Nicolodi, Biasin, Marino, Esposito e Garofalo a Radio Punto Nuovo
Nicolodi: “Se non sottovaluta l’Eintracht, il Napoli rischia una figuraccia. Gli azzurri hanno un vantaggio. Osimhen-Bayern? Da tempo cercano un calciatore con quelle caratteristiche”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Pietro Nicolodi, giornalista di Sky Sport ed esperto di calcio tedesco: “Un consiglio di Spalletti per l’Eintracht? Resta più bravo di me, Luciano (ride ndr)… Detto questo, il Napoli deve fare attenzione. Se non prendi sul serio l’appuntamento, rischi di fare una figuraccia. È un reduce da una stagione leggendaria e sono ben attrezzati in tutti i reparti. In porta hanno una garanzia come Trapp, a Francoforte è diventato solido. Solido è anche Ndicka, che ora appare promesso al Barcellona. Difendono a tre, sono discreti ma non insuperabili. Il giocatore chiave della squadra è Djibril Sow, che quando sta bene cambia da solo le partite dell’Eintracht. Poi c’è uno come Gotze, oltre Kolo Muani che è il vero asso del Francoforte, che segna e fa tanti assist: lo venderanno a peso d’oro. Punti deboli dell’Eintracht? Sono una squadra poco rapida, in fase difensiva sono un po’ macchinosi e il Napoli potrebbe averne vantaggio con la sua velocità. I tedeschi sono una squadra ondivaga, però, quindi bisogna sempre prestare attenzione. Il Napoli ha il vantaggio di prepararsi bene alla sfida, rilassandosi un po’ in campionato. Osimhen e il Bayern Monaco? Sicuramente può rientrare nel loro mirino, per quanto la concorrenza della Premier sarà folle. Il Bayern è da sempre alla ricerca di un calciatore con quelle caratteristiche. Se penso all’Osimhen che abbiamo visto al Wolfsburg, è impressionante la crescita che ha avuto: da buon elemento è diventato un vero fuoriclasse”.
Biasin: “Napoli con quattro marce in più rispetto alle inseguitrici. La Serie A è quasi poco allenante per gli azzurri…”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Fabrizio Biasin, giornalista di Libero: “È un’annata sì per il Napoli, più che un annata no per l’Inter e per le altre inseguitrici. Gli azzurri hanno fatto finora un percorso netto, quasi perfetto. Lo 0-0 con la Sampdoria è la fotografia della stagione dell’Inter, dove c’è un po’ di rammarico per la sfortuna, ma anche per le occasioni sprecate. Al Napoli è riuscito con la Cremonese, quello che all’Inter non è riuscito con la Sampdoria: gli azzurri, da Kvara ad Osimhen, riescono sempre a far venire fuori le proprie individualità. L’Inter fatica con le piccole? È ultima in Serie A per dribbling effettuati e questo fa la differenza quando affronti squadre che si chiudono. Il paradosso è che fai meno fatica con le grandi. Durante la pausa invernale, si pronosticava un Napoli in calo, ma era più una speranza che un dato oggettivo fornito dalle inseguitrici. Non ho mai creduto in un calo del Napoli, al netto di qualche momento di bassa. Ad oggi, gli azzurri hanno quattro marce in più alle altre, in qualsiasi aspetto della propria rosa. In questo momento siamo su pianeti davvero opposti: come spesso diceva Capello per la Juventus, la Serie A adesso è quasi poco allenante per il Napoli…”.
Pasquale Marino: “Spalletti uno non vincente? Fa sorridere, se le sue squadre non hanno vinto e perché gli organici che aveva non lo meritavano. Cenammo insieme ad Empoli e…”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Pasquale Marino, allenatore: “Luciano è un allenatore di tale esperienza che saprà tenere la guardia altissima, anche adesso che arriveranno due partite insidiose con Sassuolo ed Empoli. Anche perché il distacco che aumenta in classifica può far rilassare gli azzurri, ma Spalletti eviterà che questo avvenga e gestirà le energie in vista dei prossimi impegni di Champions League. Il Napoli è stato bravissimo a ripartire dopo la sconfitta di Milano a San Siro, non si è mai snaturato e ha dimostrato di essere una macchina perfetta, che crede nel proprio progetto. Napoli motivato dallo scetticismo per la ripartenza? Assolutamente sì, sono cose che gli allenatore sfruttano per aumentare le motivazioni. Tutti si aspettavano un calo e invece il Napoli è sempre lì, dimostrando di essere una squadra che va quasi da sola. E anzi, dimostra anche che hanno lavorato benissimo durante la sosta invernale. Ora il Napoli sta davvero ammazzando il campionato, per quanto nessuno potesse crederlo ad inizio stagione. La Serie A poi insegna a non dare nulla per scontato. Luciano non vincente? Fa sorridere, non si guarda mai che tipo di squadra ha allenato. I suoi gruppi giocano il calcio vero e se non vincono è solo perché quegli organici non meritavano di farlo. Contro Luciano ho preso qualche batosta, ho avuto la fortuna talvolta di batterlo, ma soprattutto ci ho parlato tante volte: ad Empoli cenammo insieme e lui quando spiega, cerchi sempre di apprendere qualcosa di nuovo. Luciano è davvero tra i migliori in Europa, lo apprezzo come pochi”.
C. Esposito: “L’abbraccio a Lobotka? Mi ha ricordato gli abbracci che Luciano mi riservava ad Empoli. Quando vincerà lo Scudetto, a Spalletti faranno una statua a Piazza del Plebiscito”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Carmine Esposito, allenatore ed ex compagno di Luciano Spalletti: “L’infortunio di Raspadori dispiace tantissimo. Giacomo è un gran talento e in queste partite Spalletti gli avrebbe dato uno spazio degno di nota. Gli facciamo un grande in bocca al lupo e speriamo che possa rientrare il prima possibile. L’abbraccio tra Luciano e Lobotka? Testimonia quanto il ragazzo sia importante per il Napoli, è la vera arma in più. Prima di Luciano era in partenza da Napoli, lo davano per scarso e per finito. Ora è diventato il regista più forte d’Europa. In quell’abbraccio con Lobotka, ho rivisto gli abbracci che mi dava ad Empoli quando mi tirava fuori in quelle poche volte… Luciano è questo, chi non lo ama non lo conosce davvero. Vedo che si diverte ad andare in giro per la città col Pandino, lui è un napoletano-toscano ormai! Ho seguito molto le sue interviste, si arrabbiava scherzando sullo Scudetto: lui sa bene di avere le mani sul campionato, ma sta tenendo tutti uniti e tranquilli. C’è ancora la Champions, dove il Napoli può fare molto bene. Osimhen Scarpa d’Oro? È quello che in Europa sta avendo più continuità tra i migliori attaccanti, è il vero trascinatore di questo Napoli. Spalletti su di lui ha fatto un lavoro straordinario, anche dal punto di vista caratteriale. Vincerà la classifica capocannonieri in Serie A e può anche vincere la Scarpa d’Oro. Come dissi ad agosto, poi, questo è il campionato di Spalletti e lo dirò fino alla fine del campionato. Quando vincerà lo Scudetto gli faranno una statua a Piazza del Plebiscito”
Garofalo: “Ho aiutato Osimhen ad avere il numero di quel bambino nei distinti. Siparietto divertente, magari Victor gli avrà regalato una maglia: è sempre attento ai giovani tifosi”
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Alessandro Garofalo, fotografo: “Il gesto di Osimhen con la Cremonese? Ho visto tutto e ho fatto da tramite tra Victor e il tifoso che aveva questo striscione per lui. Il siparietto è stato molto divertente. Pensavamo che tutti i calciatori andassero sotto la Curva B, invece il solo Osimhen viene attirato verso i distinti e si stacca dalla squadra che era diretta negli spogliatoi. Osimhen ha chiesto il numero di questo bambino che aveva uno striscione a lui dedicato. Victor è uno sempre simpatico e disponibile, gli ho rubato più di qualche fotografia (ride ndr). Abbiamo aiutato un po’ tutti per arrivare a questo bambino, trasportando il numero su un foglietto di carta fino a Victor. E’ un gesto bellissimo, che fa parte della magica annata di questo Napoli. La cosa è riuscita alla grande e credo proprio che Victor si sia fatto sentire in qualche modo con questo bambino. Magari gli avrà regalato una maglia, non saprei: lui è uno sempre attento ai giovani tifosi. La mia foto più bella di quest’anno azzurro? La più significativa, è l’esultanza di Elmas e di Di Lorenzo che giocano a carte dopo il 5-1 alla Juventus. In quella esultanza c’è tutto, quasi come a voler dire: ‘Giochiamo contro questa Juve…’”.