Strinic: “Attenti alla Croazia, siamo forti! Napoli da scudetto, ma temo la sosta”
Ivan Strinic, ex terzino mancino di Napoli e Milan, ha rilasciato un’intervista a SerieANews.
Come vedi la Croazia in questo Mondiale? Non è la più forte, ma può arrivare lontano. “Sì, lo penso anch’io. In Russia non eravamo i favoriti, però ci siamo giocati la finale. Non si sa mai, abbiamo un gruppo buono, una squadra buona, con ottimi giocatori e un grande campione come Modric, che è il capitano. Non si sa mai che succede, però siamo forti. Vediamo che succede”.
Secondo te dopo questo Mondiale, finirà un ciclo? “Secondo me sì. Abbiamo 3-4 giocatori avanti con l’età e sarà per loro l’ultimo Mondiale. Dico questo ovviamente pensando a Luka (Modric, ndr), che ha 37-38 anni, non è più un giovane. Penso sia il suo ultimo Mondiale e penso che farà bene. Penso che darà il massimo. Quando Modric gioca bene, tutta la Croazia gioca bene. Penso che faremo un bel Mondiale. Però prima dobbiamo passare il girone, non è facilissimo. Col Marocco la prima partita non sarà semplice, è una squadra forte con buoni giocatori. Questa prima partita credo che sia decisiva, poi dopo abbiamo il Canada. Se vinciamo queste due passiamo. Poi come in Russia, dagli ottavi può succedere di tutto. Dipende anche da contro chi giochi, certo, però quando passi il girone niente è scontato. La pressione iniziale ti abbandona e poi giochi il miglior calcio che puoi”.
Guardando il tabellone, sembra un Mondiale fatto su misura per Messi e Ronaldo…“Eh.. (ride, ndr). Non lo so, vediamo. L’Argentina può fare tanto, perché giocano un bel calcio. In Russia abbiamo giocato contro di loro, avevano tanti giocatori forti in attacco oltre a Messi, come Higuain, Aguero e anche lo stesso Di Maria, ma era una squadra poco equilibrata. Adesso mi sembra giochino meglio rispetto a prima e anche loro possono fare buone cose. Sono i favoriti insieme a Brasile e Francia. Anche Belgio e Portogallo sono forti”.
Cosa ne pensi del Napoli e del +8 sul Milan? “Seguo il campionato e il Napoli fin qui mi ha sorpreso e mi fa piacere che l’abbia fatto. Ha cambiato cinque titolari, non è poco. Già quando ne cambi due o tre è tanto, figuriamoci cinque o sei. Ha comprato giocatori forti in attacco e in difesa e il centrocampo fanno sempre bene. Gioca il miglior calcio della Serie A”.
Secondo te giocano meglio del Napoli di Sarri, di cui tu facevi parte? “Non lo so, ma sono concreti. Juventus, Inter e Milan non giocano benissimo. I rossoneri sono meno concreti dell’anno scorso e il Napoli, come vedo io, gioca meglio di tutte. Però dopo questa sosta non si sa come si ritornerà e cosa succederà. Se avessero continuato senza pausa, avrei detto che il Napoli avrebbe vinto lo scudetto al 100%, ma questa sosta è un’incognita”.
Forse fermarsi a dicembre può anche essere un vantaggio, viste le sconfitte dell’anno scorso. “Non si sa, soprattutto con questo Mondiale cosa può succedere dopo tutte queste partite. Può succedere veramente di tutto, però non parliamo di questo, parliamo di questo calcio che il Napoli gioca e che è bellissimo. Ha anche superato il turno di Champions League come prima nel girone, queste cose dicono tanto, danno fiducia. Hanno perso una sola partita quando già erano passati, questo dice tanto su come gioca. Spalletti li fa giocare senza paura. A Napoli è un po’ come in Croazia, a Spalato, c’è tanta pressione e passione dei tifosi. La squadra è fortissima. Non è passato tanto tempo dalle cessioni e i nuovi si sono adattati subito, sembra che giochino insieme da tre o quattro anni. Non pensavo succedesse tutto ciò”.
Un parere sulla stagione di Rebic? Ha avuto qualche problema fisico che lo ha un po’ condizionato. “Ho sentito Ante, ha avuto dei problemi fisici, mi pare due infortuni. Uno alla schiena e poi un problema muscolare. E’ stato un po’ fermo, ma adesso è tornato e sta bene. Lui è forte, è un animale, però può succedere. Quando sei infortunato uno o due mesi perdi in tante cose e poi ti serve tempo per recuperare e tornare sui soliti livelli. E’ forte forte. Ma quando giochi al Milan non è facile essere titolare, ci sono tanti giocatori davanti che sono forti e se perdi posizioni è difficile tornare e giocare subito in ogni partita. Però secondo me lui ha il suo posto al Milan e deve giocare in rossonero. Lui non è un centravanti, deve giocare a destra o a sinistra. Non è un numero nove, anche se quando Ibrahimovic è stato infortunato ha giocato e segnato tanti gol”