del terzino sinistro portoghese Mario Rui, che non sarà un fulmine di guerra, tuttavia nello scacchiere di Spalletti rappresenta una pedina importantissima. Un calciatore indispensabile, autentico catalizzatore di gioco e molto propositivo in zona gol, tanto è vero che ha già fornito sette assist. L’ex Roma tocca più palloni di tutti i suoi compagni, con una media di 66 palloni toccati, pari al 66%, inoltre è ancora più alta la percentuale di passaggi completati che arriva all’84%. Il suo vice Olivera si sta dimostrando troppo discontinuo, alternando ottime prestazioni a partite anonime, come contro la Lazio. Dunque le quattro performance sbagliate dal Napoli hanno sicuramente risentito della mancanza di Mario Rui che a meno di una riduzione della squalifica non ci sarà neanche sabato con l’Atalanta, in quel di Fuorigrotta.

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