Gli interventi di Alessandro Monfrecola, Alessandro Renica e Giampaolo Saurini a Radio Punto Nuovo
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show con Alessandro Montano e Giovanni Annunziata, è intervenuto Alessandro Monfrecola, agente FIFA: “In Messico tutti pensavano Lozano potesse rientrare più tardi, ha fatto un recupero lampo. Lo conosco fin da bambino, è un giocatore completo sia a destra che sinistra. L’unica cosa che influiva forse in maniera negativa era la presenza di giocatori come Insigne e Mertens. L’assenza di due giocatori di grande personalità come loro può liberarne le qualità di Lozano, ma non perché non fossero amici. Kvaratskhelia è un ottimo assist-man e con Lozano a destra si potrebbe riproporre l’asse Insigne-Callejon. È presto per dirlo, però, perché potrebbe giocare anche Lozano a sinistra. Deciderà il mister per quanto riguarda la formazione migliore da mettere in campo. Attualmente Lozano è l’uomo copertina dei Mondiali per il Messico. Adesso la sensazione è che possa diventarlo anche per il Napoli. Merito all’allenatore che lo ha sempre fatto giocare e alla dirigenza che gli ha saputo dare fiducia. Mertens in Messico? Non me lo aspetto. Inizialmente me ne stavo occupando, però il giocatore ha sempre manifestato un amore incondizionato per il Napoli escludendo ogni meta. Ora sono cambiati i tempi, però lui sembra volere anche in Europa. Non ci sono club che offrono 4-5 come in Messico ma almeno starebbe vicino alla famiglia e ritiene di essere ancora competitivo per il calcio europeo”.
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show con Alessandro Montano e Giovanni Annunziata, è intervenuto Alessandro Renica, ex Napoli: “Queste partite lasciano un po’ il tempo che trovano e servono ad amalgamare. Ostigard ha fatto una discreta partita, c’è stato l’esperimento di Zerbin a destra e si sono cercati dei nuovi ingranaggi. Il Napoli ha una certa personalità, su questo non c’è dubbio. Una squadra che ha ancora qualità. I problemi del Napoli sono nati con l’uscita di Di Lorenzo, con lui in campo grossi pericoli non ce ne sono stati. Meret? Ha fatto una buona parata su Balotelli. Tra i pali è fortissimo, la partita di Empoli però un po’ gli ha fatto perdere delle certezze. Vedremo se riuscirà a reagire. Inizialmente gli era stata data fiducia, poi tolta. Cosa che con i portieri di solito non si fa. Se non prende sicurezza, ahimè, nasce un problema. Ha qualche difficoltà nel gioco con i piedi: se qualche volta desse qualche calcio liberatorio e non ascoltasse sempre il mister avrebbe forse dei problemi in meno. Zielinski? Ho la sensazione che quando le pressioni diventano penalizzanti è il momento di cambiare aria. Se uno ci tiene, se ne frega delle pressioni e vuole dimostrare di essere da Napoli, resta. Come ha saputo fare Mertens, capace di fare la differenza quasi sempre lo scorso anno. Zielinski è un giocatore di qualità ma sotto pressione forse non si esprime al meglio. Io comunque i giocatori di qualità non li venderei mai e lui è uno di questi. Poi ci sono i bilanci, il monte ingaggi da diminuire ed è un altro discorso”.
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show con Alessandro Montano e Giovanni Annunziata, è intervenuto Giampaolo Saurini, ex allenatore del Napoli Primavera: “Gaetano e Zerbin hanno grosse chances di permanenza. Gaetano è pronto per la Serie A. Ha fatto un percorso bello e notevole dimostrando di essere un giocatore di categoria superiore. A prescindere dall’affetto credo che il Napoli debba puntarci e rischiare con lui perché lo merita. Ha qualità importantissime per diventare un giocatore veramente forte. Due giocatori grande prospettiva. Gaetano può ricoprire più ruoli in tutto il centrocampo. Zerbin ha le caratteristiche per fare il terzino perché ha un bel passo, fisico importante, è bravo ad adattarsi alle situazioni. Nasce come esterno alto ma tantissimi giocatori hanno fatto questo percorso consacrandosi in un ruolo diverso. Zerbin secondo me può adattarsi e fare il quinto sarebbe l’ideale. Spalletti sa trasformare e migliorare i giocatori e può diventare il vice Di Lorenzo. Una società importante non può non puntare sui giovani, il Napoli è in Campania, una terra fiorente per il calcio. I giovani vanno valorizzati. Credo che le società importanti, andando avanti, faranno di più questo. Il leader incontrastato del Napoli è Spalletti, qualche giorno fa ha dato dimostrazione prendendo una decisione con Osimhen. Lui è un giocatore che può fare la differenza, se si cala nel ruolo, se dà continuità alle prestazioni. La squadra è forte e se mette dentro un paio di pezzi può recitare il ruolo da protagonista”.