José Mourinho, allenatore della Roma, dopo la sconfitta contro il Napoli è intervenuto al microfono di DAZN: “Dieci minuti dopo il gol di Osimhen c’è stato un periodo in cui si è sentito l’ingiustizia dell’1-0. Noi abbiamo giocato bene, pressando altissimo, difendendo molto bene. Questa è una di quelle partite perse ma da cui esci con maggiore fiducia. Siamo sicuramente la squadra che ha fatto soffrire il Napoli di più, che ha fatto paura a tutti loro, in uno stadio con un ambiente tremendo ma che sembrava a vuoto. I nostri tre cambi a fine partita sono tre bambini che l’anno scorso giocavano a Trigoria, ora invece vengono qui e giocano così: questo mi fa un piacere tremendo. A volte il calcio è ingiusto e la squadra che merita di più perde. Oggi meritavamo di vincere la partita. Dispiace per il risultato, ma ai ragazzi ho detto che va bene la faccia triste, perché abbiamo perso, ma con l’anima piena”.
Cosa vi siete detti lei e Spalletti?
“All’inizio l’ho ringraziato per il regalo di compleanno che mi ha fatto e che non ho ancora avuto la possibilità di vederlo. Il regalo di un collega fa sempre piacere. Dopo la partita nessuna parola, ma un abbraccio. Al di là di una squadra molto brava, il Napoli ha la stella dei campioni: a volte la stella s’illumina per te, io lo so perché ho vinto 8 campionati, e quest’anno la stella illumina loro”.
Come sta Pellegrini?
“E’ stato due settimane senza allenarsi con la squadra. Si è allenato soltanto ieri e l’allenamento del sabato non serve per prendere intensità. Non era al top della condizione, gli mancava un po’ di intensità. La nostra squadra con una partita alla settimana può essere molto forte. Il problema è cercare di giocare così 2-3 volte a settimana, è più difficile. Avevamo pensato che il Napoli quando ha la palla nel centrocampo avversario ha grossa qualità, abbiamo accettato il rischio e Matic ha fatto molto bene. Mancini ha giocato praticamente da terzino destro su Kvaratskhelia, hanno fatto bene anche Ibanez di là e Smalling su Osimhen, che è un giocatore top. Ma se va in Inghilterra e gioca così lo ammazzano, qua in Italia accettano questo atteggiamento. Bove, Volpato e Tahirovic in campo è una cosa che fa ridere perché io l’ho visti l’anno scorso a Trigoria con la Primavera. Ora guardiamo la classifica e il calendario, abbiamo giocato al Maradona, a San Siro, allo Stadium. Ma ora arriva qualche difficoltà perché ci sono Coppa Italia ed Europa League. Se guardo come giocavamo l’anno scorso in questi stadi, ma anche prima che arrivassi io, sembrava ci fosse un blocco mentale. Invece adesso andiamo a San Siro, a Torino o qui e giochiamo così bene”.
Come sta Abraham? E sulla situazione Zaniolo?
“Non lo so se è un infortunio o stanchezza. Lui e Matic sono dei dubbi. Non ho avuto il tempo di capire. E’ stata una partita molto dispendiosa per tutti. Però voglio gente così, che vuole giocare nella Roma, che è disponibile sempre. Quando non stai bene nella famiglia devi andar via, devi trovare una soluzione. In famiglia deve rimanerci chi ci vuole restare”.
LE INTERVISTE – Roma, Mourinho: “Meritavamo di vincere, ma quest’anno la buona stella illumina il Napoli”
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