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Monti, Longo e D’Angelo a Radio Napoli Centrale

Umberto Chiariello: “Un solo padrone in questo campionato: è tempo di sognare”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Fa molto rumore quest’indagine statistica condotta da OPTA sulla percentuale di vittoria di scudetto del Napoli. Per stare larghi, avevamo detto che all’Inter restava un 3% di possibilità di infastidire il Napoli e, invece, siamo stati ottimisti. Tutte le simulazioni fatte da OPTA, portano al 99,46% di possibilità di vittoria dello scudetto del Napoli: in pratica è fatta. Questa storia va solo gestita ai fini della Champions e quindi parte l’epoca del turn over. A me, di fare 6 punti tra Sassuolo ed Empoli non interessa niente, me ne bastano 4 nei miei ragionamenti, non è un problema se il Napoli si inceppa un pochino, a patto che faccia una grande partita a Francoforte. Più studio l’Eintracht, più mi convinco che il Napoli può fare una grande partita, a patto che sappia gestire senza turn over esagerati, con 3 cambi: Oliveira per Mario Rui, Elmas per Zielinski e Politano per Lozano. Elmas era scalato nelle gerarchie dove Ndombele, che non sarà confermato a fine stagione era più avanti e si era anche lamentato, ma adesso insedia il posto a Zielinski perché più produttivo in zona rete. Farà altri cambi Spalletti? Non credo. In corso d’opera ne arriveranno degli altri. La partita di Sassuolo, purtroppo, è molto difficile perché in grande convizione psicologica e a Dionisi stanno chiedendo di riaprire il campionato. Con un turnover ragionato il Napoli a Reggio Emilia non deve perdere, ma giocare il suo calcio, serve anche per il morale di andare a Francoforte con convinzione e senza nessuno sbandamento. La Champions cuba il campionato, noi ce lo possiamo permettere grazie al 99,46% di possibilità di agguantare lo scudetto ed alla seconda classificata che zoppica. In questo campionato c’è un solo padrone che può permettersi di gestire la situazione, è il momento di ragionare lungo perché c’è un obiettivo straordinario alle porte”.

Gianluca Monti: “Questo Napoli ha cambiato passo, ma non è facile aprire un ciclo”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Gianluca Monti, giornalista Gazzetta dello Sport: “Mercato Napoli? È insito nel mondo di oggi, che mangia tutto in maniera molto veloce, guardare sempre oltre. Quest’anno bisognerebbe godersi il momento e ci godremo questa stagione negli anni. Questo Napoli ha cambiato passo, fatto qualcosa di impensabile, sulla base degli anni precedenti dove si è strutturato per arrivare a certi livelli. Il Napoli non è lì su per caso, che fosse competitivo è una certezza che abbiamo da anni. Il Napoli ha una base molto solida, ringiovanita ogni qualvolta ci fosse bisogno di farlo, quest’anno ha messo due top player come Kvara e Kim, ma anche tanta panchina che gli anni scorsi era mancata. Ciclo del Napoli? Non è facile aprire un ciclo nel calcio italiano, in questo momento, perché magari i calciatori più in vista sono un vero e proprio lusso. È vero che il Napoli non ha bisogno di vendere, ma la competitività del campionato è relativa per giocatori che puntano alla Premier League. Spalletti, come tutti gli allenatori di quel livello, è uno che non si accontenta mai. Ha fatto anche lui una grande crescita coinvolgendo tutte le parti del progetto: è un grande maestro di calcio, ma anche più coinvolgente in una piazza come Napoli. Prezzi biglietti di Champions League? Il problema non sono i prezzi, perché è l’offerta che incontra una domanda crescente di tanta gente che vuole assistere. Il problema è l’impianto in cui sono stati investiti tantissimi soldi, ma resta un impianto poco accogliente”.

Daniele Longo: “Leao come Kvara se solo avesse fame di vittoria. Inter-Porto? Vedo molto trionfalismo”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Daniele Longo,  inviato Milan per calciomercato.com: “Ieri finalmente si è visto un portiere al Milan. Leao? Se avesse avuto un minimo della determinazione, della voglia di vincere di Ibrahimovic, sarebbe un calciatore che in Serie A dominerebbe, come Kvara. Theo? Si è parlato molto di una presunta problematica dovuta alle fatiche del Mondiale, penso fosse più mentale che fisica. Adesso è tornato col cambio look. Pioli? La sensazione è che avesse perso un po’ il punto della situazione, ma credo sia tornato il sereno. Il Milan, così come il Napoli quest’anno, ha avuto un gran bel gioco. Inter-Porto? Vedo molto trionfalismo, molta sicurezza sul fatto che l’Inter sia favorita. So che questo Porto è molto meno forte degli anni passati, ma è comunque il Porto, ha tradizione e sa come si giocano queste partite. Non mi piacerebbe mai affrontarlo in un ottavo di Champions League. Hanno giocatori forti ed esperti. Andando a confrontare le due rose, i favori sono dalla parte dell’Inter, ma non credo sia una passeggiata. Allo stesso modo, non credo che per il Napoli sia una passeggiata, nonostante sia più forte dell’Eintracht. Dove può arrivare questo Napoli? Oggettivamente, considerando il percorso fatto in Champions League, questo Napoli sbaglia difficilmente. Non amo fare pronostici per non portare sfortuna “.

Tommaso D’Angelo: “Nicola andava ringraziato già la passata stagione. Adesso bisogna stare attenti”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Tommaso D’Angelo, direttore Cronache di Salerno: “L’esperienza insegna che bisogna stare attenti. Adesso c’è la Lazio, non proprio una squadra qualsiasi, bisognava stare attenti da prima. Nuovo allenatore? Lo sanno anche le pietre che è Sousa e che Nicola è esonerato, ma non è possibile che ancora non sia stato annunciato Sousa, alle 15:00 dovrebbe allenare la squadra, magari faranno un comunicato, poi se ne parla per la conferenza stampa. È anche questo che preoccupa, questo tipo di comunicazione principiante. Dopo la Lazio, ci sarà il Monza in casa, credo sia un po’ più facile. Piatek? Un gol come quello non lo sbaglia. L’avrebbe parato chiunque quel tiro. Ammesso e non concesso che abbia sbagliato per sua incapacità, il calcio insegna che ci sono partite in cui c’è un episodio fortunato che non riesce. Nicola da esonerare l’anno scorso? Un presidente esperto capisce che il disastro fatto con l’Udinese, Empoli, Cagliari, era un grande segnale d’allarme. Andava ringraziato e impostato un lavoro differente”.

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