Il Brasile piange Roberto Dinamite, ex bomber morto a 68 anni per un tumore
Il calcio brasiliano perde un altro pezzo importante di storia e piange la scomparsa di Roberto Dinamite, ex centravanti e leggenda del Vasco da Gama, di cui poi è stato anche presidente, visto brevemente pure in Europa col Barcellona. Centravanti titolare del Brasile al Mondiale 1978 (chiuso al terzo posto battendo l’Italia nella finale di consolazione) a partire dalla terza partita contro l’ Austria, riserva della nazionale verdeoro in Spagna 1982, è morto per un tumore all intestino diagnosticatogli quasi un anno fa. Aveva 68 anni.
In quello che è uno dei grandi club di Rio de Janeiro, Dinamite ha fatto la storia con 708 reti in 1110 presenze. In carriera anche una breve esperienza con la Portuguesa de Desportos di San Paolo, oltre che col Campo Grande, piccola squadra di Rio. Nel 1980, un passaggio- lampo al Barcellona prima del ritorno al Vasco. Gli storici rivali del Flamengo cercarono inutilmente di acquistarlo visto che non si era adattato al calcio spagnolo. Nel maggio 1980, alla prima gara al Maracanà dopo il ritorno al Vasco, segnò addirittura cinque reti nella vittoria per 5-2 sul Corinthians di Socrates (altro protagonista del calcio brasiliano già scomparso). Nel Vasco vinse lo scudetto brasiliano del 1974 oltre a cinque titoli dello stato di Rio de Janeiro. Ancora oggi resta il più prolifico marcatore nella storia del campionato brasiliano con 190 reti.
Ma Roberto non si é solo distinto sul manto erboso ma anche nel campo della politica. Deputato per il Comune di Rio, in occasione della sua candidatura venne aggiunto il suo nomignolo storico “Dinamite” all’anagrafe: il nome completo alla nascita era infatti Carlos Roberto de Oliveira. Dinamite fu anche presidente del Vasco tra il 2008 ed il 2014 con due retrocessioni in Serie B. Ma i suoi successi sul campo non vennero mai dimenticati: il Vasco gli ha infatti omaggio con una statua davanti alla sede del club lo scorso aprile.
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