Ciao Ilario, riposa in pace: il Perugia di Castagner sarà sempre un modello
Ilario Castagner ci lascia nel giorno di Ternana-Perugia. Ci lascia a 82 anni compiuti lo scorso dicembre. A dare il triste annuncio è stato il figlio Federico con un post sui social: “Oggi se n’è andato il sorriso più bello del Calcio italiano. Grazie a tutti i medici dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papà…”. Castagner ha scritto pagine indimenticabili nella storia del club, il suo Grifo fu la prima squadra a chiudere una stagione (1978-79) senza sconfitta, un’impresa fino a quel momento mai riuscita in Italia. Sarebbe stato poi il Milan a eguagliare quella prodezza nel 1991-1992, nel 2011-2012 toccò alla Juve di Antonio Conte. Una squadra spettacolare: Malizia in porta, Frosio e Della Martira al centro della difesa, Bagni in mezzo al campo, la regia del Condor Vannini e i gol di Speggiorini. Quella squadra arrivò alle spalle del Milan che vinse lo scudetto dello Stella, determinanti furono gli infortuni di Vannini e Frosio. Nella sua carriera da allenatore i primi passi con l’Atalanta, due stagioni alla Lazio, le esperienze con Milan e Inter tra il 1982 e il 1986, anche Ascoli, Pescara e Pisa prima del ritorno a Perugia. Dopo i “miracoli” in Serie A alla fine degli anni Settanta, anche una promozione dalla B conquistata a Reggio Emilia – decisivi i rigori – ai danni del Torino. Un grande allenatore, una persona di classe e quel sorriso che ha conquistato tutti. Alla famiglia di Ilario Castagner le più sentite condoglianze di Alfredo Pedullà e della famiglia.
AlfredoPedulla.com