SERIE A – Mercoledì prossimo, a San Siro, previsti 75mila spettatori
Meno 6 alla ripresa del massimo campionato italiano; si ripartirà con la sedicesima giornata, col botto, essendo in programma una partita attesissima e molto importante per le due sfidanti Inter e Napoli. I nerazzurri sono molto lontani dalla capolista, visti gli 11 punti di distacco e hanno l’ultima occasione per scongiurare la definitiva uscita dal giro scudetto, mentre i partenopei, con un eventuale risultato positivo al Meazza, manterrebbero le lunghezze di vantaggio sui padroni casa e darebbero un altro segnale della forza della squadra, sempre più convinta di poter realizzare, in questa stagione, un sogno che nel capoluogo campano manca da ben 33 anni. Il tutto esaurito in quel di San Siro è ormai sicuro. Sugli spalti ci saranno non meno di 75mila spettatori. La formazione di Inzaghi conta tantissimo sul supporto dei propri tifosi che, ovviamente, saranno in maggioranza ma anche nel settore ospiti e pure sulle tribune, il tifo azzurro non mancherà, come si evince dalla prevendita che ha visto andare a ruba i tagliandi per i sostenitori della compagine di Spalletti. La prima in classifica scenderà in campo con tutta la rosa al completo, visti i recuperi di Rrahmani, Demme e Sirigu, tuttavia è difficile che il difensore kosovaro possa essere schierato titolare dopo diversi mesi di assenza. Tra i nerazzurri dovrebbe rivedersi l’attaccante Lukaku, in dubbio però la presenza di D’Ambrosio e Correa, le cui condizioni sono da valutare tra qualche giorno. L’allenatore degli ospiti punterà sul georgiano e sulle diverse soluzioni in avanti per trafiggere la retroguardia avversaria che finora ha già incassato 22 reti. Il suo attaccante principe Osimhen resta l’arma in più di Spalletti che, ricordiamo, è l’unico allenatore di serie A ancora imbattuto. Al momento il Napoli è una certezza dall’all’alto dei suoi tredici successi, di cui undici di fila e due pari. Se ripartirà da dove aveva lasciato, difficilmente le antagoniste saranno in grado di raggiungerlo.